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Cronaca

Disastro Funivia, la moglie di Carmine Parlato “Non è stata una fatalità”

Dolore e commozione ai funerali di Carmine Parlato il dipendente Eav morto nella tragedia di giovedì santo

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“La morte di Carmine non è stata “una fatalità”.Nel giorno dell’addio al suo grande amore la signora Elvira fa una promessa al marito “sarò la tua voce”.Affida ad una lettera la vedova Parlato il dolore e la rabbia per una morte che dovrà essere spiegata dopo il disastro della funivia del Faito.

“Ora Carmine è un angelo del paradiso, insieme al suo amatissimo papà.A noi tocca sopravvivere a questo dolore immane: oggi, domani e per tutti i giorni della nostra vita.La morte di Carmine e delle altre vittime, un sincero e doveroso pensiero va anche a loro che in quel momento erano la sua famiglia.Merita risposte.Queste vite spezzate, chi stava portando il pane a casa e chi il momento piacevole lontano dal proprio paese, visitando un vanto della nostra città, non deve rappresentare un clamoroso fatto di cronaca che dopo qualche tempo finirà nel dimenticatoio bensì sia un punto di svolta tra passato e futuro.Mi rivolgo ai suoi colleghi, partendo dall’ultimo al primo, a chi doveva proteggere i suoi dipendenti e i suoi viaggiatori di assumersi ognuno le proprie responsabilità con coscienza e onestà.

Ma non solo in quella circostanza ma soprattutto per il prima.Quello che è successo non può essere una conseguenza di quel momento, non possiamo accettare la ‘fatalità’ o come si dice ‘era giunta l’ora’.No.Carmine e i viaggiatori altrimenti non sarebbero morti.Questo mio grido di dolore rappresenta la voce di Carmine, il primo passo a dargli giustizia, che non ce lo ridarà, ma un sollievo per noi che chi con negligenza e leggerezza ha messo a repentaglio la vita di esseri umani ne risponda.Ora è finito il momento di plauso per la persona di Carmine, sicuramente graditi.Li aggiungeremo ai nostri, servandoli nel profondo del nostro cuore. È il momento delle risposte ai nostri perché e della verità. È il momento di chi si pensa amico e collega sincero di dimostrarlo con i fatti oltre le parole.Carmine sarò la tua voce e tu il nostro angelo, insieme a nonno Mario e nonna Rachele, ad accompagnarli in questo tortuoso cammino. È una promessa che ti faccio e manterrò fino alla fine dei miei giorni”


Politica

Blitz della Dda a Castellammare, il silenzio della politica

Il clan D’Alessandro controllava il sistema di videosorveglianza. Tra gli arrestati un cugino di un politico di centrosinistra

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Il blitz di ieri della Dda a Castellammare che ha portato all’arresto di 11 persone, tra cui due colletti bianchi, sembra non aver scosso la politica più di tanto.Nella città sciolta per infiltrazioni camorristiche dove in aula un consigliere eletto nelle fila della lista che, fa capo proprio al primo cittadino, solo qualche settimana fa ha parlato di ”scuse all’ex sindaco” senza che nessuno del suo gruppo battesse ciglio, nemmeno gli arresti di ieri fanno rumore.Nessun rigo per complimentarsi con il lavoro delle forze dell’ordine.Eppure tra le frasi intercettate ce n’è  una  da far tremare i polsi in cui un arrestato chiede ad un altro un insospettabile geometra: “Puoi vedere se l’impianto è in funzione?” e l’altro gli risponde “si c’è un amico mio all’ex Pretura e chiedo”.

Emerge poi che uno degli arrestati, che ha un legame di parentela con un consigliere che siede tra i banchi della maggioranza, nel 2021 si reca in prima persona da un dipendente del comune per avere notizie su un pestaggio.Anche se i fatti al centro dell’inchiesta risalgono a quattro anni fa, sorprende che comunque la politica cittadina tra un saluto al Vespucci, un Consiglio Comunale sulla tragedia del Faito, e qualche convegno sulle tematiche ambientali non trovi un attimo per esprimersi sulle ultime inchieste giudiziarie che hanno interessato la città.

 


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Cronaca

Disastro funivia del Faito, spuntano 21 indagati. C’è anche il presidente dell’Eav De Gregorio

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Un’altra svolta nelle indagini sul disastro della funivia del Faito.Come riferisce il Mattino ci sono altri 21 indagati, oltre ai 4 già coinvolti nell’inchiesta per chiarire le cause dell’incidente che causo 4 morti e il ferimento grave di una quinta personale.Agli indagati è stato notificato un avviso di garanzia nell’ambito dell’incidente probatorio fissato dalla Procura di Torre Annunziata, attraverso il quale verificare le possibili ragioni del disastro.Tra gli indagati risulta anche il presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio, che nel corso di queste settimane ha sempre negato responsabilità facendolo pubblicamente con interviste e sui social.

Indagati anche alcuni tecnici dell’Ansfisa, agenzia nazionale che si occupa della sicurezza dei trasporti.

“Ho letto dai giornali che sto per ricevere un avviso di garanzia in merito alla tragedia del Faito.Gli indagati, leggo dai giornali, passerebbero da 4 a 25.

Confermo la mia assoluta fiducia nella giustizia, sono sereno, e confermo la massima collaborazione agli organi inquirenti.Sono al mio posto di lavoro, come sempre”, è il commento di De Gregorio.


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Cronaca

Terremoto giudiziario a Castellammare: decimati i D’Alessandro, coinvolti tecnici e professionisti | I NOMI

11 ARRESTI A CASTELLAMMARE

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C’è il capoclan Vincenzo D’Alessandro, la moglie e il figlio.Poi sodali e figure storico del clan di Scanzano.Un nuovo terremoto giudiziario si abbatte su Castellammare di Stabia.Non solo esponenti della camorra nostrana, ma anche tecnici e professionisti stabiesi figurano tra i destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare, nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Dda di Napoli su estorsioni e pratiche edilizie.Un nuovo spaccato allarmante sulla città di Castellammare di Stabia.

L’INCHIESTA

Sono 11 le persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, nonché di estorsione, detenzione e porto di armi da sparo, corruzione in atti giudiziari, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan D’Alessandro, attivo in Castellammare di Stabia.In particolare, gli indagati, tra l’altro, avrebbero posto in essere le attività estorsive in danno di commercianti della zona e avrebbero corrotto un testimone che doveva deporre in un processo per omicidio.

GLI INDAGATI

Vincenzo D’Alessandro
Michele Abbruzzese
Ugo Lucchese
Giuseppe Oscurato
Antonio Salvato
Carmela Elefante
Vincenzo Spista
Angelo Schettino
Giovanni D’Alessandro
Fabrizio Jucan Sicignano

Giuseppe Donnarumma


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