I campioni olimpici stabiesi dimenticati dal passaggio della Fiamma Olimpica

Giallo sulla fiamma olimpica che approderà a Castellammare e nel comprensorio stabiese domani.In un territorio fitto di plurimedagliati olimpici, soprattutto nel canottaggio, i Tedofori – protagonisti della staffetta – saranno di tutt’altra provenienza.

Non poteva mancare Peppe Abbagnale, il fratellone d’Italia che ha reso grande il Circolo Nautico Stabiese, ma sarà protagonista della tappa di Napoli insieme a Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara.A Castellammare di Stabia, o meglio nel territorio che comprende anche Torre Annunziata, Pompei, Gragnano, ci sono campioni olimpici dimenticati.

E’ il caso di Carmine Abbagnale, l’altro fratellone d’Italia, Agostino, Salvatore Amitrano e Catello Amarante.E chi più ne ha, più ne metta.

E invece il comitato olimpico di Milano-Cortina ha preferito «importare» campioni di altre zone d’Italia o addirittura artisti, attori, personalità dello spettacolo.Non nascondo l’amarezza due campioni olimpici stabiesi: Salvatore Amitrano, medaglia di bronzo nel quattro senza pesi leggeri ad Atene 2004, e Catello Amarante, entrambi più volte alle Olimpiadi di canottaggio, più volte vincitori di medaglie ad Europei e Mondiali.

«Il passaggio della fiamma Olimpica sarà una festa per tutti alla quale parteciperemo volentieri anche noi.

Saremo tra la gente che applaudirà gli atleti, anche se ci dispiace che i nostri nomi non siano stati mai presi in considerazione come possibili tedofori, nonostante negli anni scorsi come atleti stabiesi abbiamo portato in alto il nome di Castellammare di Stabia, fin nell’olimpo dello sport, anche raccogliendo la soddisfazione di una medaglia olimpica.Non sappiamo quali siano stati i criteri di selezione dei nomi, ma siamo certi che questa poteva essere una bella occasione per ricordare anche noi atleti medagliati che siamo legati al nome di Castellammare di Stabia e alla tradizione del canottaggio» commentano i due ex canottieri di Castellammare di Stabia.