Politica
Castellammare, veleni sul Puc: riunione “carbonara” con due tecnici. Insorge il centrodestra
Veleni e sospetti sul Puc del Comune di Castellammare di Stabia.Una riunione “carbonara” a Palazzo Farnese alimenta dubbi e proteste da parte del centrodestra, che accusa duramente Nello Cuomo.
La commissione urbanistica, infatti, salta improvvisamente per impegni improrogabili del presidente (Nello Cuomo), che a pochi metri ha raggiunto la folta pattuglia di centrosinistra impegnata in una riunione “segreta” sul piano urbanistico.Ad alimentare ancora di più le polemiche è la presenza di due tecnici, vecchie conoscenze di Palazzo Farnese, al tavolo con la maggioranza ma senza alcun ruolo ufficiale.
La reazione del centrodestra, dopo aver ritrovato compattezza, è molto pesante.Sono i consiglieri di opposizione a far partire un duro comunicato stampa: “Ciò che è accaduto stamattina all’interno del Comune di Castellammare di Stabia va ben oltre l’imbarazzo politico: è un fatto che rasenta l’illegalità e getta una luce sinistra sul modo in cui questa amministrazione intende governare la città – si legge nel documento diffuso dal centrodestra – Nel corso di una seduta della Commissione consiliare Urbanistica, il presidente Nello Cuomo ha disposto, ad un certo punto, la chiusura dei lavori, adducendo motivazioni “improrogabili” e del tutto vaghe tali da lasciare di stucco anche i consiglieri di maggioranza Fiorenza ed Apuzzo.
Pochi minuti dopo, si è scoperto che, a porte chiuse, al piano inferiore del Palazzo comunale, era in corso una riunione tra lo stesso presidente Cuomo, il Presidente del Consiglio comunale, l’Assessore all’Urbanistica, il Dirigente del settore con un proprio funzionario, e due tecnici professionisti ben noti in città, per discutere delle modalità di progettazione del nuovo PUC”.
La presenza di due figure tecniche esterne, abituè dell’ufficio tecnico comunale, desta molti sospetti nel centrodestra: “Ciò che desta ancor maggiore sconcerto è che, per quanto è dato sapere, non risulta formalizzato alcun incarico esterno a tali professionisti, i quali tuttavia erano presenti e partecipi del riservatissimo consesso, alimentando più che legittime perplessità sulla ragione e sulla legittimità della loro presenza e il fatto che mettessero il naso in atti che dovrebbero come minimo assistiti da riservatezza. Una circostanza tanto più grave e incomprensibile se si considera che noi consiglieri comunali, rappresentanti eletti dai cittadini con regolare mandato democratico, siamo stati tenuti completamente all’oscuro di quanto stava accadendo.
È l’ennesimo episodio che conferma come il centrosinistra stabiese abbia smarrito ogni senso della misura, del rispetto istituzionale e della trasparenza.
Un incontro carbonaro, tenuto lontano dagli occhi della città e dei suoi rappresentanti, che viola lo spirito e la funzione stessa della Commissione Urbanistica, organo deputato proprio alla discussione pubblica e partecipata delle scelte in materia di pianificazione del territorio.
Di fronte a una simile condotta, non bastano scuse o spiegazioni tardive: occorrono atti concreti di responsabilità”.
A finire nel mirino del centro destra è il presidente della Commissione Urbanistica, Nello Cuomo: “Con il suo comportamento ha dimostrato di non essere in grado di garantire alla minoranza il diritto alla partecipazione e alla conoscenza, né di assicurare quella trasparenza che, dopo tutto ciò che è accaduto e sta accadendo a Castellammare, dovrebbe essere il primo dovere morale e politico di chi amministra.
Per questo lo invitiamo, senza giri di parole, a rassegnare immediatamente le dimissioni.
Le sue dimissioni sarebbero un atto dovuto, non solo verso il Consiglio comunale, ma verso una città stanca di giochi di palazzo e di riunioni riservate.
E, per le stesse ragioni, le sue dimissioni dovrebbero essere seguite da quelle del Presidente del Consiglio comunale, che di quella riunione ha fatto parte e che, con il suo silenzio, si è reso corresponsabile di un gesto politicamente indegno”.
Poi l’attacco finale dell’opposizione: “Il PUC non è — e non deve mai diventare — ‘Cosa Vostra’.Non appartiene alla maggioranza, né a due tecnici ‘amici’, né a chi pensa di poter piegare la pianificazione urbanistica ai propri equilibri di potere.
Il PUC appartiene a Castellammare, ai suoi cittadini, e deve essere discusso alla luce del sole, nelle sedi istituzionali e con la partecipazione di tutti.
Questa amministrazione, invece, continua a preferire le ombre, a rinchiudersi in stanze dove la democrazia non entra e dove la parola “legalità” viene ricordata solo quando serve ad arricchire la propaganda.
Ma la legalità non è un manifesto da appendere: è un modo di governare, è trasparenza, è rispetto delle regole e dei cittadini.
Chi non lo capisce, chi se ne dimentica, chi tradisce questo principio fondamentale, non merita un solo minuto in più al governo della città”, conclude il documento di fuoco del centrodestra.
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