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Cronaca

Omicidio a Gragnano, il Prefetto convoca il comitato di ordine e sicurezza

L’europarlamentare Ruotolo “ Non si può essere ambigui ma scegliere da che parte stare”

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Gragnano

L’omicidio di Alfonso Cesarano accende i riflettori su Gragnano.E’ di oggi la scelta del Prefetto di Napoli di convocare il comitato di ordine e sicurezza.L’incontro si terrà lunedì come anticipato dal sindaco della città Nello D’Auria

“Nelle ore successive al grave agguato di ieri ho avuto – scrive il primo cittadino – un colloquio con il Prefetto di Napoli Michele Di Bari che mi ha assicurato che lunedì pomeriggio avrà luogo una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e, nel contempo, nell’immediatezza, saranno intensificati i servizi di vigilanza e controllo del territorio.
È chiaro ed evidente che il nostro territorio non si piega alla violenza.Il nostro compito è tracciare un confine netto tra chi costruisce e chi distrugge: da un lato ci sono il lavoro, l’impegno civile, la cultura, la speranza di futuro; dall’altro la camorra e la paura, che non devono avere spazio.

I cittadini meritano sicurezza, legalità e occasioni di crescita. È su questi valori che vogliamo edificare la comunità: mettendo al centro la persona, la dignità del lavoro e la fiducia in un domani migliore.Nessuno potrà mettere in discussione questa scelta di vita e di civiltà”.Invita a scegliere da che parte stare l’europarlamentare del Pd Sandro Ruotolo

“Un omicidio di camorra, l’ennesimo nella nostra ampia e martoriata area metropolitana.  Un omicidio che si compie – dice -in un territorio fortemente condizionato dalla camorra.

Dai rapporti semestrali dell’antimafia emerge che i clan che operano nei comuni dei Monti Lattari continuano ad avere un forte e capillare controllo del territorio, introitando grossi guadagni economici con il racket del pizzo e delle estorsioni, il riciclaggio del denaro sporco, e con la produzione e lo spaccio di marijuana.Ma per chi ha il compito di guidare una comunità locale sembra che tutto ciò sia solo un piccolo incidente di percorso, in pratica, parafrasando il grande Eduardo, “è cos’e niente”.

Perché in fondo, tutte le attività criminali che accadono sul territorio e subiscono i cittadini “sono sempre cos’e niente”, basta ignorarle facendo finta che non accadano.
“Tutte le situazioni così le abbiamo risolte: è cos’e niente… è cos’e niente…”, ma è proprio questo approccio disinteressato, soprattutto di chi ha ruoli apicali, che condanna un territorio a rimanere vittima della camorra ed aumenta il radicamento dei clan.Lunedì, probabilmente, si svolgerà il Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato dal Prefetto di Napoli.

Un segnale importante, che non può certo esaurirsi quella giornata.Su Gragnano e sull’intera area dei Monti Lattari occorre elevare il livello di attenzione, le comunità che le abitano non vanno lasciate sole.

La cultura della legalità va non solo proclamata ma declinata nel vivere quotidiano, non si può essere ambigui, ma scegliere da che parte stare”.

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