Politica
Castellammare, Piano Spiagge la finta pace per non andare a casa

Sarà il Consiglio Comunale di domani a dare con ogni probabilità il via libera al Piano Spiagge voluto dalla Giunta Vicinanza.Alla discussione in aula si arriva però dopo quarantotto ore di discussioni tra i consiglieri di maggioranza per trovare un’intesa.Secondo le indiscrezioni non sono mancate le parole grosse e le voci forti tra i consiglieri eletti nel centro sinistra.Da una parte i pasdaran del sindaco Gino Fiorenza e Nino Di Maio dall’altra il consigliere di Futuro Democratico Nello Cuomo e i consiglieri del Pd.
Ferma sulle sue posizioni Base Popolare che già nei giorni scorsi aveva con un documento invitato sindaco e maggioranza ad una assunzione di responsabilità e alla chiarezza.Il piano che arriverà domani in aula non tiene conto delle indicazioni del piano Regionale.
Domani mattina , con ogni probabilità, prima dell’appuntamento con l’aula i consiglieri si ritroveranno in Commissione per approvare degli emendamenti.Poi l’appuntamento con l’assise comunale .Polvere e malumori restano momentaneamente nascosti sotto il tappeto per una pace dí facciata e un’unità di intenti trovata su un documento generico che non affronta i nodi ormai al pettine.
Se nel centro sinistra le bocche restano cucite in attesa di domani, la minoranza sbotta con i consiglieri D’ Apuzzo Mario, Alfano Antonio, Di Martino Ciro e De Simone Rosanna, che esprimono “profonda preoccupazione e sconcerto per la grave assenza della maggioranza ai lavori del Consiglio Comunale, convocato oggi per l’esame di provvedimenti fondamentali per la vita amministrativa dell’Ente, quali il bilancio consolidato e la valutazione del Piano delle Aree Demaniali (PAD).L’assenza ingiustificata della maggioranza è un atto di irresponsabilità politica che danneggia l’interesse collettivo, paralizza l’attività amministrativa e tradisce il mandato ricevuto dai cittadini.E’ ormai evidente come questa maggioranza, formata da ben 14 liste di diversa estrazione politica e culturale, sia incapace di garantire una direzione stabile e coerente per la città.Le continue tensioni interne, specie nel PD, le richieste di azzeramento della giunta e la spasmodica ricerca di equilibri e spartizioni di potere rendono il Sindaco Vicinanza sempre più ostaggio di una coalizione litigiosa e inconcludente.
A farne le spese sono ancora una volta i cittadini di Castellammare, privati di un’amministrazione capace di affrontare con serietà e visione le emergenze e le sfide del nostro territorio.Chiediamo al Sindaco di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità e di chiarire pubblicamente se esistono ancora le condizioni politiche per continuare a governare la città”.Getta acqua sul fuoco il primo cittadino che dichiara “Colgo lo spirito costruttivo emerso nella riunione di maggioranza e ritengo il documento stilato un eccellente punto di riferimento. È la prova che questo è stato un anno di ripartenza, che ha restituito alla città speranza e nuove opportunità di crescita.Il Consiglio comunale è stato rinviato, per permettere un confronto interno approfondito e costruttivo.
Non ci sono divisioni da ricomporre; con un’intesa chiara e condivisa possiamo offrire a Castellammare una prospettiva concreta di sviluppo e fiducia nel futuro”.
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Politica
Mazzette e appalti, il caso Sorrento in Parlamento
Sergio Costa interroga il Ministro dell’Interno

Porta la firma dell’ex ministro all’Ambiente e Vice presidente della Camera Sergio Costa l’interrogazione indirizzata al Ministro dell’interno Matteo Piantedosi sul caso Sorrento e sulla volontà della segretaria comunale Candida Morgera di concludere lo scorso 11 Agosto l’incarico presso il comune sconvolto dallo scandalo mazzette e dall’arresto del sindaco Massimo Coppola.Vittima di una campagna di delegittimazione anche sui social la vicenda della segretaria che “scoperchiato” il sistema Sorrento arriva a Roma direttamente sulla scrivania del ministro Piantedosi.
“In data 11 agosto 2025 la segretaria comunale del comune di Sorrento dottoressa Candida Morgera ha comunicato al commissario prefettizio dottoressa Rosalba Scialla la sua intenzione di concludere l’incarico presso l’ente; negli anni precedenti – scrive Costa- l’operato della dottoressa Morgera presso il comune di Sorrento, ed in particolare le sue attività di controllo degli atti in qualità di responsabile anticorruzione comunale, ha contribuito in maniera determinante a scoperchiare il cosiddetto «Sistema Sorrento», ovvero una diffusa rete di tangenti erogate per ottenere in maniera illegittima appalti, poi oggetto di una inchiesta della Procura di Torre Annunziata che è culminata nell’arresto del sindaco Massimo Coppola, con le sue dimissioni e lo scioglimento dell’amministrazione comunale, avvenuto a fine maggio 2025;
prima e dopo lo scioglimento dell’amministrazione, la dottoressa Morgera ha più volte sollecitato l’accelerazione delle procedure volte al definitivo abbattimento del conclamato abuso edilizio di un noto pregiudicato sorrentino per reati di abusi edilizi e lesioni, destinatario nel 2020 di un avviso orale del questore, figlio di un imprenditore di Castellammare di Stabia che fu indagato con l’accusa di aver riciclato i proventi di un boss del clan D’Alessandro, imputato per altri e numerosi casi di diffamazione ai danni di noti amministratori, politici ed attivisti sorrentini e della costiera, più volte bersagliati attraverso campagne mediatiche e intimidatorie di una testata locale, per quanto risulta all’interrogante, priva di gerenza e di fatto retta da un suo sodale, e pubbliche iniziative tipo affissioni di striscioni nelle piazze e incatenamenti sotto la sede del municipio, che, nonostante i numerosi precedenti penali, si presenta in pubblico quale rappresentante territoriale di una associazione di legalità, attraverso una delega del legale rappresentante di Amalfi;
nei mesi successivi all’arresto del sindaco di Sorrento, il pregiudicato in questione, tramite i suoi social ha lanciato numerosi messaggi «intimidatori» sulla dottoressa Morgera e all’avvocato Donatangelo Cancelmo, funzionario dell’anticorruzione comunale;
pende presso il tribunale di Torre Annunziata anche un processo per diffamazione che vede imputato il pregiudicato e parte lesa l’ex vice comandante dei vigili urbani Carmine Bucciero, prima udienza 9 ottobre 2025, per il quale l’amministrazione comunale di Sorrento non ha inteso ne intende costituirsi parte civile;
la mancata costituzione di parte civile, insieme la mancato abbattimento della casa abusiva dell’imputato, e le dimissioni della dottoressa Morgera, potrebbero essere frutto, a giudizio dell’interrogante, di un indebito condizionamento di questo personaggio nei confronti della pubblica amministrazione –:
se il Ministro interrogato anche alla luce della intenzione della dottoressa Morgera di lasciare l’incarico, della mancata costituzione di parte civile del comune di Sorrento e del mancato abbattimento dell’abuso del pregiudicato intenda attivarsi, per quanto di competenza, valutando in particolare la sussistenza dei presupposti per l’avvio di iniziative ai sensi dell’articolo 143 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali al fine di verificare se alla base di tali vicende non vi siano forme di pressione e condizionamento, legate a quanto esposto in premessa, al fine di tutelare chi sul territorio della costiera sorrentina si adopera per il rispetto della legge”.
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Politica
Castellammare, centrosinistra diviso sul piano spiagge: salta il consiglio

È caos nel centrosinistra di Castellammare.La maggioranza del sindaco Vicinanza è pronta a disertare il consiglio comunale di domani.
Non c’è l’accordo sul piano spiagge, nemmeno dopo il vertice di maggioranza convocato sabato per cercare di superare le divisioni.Ragion per cui, l’unico accordo raggiunto, è quello di disertare l’aula domani mattina.
In giornata ci sarà un altro interpartitico e si proverà a trovare una soluzione per poi sfruttare la seduta in seconda convocazione, martedì mattina, per licenziare finalmente il piano spiagge.
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Politica
Castellammare, un emendamento “papocchio” fa saltare il piano spiagge

Un emendamento papocchio fa saltare la discussione sul Piano Spiagge di Castellammare di Stabia.Questa mattina in commissione è accaduto di tutto.E’ ormai bagarre politica sull’utilizzo delle aree demaniali, uno degli argomenti clou del prossimo consiglio comunale del 29 settembre.L’assessore Guida ha provato a porre rimedio alle anomalie del piano presentato dagli uffici, provando a scrivere un emendamento e affidarlo nelle mani di Nino Di Maio.
Il testo non è passato e il centrosinistra è ormai in preda a una crisi di nervi.Si rischiano rotture serie sul tema delle spiagge, anche perché ormai da un anno la giunta va in una direzione e una parte della maggioranza in un’altra.Non ci sta il consigliere di Base Popolare Democratici e Progressisti, Maurizio Apuzzo.
Assente in commissione, il consigliere ha fatto pervenire un documento in cui invitava la commissione a tenere presente quanto già discusso nelle precedenti sedute.Nella lettera si legge che “l’atto che si dovrebbe discutere nei prossimi giorni come si evince dall’ordine del giorno del consiglio comunale non è per niente esaustivo e a mio modesto parere carente di contenuti politici oltre che tecnici.Tecnici perché in effetti il PAD dovrebbe, nel recepire quanto indicato nel PUAD Regionale, valutare la consistenza (dimensioni e tipologia) delle aree demaniali litoranee esistenti sul territorio del comune di Castellammare dal confine con il comune di Vico Equense e fino a Marina di Stabia considerando anche aree specifiche come quelle in concessione a Fincantieri, a Maricorderia, e quella collegata alla ex Colonia Ferrovieri, da ritenersi sicuramente non pubbliche”.
Discorso a parte poi meritano le tre concessioni (Palombara ex Calcina e Rotonda) che per le modalità e la tipologia di servizio offerto oltre che per la durata della concessione stessa, sembrano più stabilimenti balneari che spiagge libere attrezzate.Si invitava quindi a “valutare poi che tipo di insediamento realizzare sull’arenile che va dalla Banchina di Zi Catiello a Marina di Stabia (area con finalità ludico-sportiva, area per eventi, dog area, giardino mediterraneo etc) perché ciò significa diminuire, anche perché realmente non ipotizzabile, i metri quadrati destinati alla balneazione solo dopo tutto questo è possibile stabilire la reale ed attuale proporzione tra pubblico e privato”.Maurizio Apuzzo, voce critica nella maggioranza del sindaco Vicinanza, non ci sta: “Non si fa chiarezza – ripeto – sulle gare né si fa un ragionamento serio su come utilizzare l’arenile.E’ un anno che parliamo di mare ritrovato, di arenile, di lungomare.
Ma sono parole, titoli.Per la prima volta la Regione Campania ci dà uno strumento e noi non facciamo nulla.Manca una visione politica, una guida chiara, una discussione che tenga dentro tutto gli attori interessati a partecipare a partire dai cittadini”.
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