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Svolta per l’housing sociale di Sant’Agnello, dissequestrati i 53 appartamenti

Il Riesame accoglie la tesi del progettista a capo della società immobiliare, protagonista anche della vicenda ex Cirio di Castellammare

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svolta per l’housing sociale di sant’agnello

C’è «una sostanziale conformità dell’intervento costruttivo realizzato alle previsioni del Put e del Prg». Con queste motivazioni i giudici del Riesame hanno concesso il dissequestro dei 53 appartamenti di Sant’Agnello, finiti al centro di un’inchiesta della Procura di Torre Annunziata. Parliamo del progetto dell’housing sociale realizzato da una società con a capo l’ingegnere Antonio Elefante, lo stesso progettista del complesso immobiliare che sarebbe dovuto sorgere nell’area ex Cirio a Castellammare, ugualmente finito al centro di inchieste giudiziarie.

Questa volta, però, i giudici accolgono la tesi difensiva dell’ingegnere Elefante e in sostanza allontanano lo spettro di lottizzazione abusiva, l’accusa che i pm hanno formulato nei confronti del progettista e di tutta la giunta comunale di Sant’Agnello. Una carta che le difese si giocheranno in sede di processo, dal momento che pochi giorni fa sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini.

A questo punto, per non far cadere il castello accusatorio, la Procura sembra intenzionata a fare ricorso in Cassazione, con l’obiettivo di ribaltare il verdetto del Riesame.

Una vicenda che potrebbe andare di pari passo con la questione della Cirio, che vede coinvolti Greco e soci, ma anche politici di Pd e Forza Italia, tra cui Mario Casillo e Luigi Cesaro.

(dadimar)

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