Politica

La ‘boutade’ del lungomare balneabile. Senza bonifica dell’arenile non arriverà mai

Pubblicato

il

I politici, stabiesi e non, si affannano ad esultare e a mettere la bandierina sul lungomare balneabile. In realtà è una “boutade” e anche di cattivo gusto. Una falsa speranza che in queste ore sta generando anche una certa convinzione tra la cittadinanza. E’ stato prima Mario Casillo, consigliere regionale e plenipotenziario del Pd campano a sbandierare “tutto il litorale balneabile”. Lo ha seguito a ruota l’ex sindaco Gaetano Cimmino, che in sostanza ha proferito: “E’ merito mio se tra poco potremo farci il bagno”, elencando le ordinanze di chiusura degli scarichi abusivi, riuscendo però a non ammettere la “balneabilità” del lungomare. Ma chi ha mandato in confusione la cittadinanza è stata Tina Donnarumma, leader provinciale della Lega: “Il nostro lungomare ritorna balneabile”. Niente di più sbagliato.

La verità è che lo specchio d’acqua antistante la villa comunale non è per niente balneabile. Si intravedono dati in forte miglioramente, confermando il trend positivo che ha reso balneabile tutto il litorale di via De Gasperi. Ma in villa il bagno non si può fare assolutamente.  In questo tratto c’è da fare i conti con un arenile tutto da bonificare. E anche in presenza di dati sufficienti a garantire il ritorno della balneabilità, l’Arpac difficilmente darà parere favorevole. Quello che i politici fanno finta di non capire è che il lungomare diventerà balneabile soltanto dopo la bonifica dell’arenile. Non c’è altra alternativa. Quindi meglio rimboccarsi le maniche per indurre la Regione a finanziare l’opera di ripascimento della spiaggia stabiese.

Daniele Di Martino

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Leggi anche

Exit mobile version