Cronaca
Disastro funivia, svolta nelle indagini: ritrovata la “testa fusa”

La «testa fusa» potrebbe aver causato il disastro della Funivia del Faito.Ci sarebbe una svolta nell’inchiesta sull’incidente fatale dello scorso 17 aprile, quando la cabina della funivia si è sganciata a causa dell’allentamento del cavo trainante, causando quattro morti e il grave ferimento di un quinto passeggero, tutt’ora ricoverato presso l’ospedale del Mare.
Il pezzo meccanico che congiungeva la cabina al cavo, nel corso di uno dei sopralluoghi effettuati nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, sarebbe stato ritrovato in una zona impervia della montagna.Si ipotizza che a cedere sia stata proprio la testa fusa, un pezzo che per legge andrebbe sostituito ogni cinque anni.
Per ora restano sempre 4 gli indagati per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, un’indagine a carico di funzionari e dirigenti di Eav.E’ chiaro che l’inchiesta potrebbe allargarsi ulteriormente, soprattutto dopo il ritrovamento della testa fusa.
Cronaca
Castellammare, inizia l’operazione anti-droga nella Giamaica del Sud: trovati armi e marijuana
Al via l’operazione Continuum bellum nella Giamaica dei Lattari. Durerà tutta l’estate

Sui monti Lattari ha avuto inizio, per la terza volta, l’operazione “Continuum Bellum” dei Carabinieri della compagnia di Castellamare di Stabia e dei militari dello squadrone eliportato cacciatori Calabria.Nella lente dei controlli effettuati nella Giamaica del sud durante l’operazione di controllo straordinario del territorio la droga e le armi.
I carabinieri hanno setacciato la zona rurale di Gragnano e lì – nelle diverse grotte e insenature presenti lungo il costone roccioso della zona denominata “Castello” – hanno rinvenuto e sequestrato una busta con all’interno un chilo di marijuana e un altro involucro con dentro altri 120 grammi della stessa sostanza.Sotta la terra anche diverse armi ben conservate e pronte all’uso.
Due pistole con matricola abrasa, due fucili da caccia e 107 munizioni.Insieme alle armi e alle munizioni 3 caricatori e 1 bomboletta spray lubrificante per le armi.
Durante le operazioni di rastrellamento i carabinieri hanno denunciato un 26enne del posto sorpreso a via Aurano nei pressi di una struttura scolastica in stato di abbandono.
Il 26enne è stato trovato in possesso di un coltello a scatto.I controlli continueranno per tutta l’estate.
Cronaca
False attestazioni, sequestro a una cooperativa di Sant’Antonio Abate

In data odierna militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo, in forma diretta e per equivalente, per l’importo di € 243.837, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su conforme richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti della S.Angela Soc.Coop., avente sede legale
a Sant’ Antonio Abate (NA) e del suo rappresentante legale, indagato per il reato di cui all’art. 10-quater (Indebita compensazione) del D.
Lgs. 74/2000.In particolare, in base a quanto ricostruito dall’Amministrazione Finanziaria, la società cooperativa, esercente attività di “trasporto di merci su strada”, avrebbe utilizzato in compensazione, attraverso i modelli F24 inviati dal 2021 al 2023, crediti di imposta derivanti sia da attività di “Formazione 4.0” che da investimenti in attività di “Ricerca e Sviluppo”, ritenuti inesistenti, omettendo il versamento di ritenute, contributi e imposte, per complessivi € 243.837.
Alla luce delle risultanze emerse dall’accertamento fiscale e dalle successive indagini eseguite dalle Fiamme Gialle, è stata emessa la misura ablatoria nei confronti della suddetta società, per l’intero importo indebitamente non versato allo Stato, costituente il profitto del reato.L’esecuzione del provvedimento di sequestro, pienamente capiente, ha avuto ad oggetto disponibilità finanziarie riconducibili alla società e al suo rappresentante legale.
Cronaca
Castellammare, boom di furti al cimitero. Fratelli d’Italia chiede più sicurezza

Castellammare.Il Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia denunzia alla inerte Amministrazione cittadina una grave circostanza di cui sono vittime indifese i cittadini stabiesi e i loro cari estinti.
Sono oramai diversi mesi che nei nostri due cimiteri avviene la sistematica profanazione dei loculi con il furto dei vari addobbi cimiteriali, ivi compresi lettere, oggetti familiari, fiori e lumini.Questi incresciosi episodi sono stati da tempo portati, anche attraverso iniziative associative, all’attenzione del Sindaco e degli organi dirigenziali preposti ma nulla è stato fatto o prodotto per arginare tali fatti delittuosi.
Fratelli d’Italia chiede sin d’ora che l’amministrazione si attivi in modo significativo ad aumentare il servizio di controllo all’interno delle aree cimiteriali, abbandonate alla presenza degli astanti, attivando anche un sistema di video sorveglianza che diventa oramai un unico reale strumento per poter consentire di denunziare i responsabili di tali gravi comportamenti delittuosi e soprattutto il sereno riposo ai ns cari e ridare, pertanto, un minimo di dignità al luogo cimiteriale.
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