I giochi basati sull’abilità: le similitudini tra poker e investimenti

Prima di entrare nel mondo del poker, molti giocatori non immaginavano che il loro modo di pensare e di relazionarsi con il tavolo verde sarebbe divenuto molto simile a quello di un investitore con i mercati finanziari.Gran parte dei giocatori che si registrano su hitnspin, una delle piattaforme online più esclusive per il poker e gli altri giochi di abilità, hanno confermato lo stesso genere di evoluzione comportamentale.

A una prima occhiata, il mondo del poker e degli investimenti sembrano due rette parallele e non comunicanti.

In realtà i tratti condivisi sono più di quanto potremmo immaginare, ed è proprio quello che andiamo ad approfindire subito.

Perché molti pokeristi si ritengono investitori

Se chiedessimo a un investitore cosa pensa del poker, molto probabilmente la risposta in prima battuta sarebbe quella di un’attività rischiosa, che differisce dal mondo della finanza.In realtà il settore degli investimenti è molto variegato al proprio interno, e presenta tipologie di attività rischiose e che si svolgono in archi temporali molto brevi, proprio come una partita di poker.

Basti pensare al day trading o ai mercati degli hedge fund o dei derivati.

Ecco quindi che le due categorie, pokeristi e investitori, iniziano a non essere più così distanti tra loro.E a  ben vedere, ci sono strategie che vengono applicate da entrambi in maniera intercambiabile.

1. Saper distinguere le occasioni da cogliere

I giocatori di poker si trovano a dover decidere a ogni mano se giocare oppure passare.Anche se la tentazione di tentare la mano è forte, soprattutto se le carte in mano non sono del tutto negative, la chiave del successo sta nella pazienza e nella disciplina.

Saper attendere il round giusto a cui partecipare determina la salvezza del bankroll.

Mutatis mutandis è proprio quello che avviene nel mondo degli investimenti.Ogni giorno l’investitore viene travolto da notizie relative ad azioni che guadagnano rapidamente valore e che stuzzicano l’adrenalina e il desiderio di ottenere un guadagno.

Anche in questo caso, si tratta di saper attendere o quantomeno di studiare approfonditamente quello che si trova sotto il cofano: la società che c’è dietro, la situazione economica generale, il rapporto con gli stakeholder sono solo alcuni dei principali elementi da valutare prima di entrare in un investimento e che non vanno valutati attraverso la lente dell’entusiasmo e del desidorio di guadagnare.

L’attesa dell’occasione giusta a volte può essere frustrante e portare ad abbassare il livello di attenzione. È proprio a questo punto che viene marcata la differenza tra giocatori e pokeristi di successo e chi invece arranca, nel tentativo di raggiungere la cima.

2. Riconoscere i limiti delle informazioni disponibili

Sia nel poker che negli investimenti, le informazioni che abbiamo a disposizione sono limitate.Per quanto la valutazione delle carte che sono già uscite e delle carte sul tavolo possano aiutare, l’incognita delle carte in mano agli avversari e di quelle comuni che devono ancora essere scoperte è sempre presente.

L’essenza stessa del poker è questa.

Lo stesso vale per gli investimenti: le ricerche sulla società o sul token, i bilanci, le previsioni e le opinioni degli esperti gettano una luce parziale su quelli che potrebbero essere gli sviluppi futuri.La scelta finale è sempre un mix di intuito, abilità e un pizzico di fortuna.

3. Capire la natura umana

Hai mai sentito l’espressione “faccia da poker”?Anche un famoso brano di Lady Gaga è ispirato alla capacità dei giocatori più abili di dissimulare l’effettiva valutazione delle loro carte in mano.

Esempi tipici di comportamenti che vanno attentamente considerati sono l’immediata selezione delle chip una volta visualizzate le carte in mano, riconducibile a una valutazione positiva.

Diversamente, il player che tira indietro la sedia dopo aver ricevuto le carte, quasi per riflettere meglio sulla decisione da prendere, potrebbere lasciar pensare a una situazione non particolarmente entusiasmante.

Anche negli investimenti la psicologia ha un ruolo importante.Basti pensare alla diffusione di una notizia positiva relativa a uno specifico titolo azionario.

La conseguenza è quella di un aumento netto del trend di acquisto, con un potenziale innesco della legge della domanda e dell’offerta.Il prezzo del titolo può quindi scendere, mentre può salire la valutazione di altri titoli trascurati dal grande pubblico degli investitori.

In questo caso, il pokerista e l’investitore si trovano entrambi a valutare con attenzione i comportamenti e la natura umana, seppure in contesti diversi. 

4. Controllare le proprie emozioni

L’aspetto psicologico che i giocatori di poker e gli investitori devono affrontare non riguarda solo le loro controparti, ma anche e soprattutto se stessi.Questo vale quando la situazione è neutrale ed è il momento di stabilire la prima mossa, quindi giocare la propria mano/investire oppure passare e attendere un’opportunità migliore, ma ancora di più a seguito di un esito negativo.

Perdere la propria mano o un investimento non sono mai situazioni facili da affrontare, non solo per la perdita economica che va sempre preventivata, ma soprattutto per quella sensazione di cocente sconfitta.

Ed è proprio qui che emerge lo spirito del pokerista o del trader di successo: non abbattersi e imparare dai propri errori.Tenendo sempre a mente che ci sono situazioni nella vita che non è possibile controllare, soprattutto se gran parte del loro esito non dipende da noi ma da fattori esterni.