Cronaca

Fincantieri, venerdì pomeriggio manifestazione dei sindacati: «Non al ridimensionamento del cantiere»

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«Chiediamo un progetto di lungo termine per produrre navi e dare lavoro alla città»

Castellammare di Stabia. Una manifestazione per «difendere» il cantiere navale. E’ l’ennesimo corteo delle ultime settimane organizzato dalle sigle sindacali (FIM CISL FIOM CGIL UILM UIL) dopo che si è manifestata la volontà di una serie di interventi sull’area portuale che vedrebbe l’attracco di navi da crociera lungo la banchina di servizio del cantiere.

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Progetti di sviluppo che secondo i sindacati «mettono seriamente in discussione il futuro di questo cantiere: lo spostamento di alcune attività, e il restringimento delle aree portuali dedicate alla cantieristica, rischiano di pregiudicare definitivamente la possibilità di costruire navi, attività cui è vocato questo cantiere e che deve restare obiettivo prioritario della politica e delle istituzioni a tutti i livelli. Siamo contrari, infatti, all’idea di “declassare” il cantiere navale, facendolo diventare una sorta di officina destinata a riparazioni e piccole lavorazioni; pensiamo, al contrario, che Castellammare debba, come accade da secoli, produrre e varare navi».

Il cantiere non in contrasto con lo sviluppo turistico. «Siamo favorevoli allo sviluppo turistico del territorio: il turismo può, e anzi deve rappresentare una leva fondamentale del nostro sviluppo, per creare buona occupazione o soprattutto per valorizzare il nostro territorio. Questo sviluppo turistico – scrivono FIM, CISL, FIOM,CGIL, UILM, UIL, – deve passare attraverso la valorizzazione dell’ambiente e della sua biodiversità, della storia del territorio e del suo patrimonio ambientale, oltre che del suo enorme portato culturale e gastronomico. Perciò pensiamo che il turismo nella nostra terra vada incentivato puntando sulla rigenerazione urbana, sulla bonifica del Fiume Sarno, sulla mobilità sostenibile, sul recupero dei quartieri degradati, sulla ristorazione e sull’accoglienza di qualità che si realizza valorizzando le maestranze e le produzioni del territorio. Il cantiere navale non è in alcun modo in conflitto con lo sviluppo turistico: sono altre, semmai, le criticità da risolvere che frenano l’arrivo dei turisti, come appunto l’inquinamento del Fiume Sarno e la pervasività della presenza camorristica».

Sulla base di questo è stata organizzata una manifestazione, il 30 luglio alle 18, che partirà dallo stabilimento di piazzale Amendola fino alla Cassarmonica, alla quale i sindacati invitano anche i cittadini a partecipare perchè «Il cantiere navale di Castellammare di Stabia rappresenta un tratto distintivo della nostra storia, che ha reso orgogliose intere generazioni di stabiesi, ed è per tante operaie e tanti operai fonte di reddito e di sostentamento. Inoltre, per tanti giovani quel cantiere rappresenta una speranza di costruire qui, nella propria città, una vita e un’avvenire fondati sulla dignità del lavoro». Emilio D’Averio

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