Cronaca
La Fondazione Exodus ’94 inaugura nuova sede nel centro storico di Castellammare
La fondazione da oltre trent’anni si occupa di usura, gioco d’azzardo e sovraindebitamento

La Fondazione Exodus ’94, che da più di trent’anni lavora sul territorio della Diocesi Sorrento/Castellammare e si occupa di usura, gioco d’azzardo e sovraindebitamento, aprirà ufficialmente le porte della nuova sede, sita in salita De Turris, negli appartamenti che furono abitati da Felice Cece quando era vescovo di Castellammare di Stabia e cofondatore della fondazione.
«La nuova sede, nel cuore del centro storico di Castellammare, consegna la Fondazione ad una vocazione più ampia: non solo un luogo di sostegno per le persone cadute nella morsa dell’usura e del gioco ma anche una fucina di idea e cultura” dichiara il presidente della Fondazione, Daniele Acampora. L’inaugurazione della nuova sede ci sarà il 21 settembre e prevede un incontro di riflessione e confronto che si terrà alle ore 17,00 nella concattedrale di Castellammare di Stabia. Interverranno il dott. Luciano Gualzetti, Presidente della Consulta Nazionale Antiusura Giovanni Paolo II e Direttore della Caritas Ambrosiana, il Prof. Maurizio Fiasco Sociologo e Consulente della Consulta Nazione Giovanni Paolo II, Tony Mira caporedattore nella redazione romana di Avvenire. La serata sarà intervallata dall’esibizione dell’artista stabiese Anna Spagnuolo.

Cronaca
Comune, la commissione ordina controlli antimafia alle ditte appaltatrici
Controlli per i cinque anni precedenti alle aziende titolari di contratti

Controlli antimafia a tutte le ditte appaltatrici e agli operatori che lavorano per il Comune di Castellammare. E’ questa l’ultima indicazione della triade commissariale che regge le sorti di Palazzo Farnese. In realtà si sta applicando la legge, per cui nei casi di scioglimento per infiltrazioni chiunque abbia rapporti con l’amministrazione comunale. Non a caso si legge in un avviso pubblicato sul sito dell’ente:
“In virtù di quanto disposto dall’art. 100 del Decreto Legislativo n. 159/2011, l’Ente locale, sciolto ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 267/2000, deve acquisire, nei cinque anni successivi allo scioglimento, l’informazione antimafia precedentemente alla stipulazione, all’approvazione o all’autorizzazione di qualsiasi contratto o subcontratto, ovvero precedentemente al rilascio di qualsiasi concessione o erogazione indicati nell’articolo 67 indipendentemente dal valore economico degli stessi. Pertanto alle istanze presentate sul portale impresainungiorno.gov.it è necessario allegare il modello di informazione antimafia. Tale modulo deve essere compilato (e ritrasmesso con allegato un documento di identità del dichiarante in corso di validità o firmato digitalmente) da parte di tutti i soggetti sottoposti alla verifica antimafia ai sensi dell’art.85 del Decreto Legislativo del 6 settembre 2011, n. 159”.
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