Stop alla lista “Cimmino sindaco”, tutti in Forza Italia. La guerra fredda prima di Dos e Bilancio

Castellammare di Stabia. Il dopo voto delle Europee è ancora un punto interrogativo per il centrodestra stabiese. Da giorni ci si interroga, si azzardano analisi del voto fantasiose, si convocano e sconvocano riunioni di gruppo, spesso anche disertate dai nuovi scontenti del sindaco Gaetano Cimmino. Il problema sta nel fatto che il primo cittadino ha spartito candidati per i suoi consiglieri comunali, ma alla fine ha voluto primeggiare con Barbara Matera, proprio per dare un segnale a Luigi Cesaro e alla sua band. Fregandosene di tutti gli altri aspiranti deputati europei, o comunque tenendoli a debita distanza. Per questo da giorni non si respira un’aria serena nel gruppo Cimmino sindaco. L’impressione è che il voto di dieci giorni fa sia destinato a fare da spartiacque nei rapporti politici della maggioranza e in particolare di chi è stato vicino, difendendolo sempre e comunque a spada tratta, al sindaco Cimmino. Ma ora si cambia registro. Si va verso un’archiviazione della lista Cimmino Sindaco, tenuta al momento in piedi soltanto per giustificare la posizione del presidente del consiglio comunale.
Ma orami i cimminiani doc, o almeno quelli che lo erano fino al 26 maggio scorso, si butteranno anima e corpo in Forza Italia. La dimostrazione di ciò sta nella partecipazione massiccia di ieri sera all’incontro, più un’analisi del voto che altro, in una sede di fortuna individuata in via San Vincenzo. C’erano tutti gli esponenti di Forza Italia, compresi Antonio Pentangelo, Gaetano Cimmino e i consiglieri della lista Cimmino Sindaco. Le anime forziste parlano di una “riunione costruttiva, che immagina una strutturazione del partito, capace di rilanciare la proposta amministrativa” fanno sapere. Ma la realtà dei fatti è un’altra: si va verso l’archiviazione della lista Cimmino sindaco, che conta sei consiglieri, esistente soltanto sulla carta per garantire alcune posizioni di comando. Una situazione che i consiglieri del gruppo di Forza Italia, probabilmente, non sono più disposti a sostenere. Perché a convenienza, un giorno si è appartenenti a una lista civica, l’altro al partito di Forza Italia. La politica dei due forni non può più continuare. Soprattutto in ottica rimpasto, ora più che mai reso necessario, anche in vista di due appuntamenti importanti: il Dos di metà mese e il riequilibrio di bilancio di luglio.(dadimar) CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK