Politica
Castellammare. Forza Italia nomina Di Nardo, il cerchio magico di Cimmino storce il naso

Il sindaco non ha nemmeno scritto un messaggio di benvenuto, riservato invece all’addio di Sicignano
Castellammare di Stabia. La nomina di Nello Di Nardo agita il cerchio magico di Gaetano Cimmino. Non è stata salutata con entusiasmo la scelta di Antonio Pentangelo di affidare la guida di Forza Italia all’ex senatore, dopo le dimissioni di Antonio Sicignano. E’ chiaro che il ruolo di commissario assunto da Di Nardo risulta riduttivo per il suo curriculum politico, ma l’ex leader di Italia dei Valori non ha potuto dire no al richiamo del partito. Nonostante questo, a Palazzo Farnese, si intravede più di un muso lungo. E non è un caso il mancato messaggio di benvenuto del sindaco Cimmino sui social, dove pubblica puntualmente foto di eventi, messaggi e appelli politici. Del resto aveva riservato ad Antonio Sicignano proprio un post per ringraziarlo del lavoro svolto nel periodo pre e post elettorale alla guida del partito stabiese di Forza Italia. Lo stesso trattamento non è stato riservato a Di Nardo, il cui arrivo è stato riservato con indifferenza.
A questo punto tutto sembra chiaro. Non c’è dubbio su quanto trapela da Palazzo Farnese: la nomina di Nello Di Nardo ha letteralmente spiazzato il sindaco Cimmino. Una personalità forte alla guida di Forza Italia non consentirà più al primo cittadino di orientare tutte le scelte dell’amministrazione comunale. Fino ad ora Cimmino ha predicato calma: nessuna spartizione, ma è chiaro che il cerchio magico ha sempre spadroneggiato a danno degli alleati e quindi anche di Forza Italia. Dalla gestione del personale del Comune alle questioni di Sint, Terme e rifiuti, ormai il resto della maggioranza non ha mai avuto voce in capitolo, esclusi i consiglieri più fedeli al primo cittadino. La nomina di Di Nardo di fatto mette fine anche la migrazione da Forza Italia alla Lega. Nei mesi scorsi i rumors davano Antonio Cimmino ormai con un piede e mezzo nel partito di Salvini, dopo un incontro napoletano con Gianluca Cantalamessa. L’ex senatore, ora, rappresenta una garanzia per il più votato dei berlusconiani.
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Politica
Elezioni regionali, ora il centrodestra accelera sul prefetto Di Bari

La notizia dell’ultima ora è la discesa in campo del prefetto Michele Di Bari.Il centrodestra sta accelerando sull’alto funzionario per cercare di arginare la candidatura di Roberto Fico a capo della coalizione di centro sinistra.
Tramontata l’ipotesi, quella più vincente di Giosy Romano, sui cui Cirielli ha messo il veto nonostante fosse gradito a Giorgia Meloni, il centrodestra ha chiesto ufficialmente a Di Bari di impegnarsi in prima persona.Nelle ultime ore era spuntata anche l’ipotesi di Catello Maresca, ma il magistrato dovrebbe essere comunque candidato al consiglio regionale.
Le prossime ore sono decisive per capire se l’operazione Di Bari può concludersi positivamente e a stretto giro.
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Politica
Elezioni regionali, spunta il nome di Catello Maresca per il centrodestra
Il magistrato potrebbe essere il nome giusto per mettere d’accordo Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia

Il centrodestra non ha ancora scelto.L’annuncio di Roberto Fico ha mandato ancora più in tilt Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
Tramontata ormai l’ipotesi Giosy Romano, che preferisce restare a capo della Zes del Mezzogiorno, dove sta raggiungendo obiettivi importanti per la crescita economica del Sud.Romano era l’unico candidato in grado di contrastare l’armata messa su a sinistra.
E allora meglio puntare su un outsider.Edmondo Cirielli annusa la sconfitta e non è più convinto di scendere in campo.
Si fa quindi spazio un’ipotesi che potrebbe mettere tutti d’accordo: Catello Maresca.Nome civico e di garanzia, ma allo stesso tempo legato agli ambienti di centrodestra e in particolare a Franco Silvestro e Fulvio Martusciello.
Il magistrato anticamorra sarebbe un nome gradito non solo a Forza Italia, ma anche a Fratelli d’Italia.A questo punto sarebbe una battaglia dura da combattere e Maresca è l’unico che avrebbe manifestato la volontà di provare a scardinare il centrosinistra in Campania.
Si attende il benestare anche di Azione, che ha già annunciato di non voler sostenere Roberto Fico.Le prossime ore sono decisive per la scelta del candidato del centrodestra.
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Politica
Elezioni regionali, accordo con Schlein per Casillo vice di Roberto Fico

Sarà Mario Casillo il vice di Roberto Fico.E’ l’indiscrezione molto insistente che da giorni fa il giro delle stanze di partito del campo largo campano.
Un accordo che l’attuale capogruppo del Pd in consiglio regionale avrebbe raggiunto con l’area che fa riferimento a Elly Schlein, che – è bene ricordarlo – in Campania è in netta minoranza.L’accordo prevede, però, pari dignità nella formazione delle liste e un “aiutino” a eleggere un candidato di riferimento dell’area Schlein.
La coppia Saracino-Ruotolo, infatti, propone un’esponente storica della sinistra napoletana molto impegnata nel sociale: Anna Riccardi, con un passato in Rifondazione comunista e Sinistra e Libertà.Insegnante e presidente della Fondazione Figli di Maria, che a Napoli ha raggiunto importanti risultati nel sociale.
L’accordo, infatti, prevede una discesa in campo di Riccardi in coppia con uno dei candidati proposti da Casillo, in modo da garantirne l’elezione.Tra i principali indiziati c’è il sindaco dimissionario di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno.
Non a caso Anna Riccardi è proprio originaria della città di Massimo Troisi.La Riccardi dovrebbe quindi essere anche capolista del Partito Democratico.
Quest’accordo di “buon vicinato” garantirebbe il benestare dell’area Schlein alla nomina di Mario Casillo a vicepresidente della Regione Campania e il via libera alla candidatura solitaria di Piero De Luca alla segreteria regionale del Pd.A rompere le uova nel paniere al Partito Democratico ci sarebbe la lista Casa Riformista, il nuovo soggetto di Matteo Renzi al battesimo in Campania, pronto a lanciare lo “spin off” di Italia Viva sulla scena politica nazionale.
Casa Riformista, il cui simbolo è stato svelato da Armando Cesaro, sembra avere una grossa spinta sui territori.
Sono tanti i consiglieri comunali che si stanno avvicinando a quella che dovrebbe essere la Margherita 2.0, il cui progetto sembra molto interessante.Renzi, dopo aver abbandonato il progetto del centro, si è lanciato nella costituzione dell’area riformista da affiancare al Pd e la Campania sembra il laboratorio politico giusto per verificarne la fattibilità.
Il Movimento Cinque Stelle ha annusato puzza di bruciato, temendo di perdere seggi a favore di Casa Riformista, ed ha già lanciato l’allarme sugli incandidabili.Nel mirino ci sarebbe proprio Armando Cesaro, che in realtà non ha particolari problemi giudiziari.
Anzi, quelli che aveva li ha risolti, ma nel mirino ora è finito il passato del padre Giggino, da qualche anno fuori dalla politica attiva.Nella lista di Casa Riformista è lanciatissimo anche Ciro Buonajuto, ex sindaco di Ercolano, molto legato a Renzi e Maria Elena Boschi.
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