Inchiesta Olimpo
Condanne nel processo Olimpo, il sindaco: «Il Comune sarà risarcito per danno d’immagine»

Il sindaco Gaetano Cimmino non replica all’opposizione che accosta la figura dell’imprenditore Adolfo Greco all’attuale maggioranza. Ma il primo cittadino esulta per il risarcimento del danno che i condannati, nell’ambito del processo Olimpo, dovranno pagare in favore del Comune di Castellammare che si è costituito parte civile: «Il Comune di Castellammare di Stabia sarà risarcito per il danno di immagine dovuto alle condotte criminali che hanno portato le forze dell’ordine e la magistratura ad avviare un’importante operazione di indagine e di polizia sul territorio cittadino, culminata nel processo Olimpo. Il risarcimento del danno già disposto in sede penale in favore del Comune sarà quantificato in successivo giudizio civile. A sancirlo è stato il tribunale di Torre Annunziata, che ha emesso oggi la sentenza nei confronti degli imputati».
«Il 21 giugno 2019 – prosegue Cimmino – avevo dato mandato all’ufficio avvocatura di costituire il Comune come parte civile nel processo penale. Un atto di verità, giustizia e trasparenza per la mia città. Come sindaco ho il dovere di salvaguardare l’immagine di Castellammare, un’attività imprescindibile per la mia amministrazione il cui operato è da sempre volto alla trasparenza e alla legalità in tutte le sue forme.
Grazie alla magistratura e alle forze dell’ordine per il lavoro certosino e prezioso che svolgono ogni giorno per il ripristino della legalità sui territori. Lo Stato c’è, noi ci siamo e stiamo lavorando assiduamente per dissipare il clima di ombre e sospetti che per troppi anni ha aleggiato sulla nostra città. Non arretreremo di un millimetro nel contrasto alla criminalità organizzata, sulla scia del lavoro che abbiamo avviato e intrapreso sin dal primo giorno per il censimento degli immobili, il riutilizzo dei beni confiscati e la lotta all’abusivismo edilizio».
Attualità
Santa Maria la Carità: Carabinieri arrestano pusher, ha 15 anni

Pusher quindicenne arrestato ieri notte a seguito di controlli notturni da parte dei Carabinieri . Percorrendo via Scafati gli uomini dell’Arma notano, sotto la pioggia, un ragazzo in sella a uno scooter.I militari intimano l’alt ma lui non si ferma.
L’inseguimento è breve, sotto il casco un ragazzino.Ha 15 anni il centauro di Casavatore e i carabinieri lo controllano.
Nelle tasche del minore 6 pezzi di hashish per un peso complessivo di 13 grammi.Rinvenuta e sequestrata anche la somma di 195 euro ritenuta provento del reato.
Il ragazzino è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di droga a fini di spaccio.Il 15enne si trova nel centro di accoglienza dei Colli Aminei a disposizione della procura per i minorenni di Napoli.
Cronaca
Fuori pericolo l’operaio caduto dal tetto del Maximall

Fuori pericolo il giovane operaio non ancora trentenne che questa mattina e’ stato coinvolto nel cedimento di una tettoia del Maximall , mega centro commerciale di Torre Annunziata.Fortunatamente l’operaio è vigile, stabile e non riporta fratture. É fuori pericolo
Questa mattina il giovane era stato coinvolto nel cedimento di parte della tettoia .
Per fortuna le notizie che giungono dall’ospedale sono rassicuranti.
Cronaca
Non favorì i Casalesi, nuova assoluzione per l’imprenditore Adolfo Greco

Assolto con formula piena.L’imprenditore di Castellammare di Stabia, Adolfo Greco, non ha mai favorito il clan dei Casalesi.Questa la decisione dei giudici del Tribunale di Santa Maria Capua che hanno cancellato tutte le accuse rivolte a Greco si concorso esterno in associazione mafiosa.Una sentenza che mette fine ad un incubo cominciato nel 2018 per l’imprenditore di Castellammare di Stabia.
Adolfo Greco, a fine maggio, era già stato assolto dalla Corte d’Appello di Napoli nell’ambito del processo Olimpo, dove gli veniva contestato il concorso in estorsione.Processi che avevano causato anche la rescissione con il colosso Parmalat di contratti quarantennali per la distribuzione del latte.La revoca della concessione risale all’epoca Covid quando circa cinquanta agenti di commercio alle dipendenze dell’azienda non furono licenziati per volere della famiglia Greco almeno per un anno, riuscendo poi ad essere ricollocati, mentre invece un’altra azienda stabiese a poche centinaia di metri chiudeva i battenti.Ora vengono meno tutte le accuse di camorra contestate a Greco a seguito delle inchieste denominate Olimpo e Olimpo 2.
Daniele Di Martino
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