Cronaca

Castellammare, operai e cittadini in piazza a difesa del cantiere navale

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Castellammare di Stabia. E’ terminato poco prima delle 20 il corteo dei lavoratori della Fincantieri di Castellammare di Stabia, ai quali si sono uniti le delegazioni delle aziende che hanno vertenze aperte sul territorio, come Whirlpool e Stellantis. Forte partecipazione al corteo con striscioni e slogan per il lavoro. Circa 200 le tute blu del cantiere e dell’indotto ai quali si sono uniti il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, e l’intera giunta, insieme con i rappresentanti delle forze di opposizione al Comune.

Presenti anche le parlamentari Teresa Manzo e Carmen Di Lauro. Inoltre, il parroco della cattedrale, don Antonino D’Esposito, in rappresentanza del Vescovo, Francesco Alfano che ieri ha ricevuto i rappresentanti sindacali solidarizzando con la battaglia in atto per il futuro della Fincantieri. «Lunedì avremo un incontro dell’azienda con le parti sociali, la Regione, il Comune e l’Autorità portuale. Il tavolo è convocato dal Prefetto Marco Valentini – afferma il rappresentante della Fiom Cgil aziendale, Francesco D’Auria – Sarà il punto di partenza di una vertenza che si prevede lunga».

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Alla manifestazione ha partecipato anche Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil: «I lavoratori hanno scioperato per rivendicare una vera missione industriale di questo cantiere.Vogliono che a Castellammare venga fatto ciò che è stato fatto nel resto dei cantieri di Italia, che venga messo nelle condizioni di costruire una nave e non solo dei tronconi di nave». «E’ necessario – secondo la leader della Fiom – un valore aggiunto per garantire un lavoro di qualità che in questo cantiere si può fare e anche un lavoro di qualità per il resto della città, per le aziende che ruotano intorno ad una nave costruita nel suo complesso. Ci vogliono investimenti – ha concluso al termine della manifestazione che si è chiusa nei pressi della cassarmonica – da parte della Regione e da parte dello Stato. Si continua a parlare di centralità del mezzogiorno e poi a non investire nel Sud dove c’e’ tutta la competenza e la struttura per fare quello che è necessario. Noi chiediamo che venga fatto il bacino in modo da consentire il varo della nave in senso moderno e che questo cantiere riprenda la sua tradizione fino in fondo».

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