Politica
Castellammare, Di Nardo “L’amministrazione Vicinanza è diventata un problema non una soluzione”

Nello Di Nardo segretario cittadino di Forza Italia chiama al rispetto per le istituzioni di Castellammare e rispetto alla situazione amministrativa e politica
“Le istituzioni meritano rispetto.La città merita governo.
E invece Castellammare di Stabia si ritrova ostaggio di un’amministrazione che ha scambiato il ruolo di guida con un esercizio quotidiano di autoassoluzione, improvvisazione e propaganda.Il sindaco Vicinanza, con la sua Giunta, sembra aver elevato a metodo amministrativo ciò che altrove sarebbe considerato un’anomalia:
il non fare trasformato in stile di governo.
LO “SFASCIUME”: L’UNICO RISULTATO CONCRETO PRODOTTO
sindaco ripete da un anno la stessa parola—quasi fosse un mantra salvifico—“sfasciume”.Secondo lui appartiene al passato.
Secondo la città, ormai appartiene al presente.Secondo i fatti, è diventato l’unico prodotto davvero riconoscibile della sua amministrazione.
E c’è ironia, molta ironia, nel vedere come la formula nata per giustificare l’inerzia si sia trasformata in una perfetta descrizione dello stato attuale del Comune:
opere ferme,
finanziamenti svaniti,
progetti rallentati fino all’immobilismo,
una pianificazione urbanistica pietrificata,
una città paralizzata da una gestione che definire inadeguata è un atto di gentilezza.Lo “sfasciume” non è stato ereditato.
Lo “sfasciume” è stato prodotto, alimentato e amministrato.IL “PALAZZO DI VETRO”: METAFORA DI CARTA, REALTÀ DI FRANTUMI
Il sindaco aveva promesso un palazzo di vetro: trasparente, limpido, inattaccabile.
Il risultato?Un palazzo che non solo non è di vetro, ma che, alla prova dei fatti, si è incrinato al primo tocco di realtà.
Le recenti vicende riportate dalle cronache giudiziarie — riguardanti contatti e frequentazioni attribuite ad alcuni rappresentanti della sua stessa maggioranza — hanno mandato in frantumi la narrazione della trasparenza proclamata in campagna elettorale.Oggi, più che un palazzo di vetro, Castellammare osserva un cantiere di cocci istituzionali, da raccogliere uno per uno.
E l’ironia è inevitabile:
meno trasparenza, più frammenti.LE OPERE INCOMPIUTE: L’INVENTARIO DEL FALLIMENTO
Questa amministrazione ha una capacità straordinaria:
prendere progetti pronti, finanziati, avviati… e trasformarli in incompiute permanenti.
L’elenco è talmente lungo da sembrare un’opera letteraria, non un bilancio amministrativo.
• Quartiere Savorito – Finanziamento perduto
Una riqualificazione storica svanita.Un’occasione sociale gettata al vento.
Un capolavoro di inefficienza amministrativa.
• Centro Antico – Dossier abbandonato
Fondi europei dormienti.Progetti dimenticati.
Una pagina di rassegnazione amministrativa.
• PUC – Bloccato dal 2022
Il principale strumento urbanistico paralizzato.La città condannata a una stasi strutturale.
E il sindaco parla ancora di visione.
• Fincantieri – Assenza assoluta di strategia
Silenzio totale su un asset strategico nazionale.Una incapacità di interlocuzione che diventa scelta politica.
• Porto Antico – L’area del non-dialogo
Mentre altrove si progetta il futuro, qui si coltiva l’assenza di iniziative.
• Marina di Stabia – Le opere a terra invisibili
Ci sono?
Non ci sono?Che fine hanno fatto?
L’amministrazione sorvola con eleganza istituzionale: non risponde.
• Antiche Terme – 12 milioni sospesi nel vuoto
Un finanziamento rilevante, un progetto strategico.E un’amministrazione che offre alla città solo un imbarazzante silenzio operativo.
Questa non è programmazione.Non è gestione.
È un metodo: quello dell’inattività elevata a disciplina politica.
UN SINDACO CHE ANNUNCIA, NON UN SINDACO CHE GOVERNA
Il sindaco inaugura ciò che non ha fatto.Decanta ciò che non ha prodotto.
Promette ciò che non sa realizzare.E nel frattempo, la città perde tempo, opportunità e identità.
Castellammare non può essere governata con i post social.Non può essere guidata a colpi di frasi fatte.
Non può essere lasciata in balia di una leadership che parla di futuro mentre inciampa nel presente.CASTELLAMMARE MERITA ISTITUZIONI, NON SCUSE
Una città con la storia, il potenziale e la dignità di Castellammare merita:
competenza,
visione,
trasparenza reale,
capacità amministrativa,
rispetto per i finanziamenti ottenuti,
responsabilità nel gestire ciò che si eredita.
Oggi, purtroppo, ciò che vede è un’amministrazione che continua a coltivare l’arte del rinvio, dell’autocelebrazione e dell’alibi.E la città è stanca.
Molto stanca.Perché quando un’amministrazione diventa la principale causa del problema,
allora è evidente che serva un cambiamento.
Non cosmetico, non retorico:
istituzionale, profondo e immediato”
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