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Crac Terme, l’ora della verità per gli ex manager: ora il tribunale chiede il risarcimento del danno

Tirato in causa anche il Comune di Castellammare: scelto il tecnico di parte

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L’ora della verità per gli ex manager di Terme di Stabia. Il Tribunale delle imprese di Napoli nomina un ctu per quantificare il presunto danno da risarcire alla curatela fallimentare di Terme. Oltre agli ex amministratori, componenti del Cda e direttori generali, nel giudizio civile è stato chiamato in causa anche il Comune di Castellammare, presumibilmente per “omessa o non corretta attività di direzione e controllo da parte del Comune nei confronti della partecipata Terme di Stabia S.p.A”.

In un primo momento, il giudice Andriano Del Bene, aveva avanzato proposta di transazione tra le parti coinvolte, tra cui ex manager e Comune di Castellammare. Non tutti, però, hanno inteso accettare la proposta per risarcire la curatela del presunto danno causato alle casse della società del Solaro fallita nel 2015.

Da qui la necessità di nominate un ctu, individuato dal Tribunale di Napoli nella persona del dottor Federico Rummolo. Al revisore contabile il giudice chiede di accertare e verificare “la data in cui si è concretizzata la eventuale perdita del capitale sociale” e “di quanto si sia aggravata la situazione economico
patrimoniale”  fino alla messa in liquidazione e al fallimento, “quantificando l’eventuale danno ascrivibile all’illegittima prosecuzione dell’attività aziendale”.

Il giudice chiede anche di accertare “l’entità del danno cagionato dal Comune di Castellammare di Stabia e dalla Sint spa”.

Di conseguenza, ieri a Palazzo Farnese, in vista dell’udienza di domani, è stato nominato un perito di parte. La scelta è ricaduta sulla dottoressa Domenica Grifo, commercialista e revisore contabile, che si è già occupata dei conti del Comune di Castellammare.

Nel frattempo, parallelamente, è stata chiusa l’inchiesta penale sul crac Terme. Il reato ipotizzato per 11 indagati è di bancarotta fraudolenta. Due procedimenti distinti e separati, che vanno di pari passo nell’accertare le responsabilità dello scempio Terme di Stabia. Il tutto mentre stanno per andare all’asta i beni del Solaro in virtù del concordato di Sint.

Daniele Di Martino

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