Politica
Castellammare. Caos scrutatori, Pannullo e Iovino rispondono a Donnarumma

Castellammare di Stabia. Arriva la risposta dell’ex sindaco Toni Pannullo e Francesco Iovino, attuale capogruppo in consiglio comunale in quota PD, dopo il comunicato della consigliera Donnarumma e dell’intera coalizione civica sulla vicenda scrutatori.
“E purtroppo in una fredda sera di primavera ci tocca rispondere per riprendere un po’ di calore all’ennesimo uscita fuori luogo di signorina 1044 preferenze. Al netto del cattivo gusto e della vigliaccheria di nascondersi dietro pseudo sigle civiche, la bambina viziata della politica Stabiese non ne azzecca una – dicono Pannullo e Iovino – Ella fa riferimento ad una gestione diretta e la conseguente nomina di scrutatori da parte della Amministrazione Pannullo nel 2018, un falso storico oltre che intellettualmente disonesto. Purtroppo nel 2018, grazie anche alla sua codarda firma, Pannullo non era in carica bensì a sovrintendere alle operazioni vi era il commissario prefettizio, sotto la cui egida gli allora commissari, ahimè, #nessunodelPD ( Cimmimo per Forza Italia, Cuomo per UDC e Nastelli per Uniti per Stabia) decisero per la soluzione mista sorteggio-nomina diretta. Nella Sua amministrazione, Pannullo ha coordinato le operazioni per la nomina degli scrutatori solo per il referendum del 2016 ed in quel caso la scelta ricadde sul sorteggio totale di tutti i nominativi come si evince dal verbale facilmente reperibile nonché dai filmati che sia gli organi di stampa sia i semplici cittadini ebbero a fare per certificare la trasparenza e la inoppugnabilità delle operazioni. Purtroppo la bambina visitata non sa ne’ leggere ne’ scrivere quanto ella stessa afferma ovvero per il 2018 fa ricadere, prima, le colpe del sorteggio misto sul commissario prefettizio ed oggi su se stessa, laddove si smentisce nel verbale di commissione. Dichiara a chiacchiere di essere favorevole al sorteggio ma poi dal verbale, unico atto ufficiale, si evince che alla unanimità (quindi con il suo assenso e consenso) si era proceduto a seguire le orme del sorteggio misto a nomina diretta di epoca commissariale. Piuttosto quanti ne ha nominati lei direttamente? Ma tant’è, la pochezza politica e personale della “bambina viziata” ormai in un quadro politico veramente misero è rimasta l’unica nota di ilarità che ci resta. Ne prendiamo atto, davvero, se non fosse motivo di quattro risate in libertà – concludono Toni Pannullo e Francesco Iovino – sarebbe tristemente tragico che una come la Donnarumma possa sedere sui banchi del Consiglio Comunale”. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
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Politica
Elezioni regionali, ora il centrodestra accelera sul prefetto Di Bari

La notizia dell’ultima ora è la discesa in campo del prefetto Michele Di Bari.Il centrodestra sta accelerando sull’alto funzionario per cercare di arginare la candidatura di Roberto Fico a capo della coalizione di centro sinistra.
Tramontata l’ipotesi, quella più vincente di Giosy Romano, sui cui Cirielli ha messo il veto nonostante fosse gradito a Giorgia Meloni, il centrodestra ha chiesto ufficialmente a Di Bari di impegnarsi in prima persona.Nelle ultime ore era spuntata anche l’ipotesi di Catello Maresca, ma il magistrato dovrebbe essere comunque candidato al consiglio regionale.
Le prossime ore sono decisive per capire se l’operazione Di Bari può concludersi positivamente e a stretto giro.
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Politica
Elezioni regionali, spunta il nome di Catello Maresca per il centrodestra
Il magistrato potrebbe essere il nome giusto per mettere d’accordo Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia

Il centrodestra non ha ancora scelto.L’annuncio di Roberto Fico ha mandato ancora più in tilt Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
Tramontata ormai l’ipotesi Giosy Romano, che preferisce restare a capo della Zes del Mezzogiorno, dove sta raggiungendo obiettivi importanti per la crescita economica del Sud.Romano era l’unico candidato in grado di contrastare l’armata messa su a sinistra.
E allora meglio puntare su un outsider.Edmondo Cirielli annusa la sconfitta e non è più convinto di scendere in campo.
Si fa quindi spazio un’ipotesi che potrebbe mettere tutti d’accordo: Catello Maresca.Nome civico e di garanzia, ma allo stesso tempo legato agli ambienti di centrodestra e in particolare a Franco Silvestro e Fulvio Martusciello.
Il magistrato anticamorra sarebbe un nome gradito non solo a Forza Italia, ma anche a Fratelli d’Italia.A questo punto sarebbe una battaglia dura da combattere e Maresca è l’unico che avrebbe manifestato la volontà di provare a scardinare il centrosinistra in Campania.
Si attende il benestare anche di Azione, che ha già annunciato di non voler sostenere Roberto Fico.Le prossime ore sono decisive per la scelta del candidato del centrodestra.
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Politica
Elezioni regionali, accordo con Schlein per Casillo vice di Roberto Fico

Sarà Mario Casillo il vice di Roberto Fico.E’ l’indiscrezione molto insistente che da giorni fa il giro delle stanze di partito del campo largo campano.
Un accordo che l’attuale capogruppo del Pd in consiglio regionale avrebbe raggiunto con l’area che fa riferimento a Elly Schlein, che – è bene ricordarlo – in Campania è in netta minoranza.L’accordo prevede, però, pari dignità nella formazione delle liste e un “aiutino” a eleggere un candidato di riferimento dell’area Schlein.
La coppia Saracino-Ruotolo, infatti, propone un’esponente storica della sinistra napoletana molto impegnata nel sociale: Anna Riccardi, con un passato in Rifondazione comunista e Sinistra e Libertà.Insegnante e presidente della Fondazione Figli di Maria, che a Napoli ha raggiunto importanti risultati nel sociale.
L’accordo, infatti, prevede una discesa in campo di Riccardi in coppia con uno dei candidati proposti da Casillo, in modo da garantirne l’elezione.Tra i principali indiziati c’è il sindaco dimissionario di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno.
Non a caso Anna Riccardi è proprio originaria della città di Massimo Troisi.La Riccardi dovrebbe quindi essere anche capolista del Partito Democratico.
Quest’accordo di “buon vicinato” garantirebbe il benestare dell’area Schlein alla nomina di Mario Casillo a vicepresidente della Regione Campania e il via libera alla candidatura solitaria di Piero De Luca alla segreteria regionale del Pd.A rompere le uova nel paniere al Partito Democratico ci sarebbe la lista Casa Riformista, il nuovo soggetto di Matteo Renzi al battesimo in Campania, pronto a lanciare lo “spin off” di Italia Viva sulla scena politica nazionale.
Casa Riformista, il cui simbolo è stato svelato da Armando Cesaro, sembra avere una grossa spinta sui territori.
Sono tanti i consiglieri comunali che si stanno avvicinando a quella che dovrebbe essere la Margherita 2.0, il cui progetto sembra molto interessante.Renzi, dopo aver abbandonato il progetto del centro, si è lanciato nella costituzione dell’area riformista da affiancare al Pd e la Campania sembra il laboratorio politico giusto per verificarne la fattibilità.
Il Movimento Cinque Stelle ha annusato puzza di bruciato, temendo di perdere seggi a favore di Casa Riformista, ed ha già lanciato l’allarme sugli incandidabili.Nel mirino ci sarebbe proprio Armando Cesaro, che in realtà non ha particolari problemi giudiziari.
Anzi, quelli che aveva li ha risolti, ma nel mirino ora è finito il passato del padre Giggino, da qualche anno fuori dalla politica attiva.Nella lista di Casa Riformista è lanciatissimo anche Ciro Buonajuto, ex sindaco di Ercolano, molto legato a Renzi e Maria Elena Boschi.
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