Attualità
Vertice a Castellammare, l’allarme di Vicinanza: “Fincantieri a rischio dopo il 2030”

“’Castellammare è Fincantieri e Fincantieri è Castellammare’ non è solo uno slogan, ma rappresenta una parte vitale dell’economia locale. Abbiamo ora la necessità di accelerare sul progetto per il futuro del cantiere, che, come ha ribadito la dirigenza di Fincantieri, potrebbe essere a rischio dopo il 2030. Dobbiamo trovare un’intesa chiara e solida per presentarci con maggiore forza al governo nazionale, indipendentemente da chi sarà alla guida, al fine di ottenere i finanziamenti necessari”. E’ quanto dichiara Luigi Vicinanza, sindaco di Castellammare di Stabia, a margine del tavolo istituzionale tenutosi questa mattina a Palazzo Farnese, con la partecipazione, tra gli altri, del vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola; del presidente dell’Autorità Portuale, Andrea Annunziata; dei rappresentanti della dirigenza di Fincantieri; del rappresentante dell’Unione Industriale, Gerardo Mottola, e dei rappresentanti della Zes e delle sigle sindacali.
“Questo confronto è servito ad avviare un percorso unitario di crescita che, in tempi ragionevoli, porti a mettere in campo azioni concrete per sviluppare il cantiere e salvaguardare i livelli occupazionali” – prosegue il primo cittadino, chiedendo a Fincantieri di “mettere in campo tutte le competenze necessarie per garantire al cantiere di restare competitivo sul mercato”.
Anche il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, ha ribadito durante il suo intervento che “il ribaltamento a mare del cantiere è l’unica possibilità concreta per coniugare investimenti infrastrutturali e garantire la continuità produttiva. Registriamo con favore la disponibilità della Zes a sostenere questo percorso. Noi, come Regione Campania, vogliamo investire e realizzare, ma abbiamo bisogno di capire da Fincantieri cosa intenda fare. Prolungare questo stato di cose non aiuta nessuno”.
Il tavolo, come richiesto dal sindaco Vicinanza, tornerà a riunirsi all’inizio di febbraio 2025.
Attualità
Sicurezza informatica: ecco le minacce più diffuse nel 2025

La sicurezza informatica viene costantemente messa a dura prova da un insieme di minacce sempre più sofisticate e difficili da contrastare.Per via dello sviluppo tecnologico e dell’incremento delle attività online, il rischio di attacchi informatici è diventato una realtà presente nella vita quotidiana di tutti noi, soprattutto in un 2025 che promette record negativi preoccupanti.
Secondo le previsioni degli esperti in materia, infatti, alcune delle minacce più diffuse rientrano nella lista delle più pericolose in assoluto.
Sicurezza informatica: occhio ai malware
Tra i malware di maggior impatto a livello globale e nazionale troviamo ad esempio FakeUpdates, che si conferma come il più diffuso in Italia, pur registrando un leggero calo rispetto agli anni precedenti.Questo programma rimane un perno centrale nelle campagne di attacco degli hacker, grazie alla sua capacità di adattarsi e infiltrarsi con successo nei sistemi.
A livello globale, FakeUpdates mantiene una posizione dominante, e ogni giorno alimenta decine di migliaia di attacchi capaci di massimizzare i danni per le vittime.In Italia si registrano altre minacce massicce come Remcos, un trojan con accesso remoto che sfrutta soprattutto le campagne di phishing per diffondersi.
Remcos consente agli hackers di ottenere il controllo totale dei sistemi infettati, esponendo le aziende e gli individui a gravi rischi in termini di privacy.L’efficacia di Remcos è cresciuta grazie all’introduzione di varianti di ultima generazione, che aumentano la sua capacità di eludere le difese tradizionali.
Al terzo posto nel contesto italiano si posiziona la botnet Androxgh0st, un’infrastruttura malevola multi-piattaforma che prende di mira dispositivi Windows, Mac (soprattutto) e Linux.Formbook, un infostealer distribuito come Malware-as-a-Service (MaaS), guadagna terreno collocandosi al secondo posto per diffusione, subito dopo FakeUpdates.
Questo malware è specializzato nel furto di dati sensibili, come credenziali, password e informazioni personali, che vengono poi sfruttati per alimentare ulteriori attività illecite.Bisogna poi citare Clop, un ransomware responsabile del 10% degli attacchi di questa tipologia registrati nel 2025.
Clop utilizza la strategia della “doppia estorsione”: significa che prevede non solo l’encryption dei dati, ma anche la loro diffusione pubblica in caso di mancato pagamento del riscatto.
Come contrastare le minacce informatiche nel 2025
Innanzitutto, è importante adottare un sistema di difesa multi-livello.Questo approccio implica l’utilizzo di firewall, software antivirus professionali e strumenti di rilevamento delle intrusioni, capaci di identificare sia le minacce conosciute sia i potenziali attacchi zero-day.
Per quel che riguarda la navigazione su Internet e attività come il gaming, invece, è indispensabile verificare la presenza dei protocolli HTTPS e SSL sul sito web utilizzato.Nel settore del gambling online, poi, è necessario che il sito possegga la licenza ADM.
Una regola che vale anche per i portali che consentono di giocare al Game Show Monopoly Big Baller, oltre che ai classici passatempi del gambling digitale, dalle slot machines al poker.Non meno importante è l’implementazione delle pratiche necessarie per la gestione dei dati, come la crittografia end-to-end e le copie di backup frequenti, possibilmente stipate in dispositivi diversi (come gli hard disk esterni).
Questi accorgimenti da un lato riducono il rischio legato ai ransomware come Clop, e dall’altro garantiscono anche un rapido ripristino dei sistemi in caso di violazione.
Attualità
Castellammare, nuova task force per combattere i furbetti della differenziata
Controlli anche nei condomini, inizia la fase due annunciata da Velia Ambiente

Tolleranza zero anche per i condomini.A Castellammare parte la fase due della task force sulla raccolta differenziata.
Inizialmente i controlli si sono concentrati sui commercianti, riuscendo a recuperare diversi punti percentuali e a superare abbondantemente il 50%.Ad annunciarlo con un post sui social è la Velia Ambiente, gestore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a Castellammare.
“Diamo il via a una nuova fase della raccolta differenziata.
Dopo una task force fatta di controlli e attività di sensibilizzazione rivolti alle utenze commerciali, da domani l’attenzione si sposterà sulle utenze domestiche.Si avvisano i cittadini che i rifiuti conferiti in maniera errata non saranno prelevati e saranno contrassegnati dal bollino giallo “rifiuto non conforme”.
Gli stessi saranno segnalati alla polizia municipale”.
Attualità
Castellammare, rinasce il centro antico. Ma sono a rischio gli 8 milioni per la riqualificazione
Successo per l’evento dedicato a Raffaele Viviani

Il centro antico di Castellammare rinasce.Un fiume di persone si è rivoltato tra i vicoletti del centro storico in occasione del 75esimo anniversario della scomparsa di Raffaele Viviani, il drammaturgo stabiese a cui l’associazione Borgo Antico e il Comune di Castellammare hanno voluto dedicare l’evento di ieri e una serie di iniziative che hanno animato l’intera settimana.
Canti, balli, cibo di strada, grossi sorrisi e tanta soddisfazione per la riuscita dell’evento.
Ma bisogna fare i conti con la realtà.Mentre il centro antico di Castellammare cerca di rinascere, sul modello Napoli, l’altra faccia della medaglia è il rischio di perdere i quasi otto milioni per la riqualificazione.
Un finanziamento del ministero dell’Interno per le aree a rischio.
Il Viminale ha anche dato la possibilità di una proroga, facendo slittare da giugno 2026 a dicembre 2026 il termine ultimo per completare l’opera.Tempi che – come per il Savorito – si rischia comunque di non rispettare, atteso che la procedura è ancora ferma alle battute iniziali.
Nel caso del Savorito, la giunta Vicinanza ha cercato di metterci una pezza, creando un paracadute con la possibilità di intervenire con altri finanziamenti o con fondi comunali se dovessero essere persi i fondi provenienti dal Pnrr.
Una soluzione che potrebbe essere adottata anche per il centro antico, evidentemente, che ha tanta voglia di rinascita.E lo dimostrano gli ultimi eventi.
Alberto Cimmino
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