Politica
La relazione dell’antimafia: “A Castellammare due clan infiltrati nella pubblica amministrazione”

Due clan capaci di infiltrarsi nelle maglie della pubblica amministrazione e tra l’imprenditoria locale. E’ impietosa la fotografia della Dia, direzione investigativa antimafia, sulla città di Castellammare di Stabia. Nella relazione presentata al parlamento dal ministro dell’Interno Piantedosi, ci sono ulteriori particolari sullo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche.
“Le indagini hanno documentato la capacità, da parte dei sodalizi criminali di maggiore tradizione, di penetrare nell’alveo socio-economico imprenditoriale riuscendo spesso a consolidare posizioni monopolistiche in interi settori così da incidere significativamente nel tessuto economico del territorio. Non si può più parlare, dunque, di una camorra parassitaria ma di sedimentate organizzazioni divenute esse stesse protagoniste di sofisticati processi finanziari, potendo contare su una propria classe imprenditoriale e riuscendo così a sfruttare spazi criminali offerti dalle “maglie larghe” di frange colluse della pubblica amministrazione. Proprio a causa di accertate infiltrazioni mafiose negli apparati amministrativi, con DPR del 28 febbraio 2022 è stato sciolto il Comune di Castellammare di Stabia” si legge nella relazione di Piantedosi.
Il ministro va ancora più nel dettaglio sulle cause di scioglimento del consiglio comunale: “Il clan Cesarano risulta ancora operante nella zona di Ponte Persica a Castellammare di Stabia e nei Comuni di Pompei e di Scafati. La pervasività dei clan dell’area stabiese in ogni ambito dell’economia ed anche nella pubblica amministrazione è confermata dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Castellammare di Stabia nel cui decreto, datato 28 febbraio 2022, emerge un quadro ritenuto allarmante con riferimento alla capacità dei clan (D’Alessandro e Cesarano) di infiltrare in modo pervasivo i canali leciti dell’economia reale”.
Un altro allarme è stato lanciato per le scarcerazioni eccellenti dei big della camorra stabiese: “A Castellammare di Stabia sono ritornati in libertà due elementi apicali del clan D’Alessandro (Vincenzo e Pasquale D’Alessandro) e, il 9 marzo 2022, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un gruppo criminale collegato, in posizione subordinata, ai D’Alessandro e particolarmente attivo nella gestione di alcune piazze di spaccio nel centro storico della città”, riferendosi al gruppo dei Vitale, che si occupa dello spaccio tra i vicoli del centro antico con il benestare dei D’Alessandro.
Secondo la Direzione investigativa antimafia ci sono altri due clan di “quartiere” collegati alla cosca di Scanzano: si tratta dei Mirano alias Maccaroni per il rione Cicerone e Imparato alias Paglialoni per la zona del Savorito.
Nei Comuni di Gragnano-Pimonte-Agerola, si conferma l’operatività dei clan Afeltra-Di Martino, specializzati nella coltivazione e nella vendita di sostanze stupefacenti. L’11 maggio 2022, tra le località Sigliano e Iuvani sul monte Pendolo del territorio di Gragnano, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di marijuana già essiccata (circa 18 kg divisi in altrettanti pacchi da 1 kg) e un arsenale composto da un fucile mitragliatore (corredato di silenziatore) e tre pistole (di cui una provento di furto nel 2017 all’interno di uffici della polizia locale in provincia di Torino) corredate da munizioni, rinvenuto in due bidoni di plastica interrati.
Politica
Aprire la sala stampa intitolata a Siani, la richiesta dell’ordine dei giornalisti

“Invitiamo il prefetto Raffaele Cannizzaro, commissario straordinario, al Comune di Castellammare di Stabia, ad un incontro per concordare l’apertura della Sala stampa già intitolata a Giancarlo Siani”. Lo dichiarano Paolo Siani e Ottavio Lucarelli in occasione delle cerimonie in memoria del giornalista assassinato 38 anni fa dalla camorra.
“Con questo invito – spiegano Siani e Lucarelli – raccogliamo le istanze che arrivano dal territorio, uno dei Comuni dell’area metropolitana di Napoli in cui le infiltrazioni tra politica e camorra, un tema su cui Giancarlo ha lavorato a fondo, sono ancora molto forti come dimostrano i commissariamenti scattati negli ultimi anni in gran parte dell’area vesuviana”.
Politica
Il Comune smentisce Eav: slitta a novembre l’apertura del cavalcavia di via San Benedetto

“La sua apertura è prossima” aveva annunciato l’Eav appena qualche giorno fa con un comunicato stampa. A smentire l’azienda ferroviaria guidato da Umberto De Gregorio è il Comune di Castellammare di Stabia, costretto a prorogare l’ordinanza di chiusura di via San Benedetto fino a novembre, nell’ambito dei lavori di abbattimento e rifacimento del cavalcavia.
I lavori non sono affatto terminati. E serviranno ulteriori interventi di messa in sicurezza, secondo quanto è emerso da un incontro a Palazzo Farnese con i vertici della polizia municipale e dell’Anas, oltre che la ditta esecutrice dei lavori.
Si è quindi stabilito che il cavalcavia di via San Benedetto non potrà essere riaperto a breve, come aveva annunciato Eav nell’ambito dei lavori per il raddoppio dei binari sulla tratta Torre Annunziata-Castellammare.
Politica
Lavori all’impianto di illuminazione, salta l’appalto. Corsa contro il tempo per non perdere i fondi

Lavori all’impianto di illuminazione pubblica, salta l’appalto. Il Comune di Castellammare di Stabia era beneficiario di un finanziamento di 170mila euro per permettere la sostituzione degli attuali corpi illuminanti dei pali della luce con quelli a led, un modo soprattutto per effettuare un efficientamento energetico.
L’appalto era stato affidato a una ditta siciliana, ma dopo le verifiche da parte dell’ufficio della segretaria generale, sono emerse gravi irregolarità fiscali. Da qui la decisione di revocare l’affidamento.
In breve tempo, poi, è stata affidata a un’altra ditta, di Piano di Sorrento, dopo una procedura negoziata. Una corsa contro il tempo per non perdere i fondi.
Politica
Il campo largo si spacca in due, corsa solitaria del ticket Pd-5 Stelle: patto per la scelta del sindaco

Il campo largo si spacca. Da un lato per forze di centro e quelle di sinistra, dall’altro il ticket Pd-Cinque Stelle. L’alleanza gialorossa sembra aver intrapreso una corsa solitaria e sono sintomatici gli ultimi documenti politici diffusi nelle ultime settimane.
Non ultimo quello firmato da Azione, Europa Verde, Democratici e Progressisti, Italia Viva, Sinistra Italiana, con l’aggiunta di Forza Italia e Fratelli d’Italia trattandosi di un argomento bipartisan e di una posizione unitaria contro il no al Sottopasso di via Cosenza. Ma spicca l’assenza di Partito Democratico e Cinque Stelle, che in passato si erano già espressi insieme al fronte del “no”. Perché non ribadirlo anche adesso?
Tutto questo è sintomatico di un’insofferenza all’interno del campo largo, ma anche di un patto d’acciaio tra democrat e grillini, che proprio negli ultimi giorni avrebbero rispolverato il nome di Gigi Vicinanza, giornalista e direttore del Mav di Ercolano. Un nome che piace molto ai vertici provinciali, vale a dire quelli che a suo tempo proposero la sua nomina al museo archelogico virtuale della città degli Scavi. Ma non è detto che la posizione dei capibastone napoletani sia ben voluta anche dai vertici locali del Pd. Anzi, la battaglia che sta conducendo il presidente Roberto Elefante è proprio quella di evitare scelte calate dall’alto, come potrebbe essere quella di Vicinanza.
dadimar
Calcio
Calcio e politica, tutti gli “ospiti” del presidente in tribuna al Menti
Gli esponenti della politica regionale presenti

C’era un parter d’eccezione al Romeo Menti, in occasione di Juve Stabia-Avellino, un vero e proprio derby per il commissario Raffaele Cannizzaro. Il reggente di Palazzo Farnese – originario di Avellino – chiaramente non c’era allo stadio. Ma c’erano tanti ospiti “politici” del presidente Andrea Langella, a conferma di una sua probabile discesa in campo in politica.
Non è passata inosservata la presenza di Mario Casillo, capogruppo regionale del Pd e mister 30mila preferenze. Era in compagnia dell’ex consigliera comunale stabiese Maria Amodio. C’era anche Pasquale Sommese, ex consigliere regionale che ora passato lo scettro al figlio.
Una conferma invece per Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia, già presente alla presentazione della Juve Stabia. Presente anche Franco Silvestro, altro parlamentare azzurro molto vicino a Fulvio Martusciello. Ecco tutti gli “ospiti” del presidente. In attesa di capire se muovere i primi passi in politica, magari in vista delle elezioni Europee di primavera, visto che in tanti lo danno per possibile candidato.
Daniele Di Martino
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