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Pompei : smantellati i 45 chioschi abusivi

Terminate le operazioni di rimozione delle strutture

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Chioschi

I chioschi che occupavano abusivamente la strada che porta agli  Scavidi Pompei restano solo un ricordo .Sono terminate , infatti , le operazioni di rimozione delle quarantacinque
strutture, tra chioschi e gazebo, che occupavano abusivamente diverse zone del territorio comunale di Pompei, tutte prossime agli ingressi del Parco Archeologico, già sequestrate in data 7 ottobre 2024, in esecuzione del decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

La rimozione, cui era finalizzato il sequestro, si è resa necessaria per far cessare la permanenza del
reato di invasione, per il quale si procede, che si sarebbe protratta qualora le suddette strutture
abusive fossero rimaste ulteriormente sul suolo pubblico, in assenza di titolo.Ale operazioni di ripristino dello stato dei luoghi, su delega della  Procura della Repubblica,
hanno proceduto i militari della Compagnia Carabinieri di Torre Annunziata, avvalendosi della collaborazione del Comune di Pompei, il quale ha incaricato una ditta specializzata.

Alla rimozione delle strutture si è pervenuti all’esito di articolate indagini, che hanno permesso di accertare come i chioschi e i gazebo utilizzati per le attività di vendita nei pressi degli scavi archeologici, che insistevano sul suolo pubblico da decenni, avessero, di fatto, assunto caratteristiche di opere non amovibili, stabilmente ancorate al suolo, e quindi idonee a determinare un’occupazione
abusiva e permanente del suolo pubblico, e fossero stati realizzati in violazione dei plurimi vincoli gravanti sulle aree di interesse nonché in totale assenza dei titoli concessori, necessari ai fini della legittima occupazione del suolo pubblico.L’area in precedenza occupata dai chioschi e dai gazebo rimossi è stata restituita alla libera
disponibilità del Comune di Pompei


Politica

Tragedia del Faito: il cordoglio di Forza Italia

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Chioschi

Il coordinamento cittadino di Forza Italia e il gruppo consiliare di Castellammare di Stabia esprimono profondo cordoglio alle famiglie delle vittime del crollo di una cabina della funivia sul monte Faito.Ringraziano forze dell’ordine e volontari che in queste ore si sono prodigati per portare soccorso.

«Le Istituzioni hanno il dovere di tutelare la sicurezza di chi lavora tanto quanto di chi si concede anche solo qualche ora di riposo.

Ora ci affidiamo alla Magistratura, – dice Nello Di Nardo- affinché verifichi se quanto accaduto è da attribuire ad una drammatica fatalità o è da ricondurre a precise responsabilità».


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Cronaca

Castellammare, Via Crucis : “Facciamola partire dalla Stazione della Circumvesuviana”

La Proposta di Stabianews

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via crucis

Castellammare è una città sgomenta e sconvolta di fronte alla tragedia avvenuta nel primo pomeriggio di ieri con la caduta a monte di una delle due Funivie del Faito e la morte di quattro persone.Una città che oggi si raccoglierà in preghiera per la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo che resta confermata.

Alle autorità preposte il nostro sito di informazione nello stringersi alle famiglie delle vittime chiede di far partire e far concludere la Via Crucis nel piazzale antistante la stazione della Funivia del Faito.E’ il momento questo del dolore, della preghiera e del raccoglimento .

Ai cittadini stabiesi chiediamo di partecipare numerosi alla via Crucis , Castellammare ha bisogno della presenza di noi tutti


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Cronaca

Tragedia Funivia, ecco i nomi delle tre vittime. La quarta resta da identificare

La Procura di Torre Annunziata ha avviato un’inchiesta per disastro e omicidio colposi a carico di ignoti.

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Chioschi

Carmine, Suliman, Elaine Margaret , sono le prime tre vittime identificate dagli uomini dei soccorsi nel tardo pomeriggio di ieri .La loro vita insieme a quella di una quarta persona ancora da identificare è finita giù in un dirupo in un giorno che precedeva le feste.

Carmine Parlato, 59 anni, era il macchinista della cabina sganciatasi a monte e precipitata, Suliman Janan, invece di nazionalità israeliana era nata solo nel 1999, Elaine Margaret Winn originaria della Gran Bretagna, nata nel 1967  viaggiava con un uomo ancora non identificato.Agli occhi dei soccorritori una scena straziante .

Sulla base delle prime ricostruzioni la cabina si trovava quasi alla fine della corsa quando il cavo di trazione si è spezzato.Sarebbe quindi tornata indietro ad alta velocità per diverse centinaia di metri prima di colpire uno dei piloni di sostegno dell’impianto per poi precipitare.

Stamattina un elicottero sorvola Castellammare.In piazza Unità di Italia, antistante la stazione della Circumvesuviana e della funivia del Faito, c’è un via vai di mezzi dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine.

Al lavoro  gli investigatori, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata, avranno ultimato tutti i rilievi necessari.


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