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Dove sono finiti i bus dell’ Eav?

Corse ridotte al lumicino e pendolari infuriati.

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Dove sono finiti i bus dell’Eav?Da giorni le corse servite dal trasporto su gomma dell’Eavbus sono ridotte al lumicino .Non solo sulle lunghe tratte come quelle che collegano più comuni ma anche sulle tratte cittadine.E’ il caso di Castellammare dove da qualche giorno i collegamenti tra centro e periferia sono quasi azzerati .

Una situazione paradossale che sta creando disagi per chi è costretto a muoversi con i mezzi pubblici.A chiedere un incontro urgente con la dirigenza e’ FEDERAZIONE AUTONOMA ITALIANA SINDACATO AUTOFERROTRANVIERI con il segretario De Sena che “denuncia pratiche gestionali che riteniamo gravemente lesive dei diritti dei lavoratori di EAV DTA in violazione delle normative vigenti e dei principi fondamentali di correttezza contrattuale.Apprendiamo che alcuni funzionari aziendali stanno obbligando lavoratori in servizio
da ore a fruire, senza preavviso e al di fuori di ogni logica organizzativa, di giornate di ferie,
interrompendo arbitrariamente il turno in corso.Inoltre, risulterebbe che altri lavoratori vengano posti in ferie d’ufficio, senza adeguato
preavviso, per le giornate successive e per periodi imprecisati, contravvenendo a quanto
disposto dal D.Lgs. 66/2003 e dagli accordi contrattuali in essere.

Tali condotte configurano una gestione aziendale che appare contraria ai diritti costituzionalmente tutelati dei lavoratori oltre che in palese violazione della normativa in
materia di ferie e organizzazione del lavoro.Se tali comportamenti sono imputabili a singoli funzionari, invitiamo l’Azienda a intervenire immediatamente per porre fine a tali pratiche, che si qualificano come abusi di potere inaccettabili in un’azienda di lunga tradizione come EAV.Se, invece, tali azioni derivano da precise direttive aziendali, questa O.S.intraprenderà ogni azione necessaria, al fine di tutelare i lavoratori e contrastare queste derive autoritarie.

Si richiede pertanto la convocazione urgente di un incontro al fine di discutere e
risolvere le criticità sopra esposte e d sospendere i provvedimenti che si stanno adottando
sulla messa in congedo dei lavoratori”


Calcio

Juve Stabia verso nuovi ingressi sociatari, spunta anche una holding internazionale

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Nuovi soci all’orizzonte, si attende solo l’annuncio della società Juve Stabia per l’indizione di una conferenza stampa di presentazione.L’appuntamento sarebbe all’Unione Industriale di Napoli, lunedì alle ore 12.Emergono nuovi particolari sulla nuova compagine societaria pronta a fare ingresso nel club.

Si tratta della Brera Holdings, con sede in Irlanda e operante in diversi campionati e inserita nel settore delle società multi-proprietarie di club sportivi.La Brera ha anche un sede in Italia a Milano e come anticipato sul proprio sito internet è molto interessata a club di serie B e in particolare “ha annunciato a settembre 2024 di aver firmato una lettera di intenti esclusiva per acquisire un club di Serie B italiana, è entusiasta delle tendenze complessivamente positive in tutta la lega”.La Brera ha poi condotto uno studio sul valore dei calciatori della serie B italiana e sulle squadre della Lega di B, tra cui la Juve Stabia.Sul proprio sito internet, la Brera sostiene infatti che “la SS Juve Stabia ha visto la sua valutazione aumentare del 146,7%, passando da 4,23 milioni di euro a 10,43 milioni di euro, a dimostrazione dell’entusiasmo che circonda la propria ascesa”.

La notizia dell’interessamento della Brera Holding è circolata già negli ambienti calciofili di Castellammare.L’unico dubbio di qualche attento tifoso è che la trattativa per acquisire la Salernitana in estate è fallito.Il rischio è ritrovarsi di nuovo a un caso analogo.

Daniele Di Martino 


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Pompei : smantellati i 45 chioschi abusivi

Terminate le operazioni di rimozione delle strutture

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I chioschi che occupavano abusivamente la strada che porta agli  Scavidi Pompei restano solo un ricordo .Sono terminate , infatti , le operazioni di rimozione delle quarantacinque
strutture, tra chioschi e gazebo, che occupavano abusivamente diverse zone del territorio comunale di Pompei, tutte prossime agli ingressi del Parco Archeologico, già sequestrate in data 7 ottobre 2024, in esecuzione del decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

La rimozione, cui era finalizzato il sequestro, si è resa necessaria per far cessare la permanenza del
reato di invasione, per il quale si procede, che si sarebbe protratta qualora le suddette strutture
abusive fossero rimaste ulteriormente sul suolo pubblico, in assenza di titolo.Ale operazioni di ripristino dello stato dei luoghi, su delega della  Procura della Repubblica,
hanno proceduto i militari della Compagnia Carabinieri di Torre Annunziata, avvalendosi della collaborazione del Comune di Pompei, il quale ha incaricato una ditta specializzata.

Alla rimozione delle strutture si è pervenuti all’esito di articolate indagini, che hanno permesso di accertare come i chioschi e i gazebo utilizzati per le attività di vendita nei pressi degli scavi archeologici, che insistevano sul suolo pubblico da decenni, avessero, di fatto, assunto caratteristiche di opere non amovibili, stabilmente ancorate al suolo, e quindi idonee a determinare un’occupazione
abusiva e permanente del suolo pubblico, e fossero stati realizzati in violazione dei plurimi vincoli gravanti sulle aree di interesse nonché in totale assenza dei titoli concessori, necessari ai fini della legittima occupazione del suolo pubblico.L’area in precedenza occupata dai chioschi e dai gazebo rimossi è stata restituita alla libera
disponibilità del Comune di Pompei


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Sei sindaci chiedono la riapertura del Pronto Soccorso di Boscotrecase

Da Corrado Cuccurullo a Carmine Lo Sapio , da Pietro Carotenuto a Pasquale Di Lauro, da Raffaele De Luca a Francesco Ranieri tutti chiedono a De Luca la riapertura dell’Ospedale

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I sindaci dei comuni vesuviani scrivono al Presidente De Luca e al Direttore Generale dell’Asl Na3Sud per chiedere la riapertura del pronto soccorso dell’Ospedale di Boscotrecase.L’iniziativa, promossa dal primo cittadino di Torre Annunziata Corrado Cuccurullo e sottoscritta dai sindaci di Boscotrecase, Boscoreale, Trecase, Terzigno e Pompei, nascedall’esigenza di “attrezzare il sistema sanitario per far fronte a nuove esigenze – si legge nella lettera – e per garantire a tutti, residenti e turisti, servizi di pronto intervento all’altezza della situazione”.

Il comprensorio è al centro di uno straordinario sviluppo turistico ed economico: 4,5 milioni di turisti l’anno visitano gli Scavi di Pompei e
un milione sono quelli che visitano il Parco Nazionale del Vesuvio.A questi si aggiungeranno a breve le circa 44mila persone che ogni giorno sono attese al Maximall Pompeii, il più grande parco commerciale del Sud Italia.
“Abbiamo accolto con favore la notizia dei concorsi recentemente
indetti, ma questi sforzi, seppur lodevoli, non saranno sufficienti
senza un potenziamento delle infrastrutture di accesso e di emergenza – si legge ancora nella lettera – Vi chiediamo quindi di intervenire con
urgenza affinchè l’Ospedale di Boscotrecase e Torre Annunziata venga potenziato e reso pienamente operativo.

Il futuro del territorio dipende dalla vostra azione”.

 

 


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