Politica
Castellammare, riunione ‘carbonara’ sul PUC a Palazzo Farnese,: scoppia il caso politico. Interrogazione al veleno del centrodestra
Castellammare di Stabia – È destinata a far discutere la riunione “carbonara” che si sarebbe tenuta lo scorso 28 ottobre 2025 presso Palazzo Farnese, nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, con al centro il Piano Urbanistico Comunale (PUC), il documento strategico che ridisegnerà l’assetto urbanistico della città.
Secondo quanto riportato in un’interrogazione consiliare firmata dai consiglieri Mario D’Apuzzo, Antonio Alfano, Rosanna De Simone, Ciro Di Martino, Antonio Cimmino, Pasquale D’Apice, Nicola De Filippo e Antonio Federico, alla riunione — organizzata dal Presidente del Consiglio — avrebbero partecipato l’ingegnere Giovanni Miranda, dirigente dell’Ufficio Urbanistica, l’architetto Giuseppe Servillo, funzionario dello stesso settore, l’assessore all’Urbanistica prof. Giuseppe Guida, il presidente della Commissione Urbanistica dott. Aniello Cuomo, e due tecnici esterni di cui non sono note le generalità.
Secondo le informazioni riportate dai firmatari, oggetto dell’incontro sarebbe stata l’analisi del PUC e la richiesta di pareri e integrazioni tecniche in vista della futura discussione in Consiglio comunale.
Proprio su questo punto nasce la richiesta di chiarimenti: i consiglieri firmatari chiedono trasparenza sulle finalità, le modalità e la natura della riunione, oltre che sull’eventuale partecipazione di soggetti esterni non formalmente incaricati.
L’interrogazione, infatti, richiama i principi di tracciabilità delle decisioni, distinzione tra funzioni politiche e tecniche e rispetto delle norme su trasparenza e accesso agli atti, sanciti dal Testo Unico degli Enti Locali e dall’articolo 97 della Costituzione.
Nel documento vengono posti sei quesiti precisi all’amministrazione comunale, volti a chiarire “chi abbia convocato formalmente la riunione e con quale atto o invito ufficiale e chi siano i tecnici esterni presenti e con quali criteri siano stati scelti”. Ma anche “se vi sia stato un incarico formale o un titolo giuridico per la loro partecipazione e quali documenti tecnici siano stati esaminati e se tra questi vi fossero atti non ancora pubblici o soggetti a segreto d’ufficio.
L’interrogazione verrà discussa nel corso della prossima seduta del Consiglio Comunale, dove si chiederanno spiegazioni puntuali sulla vicenda.
Intanto, la questione ha già acceso il dibattito politico cittadino, poiché tocca un tema particolarmente delicato: quello della trasparenza amministrativa nella gestione del futuro Piano Urbanistico Comunale, documento fondamentale per il rilancio e la pianificazione del territorio stabiese.
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