Cronaca
Sorrento, coppia finisce in manette, mentre lei si prostituiva lui derubava i clienti
Sono scattati gli arresti per un uomo e una donna accusati di di furto aggravato, indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, nonché di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Sorrento ad eseguire questa mattina a Gorizia e a Pomigliano d’Arco, l’ordinanza di misure cautelari nei confronti della coppia.
Tutto è partito dalla denuncia di un uomo a cui era stata sottratta una carta di credito, durante un incontro di natura privata.Le verifiche da parte dei militari dell’Arma hanno consentito di accertare almeno una trentina di episodi simili commessi tra il novembre 2023 e il maggio 2025, tra Penisola Sorrentina, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata.
Secondo quanto ricostruito a seguito delle indagini, la donna avrebbe tenuto con le vittime – per lo più uomini di mezza età – incontri sessuali a pagamento in un appartamento privato a disposizione dell’altro indagato, durante i quali quest’ultimo, mentre la donna consumava i rapporti sessuali con i clienti, si impossessava delle carte bancomat o di credito custodite nei loro indumenti, sostituendole, talvolta, con altre simili, del medesimo istituto bancario, per ritardare la scoperta del furto.Assicuratisi così il possesso delle carte e dei relativi PIN (quasi sempre custoditi nei portafogli delle vittime), la donna ed il suo complice, nel volgere di pochi minuti, provvedevano ad utilizzare le carte sottratte per effettuare prelievi di denaro in contanti presso ATM e pagamenti sui terminali POS di esercizi commerciali, soprattutto al fine di acquistare grandi quantità di tagliandi “Gratta e Vinci”.
In aggiunta a ciò, nel corso delle investigazioni, è emerso che l’uomo della coppia di indagati avrebbe favorito e sfruttato l’attività di meretricio esercitata dalla donna, mettendo a sua disposizione l’abitazione utilizzata per ricevere i clienti, accompagnandovi la donna, nonché provvedendo a pubblicizzarne l’attività su siti di incontri e facendo spesso da intermediario nelle trattative, dividendo poi con la donna i proventi dell’attività di prostituzione.Gli accertamenti, espletati attraverso l’analisi di filmati di telecamere, l’acquisizione di dati relativi alle transazioni bancarie, l’ispezione dei contenuti dei telefoni cellulari in uso ai due indagati, nonché grazie ai riscontri ottenuti dalle perquisizioni domiciliari, hanno consentito di identificare i due soggetti.
L’uomo è stato trasferito nel carcere di Gorizia, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione con applicazione del braccialetto elettronico.
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