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Cronaca

Fiumi di denaro, appalti e perquisizioni. Il giro di mazzette che ha portato all’arresto del sindaco di Sorrento

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Sorrento

Arresti, perquisizioni, sequestri di denaro.C’è tutto questo dietro l’operazione scattata nella tarda serata di ieri, ad opera del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che ha portato all’arresto del Sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, e di un collaboratore e componente dello staff personale del suddetto Sindaco, Francesco Di Maio.I due sono stati sorpresi in flagranza per induzione indebita a dare o promettere utilità, un reato intermedio tra la corruzione e la concussione, per aver ricevuto indebitamente la somma di denaro di 6.000 euro in contanti da un imprenditore operante nella penisola sorrentina, in relazione all’appalto per l’affidamento dei servizi di refezione scolastica per il periodo 2023 – 2026, aggiudicato allo stesso dal Comune di Sorrento, per un valore complessivo a base d’asta di oltre 4,5 milioni di euro.L’arresto è stato effettuato allorché l’imprenditore, nel corso di una cena appositamente organizzata a tal fine in un ristorante di Sorrento, ha consegnato al Sindaco e al suo collaboratore la suddetta somma di denaro in contanti, costituente un’ulteriore tranche della maggior somma di denaro indebitamente pattuita, pari complessivamente ad euro 120.000.All’atto dell’arresto, i finanzieri hanno rinvenuto la somma di denaro, poco prima consegnata dall’imprenditore, in parte, sulla persona del Sindaco (4.500 euro) e, in parte, sulla persona del Di Maio (1.500 euro).Dalle indagini è emerso che, a fronte della somma di denaro pattuita, in relazione all’appalto su indicato, l’imprenditore, sino alla data del 20 maggio 2025, avrebbe corrisposto al Sindaco di Sorrento, direttamente o per il tramite del suo collaboratore, Di Maio, la somma complessiva di euro 66.000.Dalle indagini è emerso, altresì, che lo stesso imprenditore in precedenza avrebbe corrisposto al Sindaco Coppola e al Di Maio, in più soluzioni, la somma complessiva di euro 50.000 in contanti, in relazione all’aggiudicazione, al suddetto imprenditore, di un altro appalto, da parte del Comune di Sorrento, relativo al servizio di ottimizzazione e miglioramento dell’asilo nido comunale per il triennio scolastico 2022-2025.Nella flagranza di reato la Guardia di Finanza ha proceduto ad una perquisizione d’iniziativa nell’abitazione del Sindaco, nel corso della quale sono stati rinvenuti oltre 34.000 euro in contanti.

L’arresto del primo cittadino di Sorrento costituisce l’approdo di una indagine più complessa svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Massa Lubrense, sotto il coordinamento di questa Procura della Repubblica, nell’ambito della quale, contestualmente all’arresto in flagranza, le Fiamme Gialle, anche con l’ausilio di unità cinofile “cash dog”, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione domiciliare, locale e informatica, emesso dalla Procura oplontina, nei confronti di 22 soggetti, tra cui altri dipendenti e funzionari del Comune di Sorrento e imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal predetto Comune nonché un soggetto fiduciario del Sindaco, indagati per i reati di corruzione (art. 319 c.p.), turbativa d’asta (art. 353 c.p.) e peculato (art. 314 c.p.).All’esito delle perquisizioni, sono stati sottoposti a sequestro documenti di interesse investigativo, smartphone, pc e tablet rinvenuti nella disponibilità degli indagati nonché ulteriori somme di denaro in contanti, per un importo complessivo pari ad oltre 285.000 euro, di cui oltre 34.000 euro nell’abitazione del Sindaco e oltre 167.000 euro nell’abitazione (in particolare, occultati in un incavo di un tavolo da biliardo) di un “sensitivo”, Guida Raffaele, abitante a S.Maria a Vico, fiduciario e referente del Sindaco nei rapporti, anche illeciti, da questi intrattenuti con gli imprenditori.Già in precedenza, in data 28.12.2024, il Sindaco di Sorrento, dopo essersi incontrato in S.Maria a Vico con il Guida, era stato controllato dalla Guardia di Finanza e trovato in possesso della somma di denaro in contanti, pari ad euro 15.000, occultata all’interno di una confezione di panettone, che, dal complesso delle investigazioni effettuate, risultava riconducibile a dazioni indebite di denaro effettuate in favore del Sindaco, per il tramite del Guida, da imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal Comune di Sorrento.Nell’occorso la somma di denaro era stata sequestrata ma successivamente era stata dissequestrata e restituita al Sindaco dal Tribunale del riesame.Massimo Coppola era stato eletto nel 2021, a capo di una coalizione civica e della lista del Pd.Il prossimo anno la città tornerà al voto per il rinnovo del consiglio comunale.

 

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Cronaca

Cade una trave, operaio muore sul colpo. Altra tragedia sul lavoro

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Sorrento

Un’altra tragedia sul lavoro.Questa volta a Trecase, in provincia di Napoli, dove un 61enne carpentiere che era impegnato in lavori edili per la ristrutturazione esterna di una villetta sarebbe stato colpito alla testa da una trave in muratura precipitata, per cause in corso di accertamento, dal primo piano dell’immobile.

L’uomo, Francesco De Simone originario di Torre Annunziata, è deceduto sul colpo e sono in corso accertamenti dei carabinieri del Nucleo Investigativo torrese.La procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro della salma per la successiva autopsia.

Dai primi accertamenti pare che l’uomo non fosse in regola e che il cantiere – sequestrato – sia stato avviato senza le previste autorizzazioni.Indagini dei carabinieri di Torre Annunziata coordinati dalla procura di oplontina con il pm sul posto.

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Cronaca

Castellammare, finto cieco preleva al Bancomat. Arrestata coppia

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Sorrento

E’ finita in manette una coppia di coniugi stabiesi il cui marito fingeva di essere cieco.I due per anni hanno finto truffato lo Stato.L’uomo era stato riconosciuto falsamente cieco assoluto sebbene fosse solo ipovedente.Sono stati gli uomini della Guardia di Finanza a stanare la coppia tramite lunghi appostamenti e una certosina attività investigativa.

Alla coppia, la Compagnia della Guardia di Finanza Castellammare di Stabia e coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, aveva già sequestrato in maniera preventiva l’importo di 124.794,05 euro.Per oltre 20 anni, la coppia ha percepito una maggiore pensione e relativa indennità di accompagnamento, per un importo superiore complessivamente a 150.000 euro, sebbene il finto cieco conducesse una vita senza necessità di ausilio alcuno.

Le indagini, espletate mediante attività tecniche, acquisizioni documentali e servizi di osservazione e pedinamento, hanno accertato la capacità dell’uomo di orientarsi in luoghi pubblici affollati e negli spazi, anche non frequentati quotidianamente, senza mostrare alcun tipo di impedimento o indecisione, nonché di svolgere quotidiane operazioni, come le interazioni con uno sportello bancomat o il riporre il denaro nel proprio portafogli dopo aver ricevuto – e controllato – il resto per una commissione effettuata in un esercizio commerciale, incompatibili con una condizione di cecità Refrattari ai provvedimenti cautelari reali già eseguiti, all’atto della visita medica di revisione disposta dall’Ufficio INPS territorialmente competente, a seguito di comunicazione da parte della Guardia di Finanza, gli odierni arrestati hanno reiterato le condotte simulatorie volte a far ritenere l’uomo completamente non vedente e quindi non autonomo, anche mediante la presentazione degli esiti di una visita oculistica, non approfondita, che aveva basato la diagnosi su un esame strumentale risalente al 2010, ritenuto falso sulla scorta delle emergenze investigative, effettuato appena 3 mesi dopo e da parte di un altro sanitario, rispetto all’analogo esame effettuato dall’INPS all’esito del quale l’indagato era stato declassato a cieco parziale.Le condotte descritte traevano in inganno la commissione medica giudicatrice, che, benché a conoscenza dell’esistenza di un’indagine per il delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato in ordine alla simulazione di cecità totale, in maniera evidentemente non sufficientemente approfondita, non riteneva necessaria la prescrizione di ulteriori esami strumentali e confermava la condizione di cecità assoluta dell’uomo.Significativa, in proposito, è la circostanza per cui un dirigente di medicina legale dell’Asl NA3 Sud, già facente parte della commissione che aveva escluso la condizione di cecità assoluta dell’uomo, e un medico oculista, consulente tecnico della Procura, al termine della visione di alcune riprese video del soggetto percettore dei maggiori ratei pensionistici, hanno affermato che il soggetto destinatario dell’odierna misura cautelare aveva posto in essere azioni assolutamente incompatibili con la condizione di cecità assoluta.

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Cronaca

Sorrento, gravi criticità la commissaria Scialla bacchetta i dirigenti

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Sorrento

Arriva la tirata d’orecchie per i dirigenti del comune di Sorrento da parte della Commissaria Prefettizia Rosalba Scialla che con una nota bacchetta i responsabili degli uffici comunali

Per la dottoressa Scialla sono troppi i ritardi, le omissioni, e i rinvii nei vari procedimenti amministrativi.Una lentezza che oltre a non essere vista di buon occhio fa scaturire lamentele da parte dell’utenza.

Nel sottolineare la lentezza nell’operare la dottoressa Scialla ribadisce l’importanza della corretta gestione amministrativa.Ma soprattutto i dirigenti vengono invitati nel rispetto della gestione commissariale, a non assumere iniziative individuali ed estemporanee, che si rivelano imprudenti e inadeguate ad una struttura pubblica, tra l’altro senza informare la Commissione.

Sotto la lente di ingrandimento finiscono alcune  determine degli Uffici tecnici, pubblicate in albo pretorio, che sono risultate  “redatte in modo superficiale, contraddittorio, con riferimenti normativi confusi ed errati, non coerenti con il D.Lgs. 36/2023 e le linee guida dell’ANAC, adottati in totale autonomia decisionale, secondo un esercizio distorto della discrezionalità tecnica”.

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