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Carnevale a Castellammare: nessun evento in città. Ancora un flop per la giunta Vicinanza

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Eventi di Carnevale in tutti i comuni, tranne che a Castellammare.In ogni città ormai, grande o piccola che sia, si festeggia il Carnevale con eventi per bambini, ma nella città delle acque no!

Ennesima occasione persa per la giunta Vicinanza.Assessore agli Eventi Nunzia Acanfora: Non pervenuta!

In questo periodo, almeno nei comuni vicini, c’è l’imbarazzo della scelta degli eventi.Forse per non creare ulteriore imbarazzo, la Acanfora non ha previsto nulla per gli stabiesi.

E’ evidente, però, che il Carnevale non è nella tradizione stabiese.Infatti, mai, o quasi mai, ci sono stati eventi in città.

Ma le cose cambiano, si progredisce.Purtroppo (ancora,sic!) a Castellammare no.

L’amministrazione Vicinanza si proponeva quale amministrazione del cambiamento, del fare, della concretezza: dopo otto mesi, possiamo avere certezza che così non è.Ma questa è altra vicenda.

Torniamo a parlare dell’ennesimo Carnevale mancato.Nessun evento evento è stato imbastito per gli stabiesi, e nessuna azione è stata messa in campo per proporre attrattiva turistica, nemmeno in sinergia con i comuni vicini.

Proprio in ottica turistica, la giunta Vicinanza ha tanto sbandierato la partecipazione alla BIT e prossimamente alla BMT.Senza eventi organizzati o in itinere forse è il caso di rimanere un attimino in disparte e lasciare spazio a chi organizza attrattive turistiche per davvero.

Eppure sarebbe bastato che, l’assessore Acanfora, avrebbe preso spunto dalla sua Torre Annunziata.Si, avete letto bene: finanche Torre Annunziata ha gli eventi nei quartieri.

Non Castellammare.A paragonare le due città vicine si potrebbe tranquillamente concludere con due esempi: una che ha fame, sete di riscatto e lo sta facendo.

L’altra, invece, è Castellammare.Stando ad indiscrezioni interne agli ambienti politici la Acanfora, come gli altri assessori, nulla propongono, ma nemmeno accolgono proposte.

Ora la domanda verrebbe da porla ai consiglieri, tutti: state in consiglio solo per alzare la mano?Castellammare, gli stabiesi, non lo meritano.

A partire dalle scarse condizioni di sicurezza, passando per la totale assenza di civiltà fino al calpestamento di ogni regola di vita civile, la città delle acque sta attraversando uno dei periodi più bui della sua storia.Certo non quanto gli anni di piombo, ma ci siamo molto vicini se non si corre ai ripari.


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Castellammare, la giunta approva il progetto da 10 milioni per il Monte Faito

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C’è il via libera della giunta di Castellammare di Stabia alla messa in sicurezza del versante stabiese di Monte Faito.I fondi sono stati assegnati nel lontano 2017, ora il progetto per il Faito prende di nuovo forma.

La giunta di Castellammare approva il progetto esecutivo, dopo un lungo carteggio di atti, conferenze dei servizi, incarichi e tutte le lungaggini burocratiche del caso.Sono dieci milioni di euro e serviranno a eliminare il pericolo del dissesto idrogeologico del versante stabiese del Monte Faito.Che poi, tradotto in soldoni, significa mettere in sicurezza soprattutto la zona collinare e il centro antico.

Una parte di Castellammare che a ogni pioggia viene invasa dal fango e dai detriti provenienti dal Faito, con le relative vasche borboniche che necessitano di continua manutenzione.


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Castellammare, all’Incrocio delle Idee “La natura belle delle cose”

Domenica 23 Marzo la presentazione del libro di Barbara Nappini

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Domenica 23 marzo sarà presente a Castellammare di Stabia la Presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini per presentare il suo libro “La natura belle delle cose” .A promuovere l’evento l’Associazione Socio Culturale l’Incrocio delle Idee e l’associazione Slow Food Costiera Sorrentina e Capri, con la finalità di fornire utili informazioni per la difesa di quelli che sono i fondamentali diritti soggettivi e collettivi legati all’alimentazione, la sostenibilità, il clima e la difesa e la tutela dell’ambiente.

“Un libro -quello della Nappini- che, inevitabilmente, conduce a profonde riflessioni attraverso una gradevole descrizione delle bellezze del nostro pianeta, le bellezze delle piccole e apparentemente insignificanti cose e azioni quotidiane, che costituiscono “un motore silenzioso e potente in grado di riconnetterci con gli altri,
con quello che ci circonda” e che ci permettono di rimanere umani.Ma oltre a riflettere, il libro, attraverso significative testimonianze, invita ad agire, ponendosi anche come strumento per chi volesse approfondire il proprio impegno per un futuro.La presentazione del libro si terrà presso il Salone Luisella Viviani in via Gesù 29, nella sede dell’Associazione L’Incrocio delle idee con inizio ore 11,00.

Dialogherà con l’autrice il giornalista e componente del direttivo dell’Incrocio delle Idee Giovanni Mura.


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Sant’Antonio Abate, fondi per mettere in sicurezza le chiese

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Arrivano i fondi del Pnrr per il Santuario di San Gerardo e per la chiesa di San Giuseppe a Sant’Antonio Abate.Ad annunciarlo è il sindaco Ilaria Abagnale.

“Il Ministero della Cultura ha finanziato due progetti di efficientamento sismico che il Comune di Sant’Antonio Abate aveva candidato e, grazie ai fondi del Pnrr, saremo in grado di ristrutturare il Santuario di San Gerardo Maiella e la chiesa di San Giuseppe”.I due interventi sono stati finanziati dal Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale del Ministero e prevedono il miglioramento sismico, la messa in sicurezza e il risanamento conservativo delle strutture delle due chiese abatesi.Il Santuario di San Gerardo Maiella ha ottenuto un finanziamento da un milione 200mila euro, mentre per la chiesa di San Giuseppe di via Roma il Comune di Sant’Antonio Abate avrà a disposizione 590mila euro, nell’ambito dei fondi erogati per la “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, torri e campanili” dal MiC.

“Si tratta di due importanti finanziamenti per il territorio, per il patrimonio culturale e per i luoghi di culto abatesi – afferma Ilaria Abagnale – che ci consentiranno di rendere ancora più sicure le chiese cittadine.

Inoltre, questi interventi daranno la possibilità di valorizzare il ricco patrimonio culturale rappresentato dalle chiese presenti sul territorio di Sant’Antonio Abate.Nei prossimi giorni – conclude Ilaria Abagnale – presenteremo al Ministero il cronoprogramma dei lavori e partiranno tutte le azioni successive che ci consentiranno di avviare i due cantieri in tempi brevi e, come previsto dal progetto, di completare le opere entro giugno 2026”.Entrambe costruire negli anni ’30 dello scorso secolo, le due chiese contengono diverse opere d’arte e oggetti di culto dedicati ai due Santi, ed hanno rivestito un ruolo importante nella crescita socio-culturale di Sant’Antonio Abate.In particolare il Santuario di San Gerardo Maiella è collegato al vicino convento delle Suore Gerardine, punto di riferimento per la comunità.

A livello strutturale, gli interventi prevedono il consolidamento dei pilastri e il rifacimento delle coperture, con il restauro delle lesioni dei solai interni.Inoltre, saranno rimossi eventuali pericoli di cedimenti interni ed esterni.


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