Politica
Castellammare, la proposta della minoranza: un commissario straordinario per la nuova Funivia
I consiglieri D ‘Apuzzo, Alfano, Di Martino e De Simone contestano le affermazioni del collega di aula Ruotolo

Non ci stanno i consiglieri D ‘Apuzzo, Alfano, Di Martino e De Simone a quanto dichiarato dal collega di aula Ruotolo in merito al disastro della Funivia . I quattro consiglieri comunali, firmatari della proposta di deliberazione avente ad oggetto la nomina di un Commissario Straordinario per la progettazione e la realizzazione di un nuovo impianto funiviario del Monte Faito e per l’affidamento della sua gestione a un soggetto diverso da EAV esprimo “alcune doverose precisazioni in merito alle dichiarazioni rilasciate in queste ore dall’on. Ruotolo, apparse sugli organi di stampa”
“Nel corso del Consiglio Comunale del 5 maggio 2025, sono state presentate tre distinte proposte aventi ad oggetto la costituzione del Comune come parte civile nell’eventuale procedimento penale relativo alla tragedia della funivia del Faito. Tali proposte, pur provenendo da soggetti politici differenti – una parte del gruppo consiliare di opposizioneed dal gruppo consiliare del Partito Democratico– risultavano sostanzialmente sovrapponibili nel contenuto.
Contestualmente, i sottoscritti hanno presentato una proposta autonoma e concreta, ispirata all’esperienza del Ponte Morandi di Genova, finalizzata alla nomina di un commissario ad acta, con poteri speciali, per garantire la celere realizzazione di un nuovo impianto funiviario, efficiente, sicuro e moderno, e per affidarne la gestione a un soggetto diverso da EAV.
Durante i lavori consiliari, su proposta dei gruppi di centrosinistra appartenenti alla maggioranza – incluso il Partito Democratico – si è convenuto, con voto unanime del consesso, di rinviare la discussione delle proposte ad un Consiglio comunale tematico, appositamente dedicato. Tale rinvio ha riguardato, senza eccezione alcuna, sia le mozioni sulla costituzione di parte civile sia la proposta di nomina del Commissario.
Appare dunque del tutto strumentale e privo di coerenza istituzionale l’intervento odierno dell’on. Ruotolo, il quale – pur espressione della stessa area politica che ha approvato all’unanimità il rinvio – lamenta oggi un presunto slittamento ingiustificato. Una narrazione fuorviante e contraddittoria, che disconosce le decisioni condivise in Aula su un provvedimento da votare assolutamente inutile. Con senso istituzionale e rigore giuridico, riteniamo necessario evidenziare l’assoluta inefficacia e irrilevanza giuridica della proposta di costituzione di parte civile, così come formulata dal gruppo consiliare del PartitoDemocratico. La valutazione circa la costituzione dell’Ente come parte civile in un procedimento penale rientra, per legge, nella sfera di competenza della Giunta comunale, previo parere obbligatorio dell’Avvocatura dell’Ente. Il Consiglio non può né anticipare né vincolare tale valutazione.
Inoltre, allo stato attuale, non risulta essere stata esercitata l’azione penale , l’iscrizione di alcuni soggetti nel registro degli indagati è atto dovuto e propedeutico alle attività di indagine irripetibili. Pertanto, qualsiasi riflessione sulla costituzione di parte civile risulta, oggi, del tutto prematura e priva di fondamento.
L’ordine del giorno presentato dal PD si configura come un atto esclusivamente simbolico, privo di effetti giuridici e operativi, che rischia soltanto di strumentalizzare una tragedia per finalità di posizionamento politico, anziché proporre soluzioni utili e percorribili.
In netta contrapposizione con quanto sopra, la proposta che abbiamo avanzato risponde a criteri di urgenza, concretezza e visione. Essa prevede la nomina di un Commissario Straordinario dotato di poteri speciali e risorse adeguate; la rimozione dell’attuale modello di gestione affidato a EAV; l’istituzione di un soggetto pubblico competente, specificamente dedicato alla gestione degli impianti a fune in Campania; la progettazione e realizzazione di un nuovo impianto funiviario secondo i più alti standard di sicurezza, innovazione e trasparenza.
Abbiamo accolto con senso di responsabilità la proposta di rinvio del dibattito, formulata proprio dai gruppi della maggioranza. Ma respingiamo con decisione il tentativo di chi oggi intende riscrivere i fatti, interpretando come ‘ritirata’ ciò che è stata una scelta condivisa, dettata da rispetto e serietà.
La tragedia del Faito impone riflessioni profonde, non sceneggiature propagandistiche. Richiede sobrietà, preparazione tecnica, dialogo istituzionale costruttivo. Noi non ci sottraiamo al confronto: ci saremo, in Aula, nel prossimo Consiglio, con proposte fondate, azioni realizzabili e il massimo rispetto per le vittime, i cittadini e le istituzioni. Il futuro del Faito merita risposte vere, non scorciatoie mediatiche”
Politica
Camorra a Castellammare, Ruotolo: “Inquietante parentela di un consigliere”

“Pieno sostegno al lavoro della magistratura: il clan D’Alessandro è il principale nemico della città”.Sandro Ruotolo, europarlamentare e consigliere comunale di Castellammare interviene dopo il blitz che ha portato a 11 arresti, tra cui esponenti del clan D’Alessandro tra cui persone con parentele con un consigliere comunale.E poi colletti bianchi.Ruotolo rompe il silenzio della politica, finora assente su questo piano: “L’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare disposte dalla magistratura inquirente antimafia nei confronti di esponenti di rilievo del clan D’Alessandro rappresenta un ulteriore colpo nell’azione di contrasto della camorra stabiese.Il quadro che si sta delineando ci impone una riflessione profonda e sincera, lo abbiamo detto più volte: la camorra è radicata nel tessuto sociale, politico ed economico della città, arruola professionisti, colletti bianchi e “insospettabili”, azzera i confini che dividono l’economia legale da quella illegale, condiziona la vita di Castellammare.Il presunto controllo del vecchio sistema di video-sorveglianza cittadino è inquietante, così come il coinvolgimento di due tecnici e sarebbe gravissimo se risultasse vera la notizia di un rapporto di parentela di un consigliere di maggioranza con alcuni dei soggetti coinvolti nell’inchiesta.La famiglia Oscurato è sicuramente un pezzo fondamentale della più ampia consorteria criminale dei D’Alessandro, storicamente impegnata nella gestione dei videopoker, imposti, come risulta anche dall’ultima inchiesta giudiziaria, ad una ampissima rete di esercenti commerciali.Venerdì 23 maggio, nel trentatreesimo anniversario della strage di Capaci, presso l’Asharam Santa Caterina, presenteremo le prime conclusioni del lavoro dell’Osservatorio anticamorra stabiese.
Abbiamo iniziato questo lavoro perché non abbiamo mai sottovalutato il peso condizionante della camorra: al centro della nostra riflessione il peso sempre più crescente di false liste civiche, di familismi consolidati e di un meccanismo di raccolta del consenso elettorale basato su sistemi clientelari e sul controllo sociale e politico di interi pezzi del nostro territorio.Siamo in campo, per sostenere l’opera di trasparenza avviata nel palazzo del Comune, che deve essere per noi una casa di vetro, e il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura e andremo avanti con le migliori forze ed energie della città per sconfiggere la camorra, che a Castellammare continua ad avere lo stesso cognome: D’Alessandro”.
Politica
Blitz della Dda a Castellammare, il silenzio della politica
Il clan D’Alessandro controllava il sistema di videosorveglianza. Tra gli arrestati un cugino di un politico di centrosinistra

Il blitz di ieri della Dda a Castellammare che ha portato all’arresto di 11 persone, tra cui due colletti bianchi, sembra non aver scosso la politica più di tanto.Nella città sciolta per infiltrazioni camorristiche dove in aula un consigliere eletto nelle fila della lista che, fa capo proprio al primo cittadino, solo qualche settimana fa ha parlato di ”scuse all’ex sindaco” senza che nessuno del suo gruppo battesse ciglio, nemmeno gli arresti di ieri fanno rumore.Nessun rigo per complimentarsi con il lavoro delle forze dell’ordine.Eppure tra le frasi intercettate ce n’è una da far tremare i polsi in cui un arrestato chiede ad un altro un insospettabile geometra: “Puoi vedere se l’impianto è in funzione?” e l’altro gli risponde “si c’è un amico mio all’ex Pretura e chiedo”.
Emerge poi che uno degli arrestati, che ha un legame di parentela con un consigliere che siede tra i banchi della maggioranza, nel 2021 si reca in prima persona da un dipendente del comune per avere notizie su un pestaggio.Anche se i fatti al centro dell’inchiesta risalgono a quattro anni fa, sorprende che comunque la politica cittadina tra un saluto al Vespucci, un Consiglio Comunale sulla tragedia del Faito, e qualche convegno sulle tematiche ambientali non trovi un attimo per esprimersi sulle ultime inchieste giudiziarie che hanno interessato la città.
Politica
Roberto Vannacci fa tappa in Campania
Vannacci e il suo “mondo al contrario” al MaxiMall Pompei venerdì 16 maggio

“Il mondo al contrario”, più che un libro è una corrente di pensiero o meglio ancora un movimento.Quello fondato da Roberto Vannacci, generale dell’Esercito prestato alla politica e ora europarlamentare della Lega.
Il Vannacci pensiero fa tappa in Campania.Appuntamento a venerdì 16 maggio al Maximall Pompei, ore 17:00, presso il cinema teatro Nexus appena inaugurato.
Saranno presenti simpatizzanti e personalità del mondo politico e delle professioni.Introduce il dibattito l’avvocato e commissario MIM Lello Di Capua, promotore dell’evento.
Intervengono Gianluca Cantalamessa, senatore della Lega, e Gianpiero Zinzi, coordinatore regionale del partito di Salvini.
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