Politica
Campetto al CMI, l’assessore Calì assicura l’opera. La risposta di Scala e Iovino

Castellammare di Stabia. E’ stato perso, o meglio non finanziato, il finanziamento previsto per il campetto di calcio al rione Cantieri Metallurgici nell’ambito del progetto “Sport e Periferie” Tuttavia l’assessore all’urbanistica Fulvio Calì ha cercato di rassicurare la cittadinanza dicendo che il progetto andrà avanti con un altro metodo di finanziamento. “Il centro sportivo Giancarlo Siani nel rione Cmi sarà un punto di riferimento per la periferia nord di Castellammare e sarà realizzato anche in assenza di fondi ministeriali, perché c’è la copertura finanziaria da parte dell’ente comunale – dice l’assessore in una nota – “Siamo riusciti a strappare una proroga – prosegue l’assessore Calì – per ambire all’accesso al finanziamento previsto dal ‘Piano di Azione Giovani Sicurezza e Legalità’, nel quadro dell’iniziativa denominata ‘Io Gioco Legale’ del Ministero dell’Interno, e per potenzialmente beneficiare del contributo massimo previsto pari a 500mila euro. I criteri di assegnazione, troppo restrittivi, del finanziamento previsto dal bando ‘Sport e Periferie 2018’, invece, non ci hanno consentito di rientrare tra i beneficiari, appena 241 a livello nazionale, ma questi fondi non sarebbero stati cumulabili ai precedenti. E soltanto grazie all’attività posta in essere dall’amministrazione – conclude l’assessore Calì – siamo riusciti a recuperare un procedimento di partecipazione al bando ministeriale, praticamente perso a causa dei ritardi e degli errori commessi dai vecchi amministratori dell’ente, che hanno perso solo tempo. Invitiamo i consiglieri di opposizione ad evitare strumentalizzazioni e ad informarsi meglio: il centro sportivo Siani è parte integrante del piano triennale delle opere pubbliche e rappresenterà il principale luogo di aggregazione sociale all’interno del rione Cmi, valorizzando di fatto un intero quartiere che attraverso lo sport può acquisire un ruolo di primo piano in un contesto che per troppi anni è stato abbandonato all’incuria”. Non si è fatta attendere la risposta delle opposizioni. “Campetto al rione CMI? Ci tenete? Bene, siam contenti. Vi aiuteremo presentando una variazione di bilancio – dicono in una nota Scala (LeU) e Iovino (PD). Nel piano opere pubbliche, un vero e proprio libro dei sogni come abbiamo già detto in aula all’atto dell’approvazione, mancano coperture finanziarie. Il sindaco e l’assessore dicono che è prioritario? Scusate ma che senso dire che è prioritario e che non essere stati ammessi è ugual cosa rispetto all’ammissione perché tanto i soldi ci sono. Ed allora perché avete partecipato? Parla di criteri restrittivi ma lo erano per tutti – affermano – Se siete arrivati nelle retrovie della graduatoria era perché siete la retrovia delle amministrazioni. E poi parlano delle passate amministrazioni, ad ogni piè sospinto parlano sempre delle passate amministrazione alle quali in modo diverso hanno partecipato. E’ un modo per non voler guardare avanti, un modo per nascondersi dietro paraventi di verginità che chi ha fatto il consigliere per più di venti anni e chi ha diretto uffici delicati può anche fare, ma chi ci crede? Nessuno più! Ma va bene così, siamo pronti a presentare da subito una variazione di bilancio di 500 mila euro, la ostacoleranno così come hanno fatto con una semplice passerella per consentire ai disabili di poter fare il bagno sui lidi pubblici? Vedremo, ma accettiamo la sfida, poche ore e avrete proposta di variazione. Avrete un altro motivo per dare la colpa a quelli di prima”. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
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Politica
Elezioni regionali, ora il centrodestra accelera sul prefetto Di Bari

La notizia dell’ultima ora è la discesa in campo del prefetto Michele Di Bari.Il centrodestra sta accelerando sull’alto funzionario per cercare di arginare la candidatura di Roberto Fico a capo della coalizione di centro sinistra.
Tramontata l’ipotesi, quella più vincente di Giosy Romano, sui cui Cirielli ha messo il veto nonostante fosse gradito a Giorgia Meloni, il centrodestra ha chiesto ufficialmente a Di Bari di impegnarsi in prima persona.Nelle ultime ore era spuntata anche l’ipotesi di Catello Maresca, ma il magistrato dovrebbe essere comunque candidato al consiglio regionale.
Le prossime ore sono decisive per capire se l’operazione Di Bari può concludersi positivamente e a stretto giro.
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Politica
Elezioni regionali, spunta il nome di Catello Maresca per il centrodestra
Il magistrato potrebbe essere il nome giusto per mettere d’accordo Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia

Il centrodestra non ha ancora scelto.L’annuncio di Roberto Fico ha mandato ancora più in tilt Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
Tramontata ormai l’ipotesi Giosy Romano, che preferisce restare a capo della Zes del Mezzogiorno, dove sta raggiungendo obiettivi importanti per la crescita economica del Sud.Romano era l’unico candidato in grado di contrastare l’armata messa su a sinistra.
E allora meglio puntare su un outsider.Edmondo Cirielli annusa la sconfitta e non è più convinto di scendere in campo.
Si fa quindi spazio un’ipotesi che potrebbe mettere tutti d’accordo: Catello Maresca.Nome civico e di garanzia, ma allo stesso tempo legato agli ambienti di centrodestra e in particolare a Franco Silvestro e Fulvio Martusciello.
Il magistrato anticamorra sarebbe un nome gradito non solo a Forza Italia, ma anche a Fratelli d’Italia.A questo punto sarebbe una battaglia dura da combattere e Maresca è l’unico che avrebbe manifestato la volontà di provare a scardinare il centrosinistra in Campania.
Si attende il benestare anche di Azione, che ha già annunciato di non voler sostenere Roberto Fico.Le prossime ore sono decisive per la scelta del candidato del centrodestra.
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Elezioni regionali, accordo con Schlein per Casillo vice di Roberto Fico

Sarà Mario Casillo il vice di Roberto Fico.E’ l’indiscrezione molto insistente che da giorni fa il giro delle stanze di partito del campo largo campano.
Un accordo che l’attuale capogruppo del Pd in consiglio regionale avrebbe raggiunto con l’area che fa riferimento a Elly Schlein, che – è bene ricordarlo – in Campania è in netta minoranza.L’accordo prevede, però, pari dignità nella formazione delle liste e un “aiutino” a eleggere un candidato di riferimento dell’area Schlein.
La coppia Saracino-Ruotolo, infatti, propone un’esponente storica della sinistra napoletana molto impegnata nel sociale: Anna Riccardi, con un passato in Rifondazione comunista e Sinistra e Libertà.Insegnante e presidente della Fondazione Figli di Maria, che a Napoli ha raggiunto importanti risultati nel sociale.
L’accordo, infatti, prevede una discesa in campo di Riccardi in coppia con uno dei candidati proposti da Casillo, in modo da garantirne l’elezione.Tra i principali indiziati c’è il sindaco dimissionario di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno.
Non a caso Anna Riccardi è proprio originaria della città di Massimo Troisi.La Riccardi dovrebbe quindi essere anche capolista del Partito Democratico.
Quest’accordo di “buon vicinato” garantirebbe il benestare dell’area Schlein alla nomina di Mario Casillo a vicepresidente della Regione Campania e il via libera alla candidatura solitaria di Piero De Luca alla segreteria regionale del Pd.A rompere le uova nel paniere al Partito Democratico ci sarebbe la lista Casa Riformista, il nuovo soggetto di Matteo Renzi al battesimo in Campania, pronto a lanciare lo “spin off” di Italia Viva sulla scena politica nazionale.
Casa Riformista, il cui simbolo è stato svelato da Armando Cesaro, sembra avere una grossa spinta sui territori.
Sono tanti i consiglieri comunali che si stanno avvicinando a quella che dovrebbe essere la Margherita 2.0, il cui progetto sembra molto interessante.Renzi, dopo aver abbandonato il progetto del centro, si è lanciato nella costituzione dell’area riformista da affiancare al Pd e la Campania sembra il laboratorio politico giusto per verificarne la fattibilità.
Il Movimento Cinque Stelle ha annusato puzza di bruciato, temendo di perdere seggi a favore di Casa Riformista, ed ha già lanciato l’allarme sugli incandidabili.Nel mirino ci sarebbe proprio Armando Cesaro, che in realtà non ha particolari problemi giudiziari.
Anzi, quelli che aveva li ha risolti, ma nel mirino ora è finito il passato del padre Giggino, da qualche anno fuori dalla politica attiva.Nella lista di Casa Riformista è lanciatissimo anche Ciro Buonajuto, ex sindaco di Ercolano, molto legato a Renzi e Maria Elena Boschi.
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