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Gragnano e Castellammare piangono Mister Primo Ravaglia, maestro di calcio e di vita

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Ieri, 7 dicembre, si è spento all’età di 85 anni Mister Primo Ravaglia.Con lui non va via solo un allenatore preparato, ma un uomo perbene, di quelli che si fanno ricordare per il modo in cui camminano nel mondo: in silenzio, con la schiena dritta e il rispetto come regola non scritta.

Originario di Ravenna, Ravaglia aveva portato qui, tra Gragnano e Castellammare, un po’ della sua Romagna: la dedizione al lavoro, la cordialità sincera, mai esibita.Era una persona di stile, pacata, sempre misurata.

Parlava a bassa voce, ma lo ascoltavano tutti.Nel calcio, dove spesso chi urla di più sembra avere ragione, lui era l’esatto contrario: fermo, gentile, credibile.

Per anni il suo storico negozio di articoli sportivi a Gragnano è stato molto più di un punto vendita: un luogo di incontro.Lì sono passati ragazzi, genitori, allenatori, curiosi.

Una generazione dopo l’altra.Si entrava per comprare un paio di scarpini o un pallone e si usciva sempre con un consiglio, una parola buona, un sorriso discreto.

Ma è in panchina, nel ruolo di educatore e di Mister , che Primo Ravaglia ha lasciato il segno più profondo.Non insegnava solo a calciare, a marcare, a difendere.

Insegnava a stare al mondo.Chi lo ha conosciuto lo ricorda sempre composto, discreto, mai sopra le righe, ma capace di un’umanità che ti faceva sentire accolto.

Lo riassume bene il tributo della Grumese e dei suoi ex allievi, che lo ricordano come “un esempio di passione, umanità e dedizione”.Tre parole semplici, che però raccontano perfettamente chi è stato Mister Primo Ravaglia per il nostro territorio: un punto di riferimento silenzioso, un maestro che non ha mai cercato i riflettori, ma ha illuminato la strada a molti.

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