Politica
PIMONTE | Elezioni, tre schieramenti in campo. Si presenta PimontEvviva
In vista delle amministrative in primavera

Con le prossime amministrative, inizia per Pimonte una nuova fase. Tre schieramenti in campo, l’ultimo in ordine di tempo si chiama PimontEvviva. La lista fa riferimento a Gennaro Somma, attuale vicesindaco, Luciano Imparato, assessore uscente, e alla consigliera Anna Somma. Quest’ultimi si sono staccati dall’attuale amministrazione Palummo, sindaco non più candidabile in quanto con già due mandati alle spalle.
Attualmente oltre a Pimontevviva c’è SiamoPimonte che fa riferimento al Dottor Francesco Somma, candidato alle passate regionali con Più Europa e nella segreteria nazionale. E Antonio Palummo con il movimento civico Pimonte è. E’ ancora incognita per Officina 21, in pratica gli ex PD, che stanno lavorando alla lista ma con poche difficoltà.
Ma la novità sul panorama politico cittadino è rappresentato da PimontEvviva, che si presenta agli elettori con un documento programmatico: “E’ il tempo di un nuovo progetto politico, di un nuovo orizzonte, di fissare obiettivi e strategie per migliorare – si legge – il nostro paese. PimontEvviva con l’entusiasmo e l’esperienza delle sue donne e dei suoi uomini e, insieme a quanti hanno voglia di impegnarsi per Pimonte, è pronta per questa nuova sfida. Il simbolo riprende in astratto le linee dell’antico acquedotto e, per come è rappresentato, simboleggia una serie di porte aperte verso il futuro. La prevalenza dei colori azzurro, blu e verde sottolinea il nostro legame con il territorio e la natura. Il 2030 ha una doppia valenza. Innanzitutto l’impegno per il Paese. Il nostro non vuole essere soltanto un impegno nel breve periodo che guarda alle prossime Elezioni Amministrative, ma un impegno orientato al Futuro delle nuove generazioni. Inoltre, fa riferimento all’Agenda 2030. La Pandemia ci ha dimostrato che ognuno di noi nella propria quotidianità e nel proprio territorio, è chiamato a fare la sua parte per il bene Comune e per la salvaguardia dell’Ambiente. Il nostro Programma mira a contestualizzare nella nostra azione politica quotidiana, i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”.
Politica
Castellammare, è già crisi nel centrosinistra alla vigilia del primo rimpasto

Siamo ai ferri corti.A nemmeno un anno dalle elezioni amministrative, il centrosinistra di Castellammare è già sull’orlo di una crisi politica.
È stato un week end intenso e dai toni aspri.
D’altronde l’ultimo consiglio comunale aveva mostrato tutti i segni di una maggioranza, quella che sostiene il sindaco Vicinanza, sull’orlo di una crisi di nervi.Lo scontro in aula tra Maurizio Apuzzo (Base Popolare) e Mimmo Cioffi (Vicinanza sindaco) non prometteva nulla di buono.
E quando Cioffi ha sentenziato “dobbiamo chiedere scusa all’ex sindaco Cimmino per uno scioglimento che non ha prodotto inchieste”, si è alzata una levata di scudi con l’Europarlamentare e consigliere comunale Sandro Ruotolo, che ha bacchettato il collega di maggioranza dopo aver ammonito il Pd sulla gestione della guerra ad Eav dopo gli ultimi disastri a Castellammare, in primis per la tragedia della Funivia.Non è finita qui.
Perché il week end si è aperto con un “passo di lato” Base Popolare.In una conferenza stampa l’ex sindaco Salvatore Vozza e il consigliere Maurizio Apuzzo hanno sancito l’appoggio esterno alla giunta Vicinanza: “Voteremo solo i provvedimenti giusti, valutandoli caso per caso.
Non siamo interessati a entrare in giunta”.Nemmeno il tempo di attendere la conclusione della conferenza stampa, Ruotolo lancia un messaggio di appoggio alla battaglia di Vozza e Apuzzo, chiedendo anch’egli un cambio di passo.
Dal sindaco nessun commento ufficiale.Ma ci pensa il presidente del consiglio comunale Roberto Elefante a ufficializzare lo scontro in atto: “Schemi già visti e rivisti, siete tatticamente carta conosciuta”, riferendosi probabilmente alla conferenza di Base Popolare.
Nel mezzo dello scontro c’è poi lo spettro del rimpasto, che parte della maggioranza ha ufficialmente chiesto al sindaco Vicinanza.E in effetti le diplomazie di Palazzo Farnese sono già a lavoro.
Non ci saranno stravolgimenti, sostiene qualche pontiere del centrosinistra.Ci saranno due, forse tre cambi, approfittando anche della volontà di qualche assessore tecnico di dedicarsi alla professione.
A fine maggio potrebbero già aprirsi le danze per un valzer di assessori e accontentare qualche gruppo di centrosinistra, anche in vista delle regionali di autunno.
Alberto Cimmino
Politica
Gragnano, Cava eletto segretario cittadino di Fratelli d’Italia

Antonio Cava, docente e membro del Dipartimento Istruzione Provinciale FDI, è stato eletto segretario cittadino di Fratelli d’Italia per Gragnano .
“L’obiettivo è quello di continuare il percorso della destra cittadina già radicata sul territorio e far crescere ancora di più il Partito come avviene da tempo a livello nazionale” – dichiara il neo segretario cittadino Antonio Cava – “e daremo voce a tutti coloro che vorranno partecipare e contribuire, con il loro bagaglio di competenze, senza preclusione alcuna. Cercheremo di risolvere le problematiche di vario genere in base alle ns competenze specifiche.”
“Un doveroso ringraziamento – prosegue Cava – all’On. Michele Schiano, Presidente Provinciale di Napoli FdI ed al Dott. Michele Aprea, Coordinatore d’area Monti Lattari FdI.”
Politica
Castellammare, la proposta della minoranza: un commissario straordinario per la nuova Funivia
I consiglieri D ‘Apuzzo, Alfano, Di Martino e De Simone contestano le affermazioni del collega di aula Ruotolo

Non ci stanno i consiglieri D ‘Apuzzo, Alfano, Di Martino e De Simone a quanto dichiarato dal collega di aula Ruotolo in merito al disastro della Funivia . I quattro consiglieri comunali, firmatari della proposta di deliberazione avente ad oggetto la nomina di un Commissario Straordinario per la progettazione e la realizzazione di un nuovo impianto funiviario del Monte Faito e per l’affidamento della sua gestione a un soggetto diverso da EAV esprimo “alcune doverose precisazioni in merito alle dichiarazioni rilasciate in queste ore dall’on. Ruotolo, apparse sugli organi di stampa”
“Nel corso del Consiglio Comunale del 5 maggio 2025, sono state presentate tre distinte proposte aventi ad oggetto la costituzione del Comune come parte civile nell’eventuale procedimento penale relativo alla tragedia della funivia del Faito. Tali proposte, pur provenendo da soggetti politici differenti – una parte del gruppo consiliare di opposizioneed dal gruppo consiliare del Partito Democratico– risultavano sostanzialmente sovrapponibili nel contenuto.
Contestualmente, i sottoscritti hanno presentato una proposta autonoma e concreta, ispirata all’esperienza del Ponte Morandi di Genova, finalizzata alla nomina di un commissario ad acta, con poteri speciali, per garantire la celere realizzazione di un nuovo impianto funiviario, efficiente, sicuro e moderno, e per affidarne la gestione a un soggetto diverso da EAV.
Durante i lavori consiliari, su proposta dei gruppi di centrosinistra appartenenti alla maggioranza – incluso il Partito Democratico – si è convenuto, con voto unanime del consesso, di rinviare la discussione delle proposte ad un Consiglio comunale tematico, appositamente dedicato. Tale rinvio ha riguardato, senza eccezione alcuna, sia le mozioni sulla costituzione di parte civile sia la proposta di nomina del Commissario.
Appare dunque del tutto strumentale e privo di coerenza istituzionale l’intervento odierno dell’on. Ruotolo, il quale – pur espressione della stessa area politica che ha approvato all’unanimità il rinvio – lamenta oggi un presunto slittamento ingiustificato. Una narrazione fuorviante e contraddittoria, che disconosce le decisioni condivise in Aula su un provvedimento da votare assolutamente inutile. Con senso istituzionale e rigore giuridico, riteniamo necessario evidenziare l’assoluta inefficacia e irrilevanza giuridica della proposta di costituzione di parte civile, così come formulata dal gruppo consiliare del PartitoDemocratico. La valutazione circa la costituzione dell’Ente come parte civile in un procedimento penale rientra, per legge, nella sfera di competenza della Giunta comunale, previo parere obbligatorio dell’Avvocatura dell’Ente. Il Consiglio non può né anticipare né vincolare tale valutazione.
Inoltre, allo stato attuale, non risulta essere stata esercitata l’azione penale , l’iscrizione di alcuni soggetti nel registro degli indagati è atto dovuto e propedeutico alle attività di indagine irripetibili. Pertanto, qualsiasi riflessione sulla costituzione di parte civile risulta, oggi, del tutto prematura e priva di fondamento.
L’ordine del giorno presentato dal PD si configura come un atto esclusivamente simbolico, privo di effetti giuridici e operativi, che rischia soltanto di strumentalizzare una tragedia per finalità di posizionamento politico, anziché proporre soluzioni utili e percorribili.
In netta contrapposizione con quanto sopra, la proposta che abbiamo avanzato risponde a criteri di urgenza, concretezza e visione. Essa prevede la nomina di un Commissario Straordinario dotato di poteri speciali e risorse adeguate; la rimozione dell’attuale modello di gestione affidato a EAV; l’istituzione di un soggetto pubblico competente, specificamente dedicato alla gestione degli impianti a fune in Campania; la progettazione e realizzazione di un nuovo impianto funiviario secondo i più alti standard di sicurezza, innovazione e trasparenza.
Abbiamo accolto con senso di responsabilità la proposta di rinvio del dibattito, formulata proprio dai gruppi della maggioranza. Ma respingiamo con decisione il tentativo di chi oggi intende riscrivere i fatti, interpretando come ‘ritirata’ ciò che è stata una scelta condivisa, dettata da rispetto e serietà.
La tragedia del Faito impone riflessioni profonde, non sceneggiature propagandistiche. Richiede sobrietà, preparazione tecnica, dialogo istituzionale costruttivo. Noi non ci sottraiamo al confronto: ci saremo, in Aula, nel prossimo Consiglio, con proposte fondate, azioni realizzabili e il massimo rispetto per le vittime, i cittadini e le istituzioni. Il futuro del Faito merita risposte vere, non scorciatoie mediatiche”
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