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Cronaca

Ancora rifiuti in Via Varano, Scala:”Basta giochetti, bonificare. E’ il biglietto da visita della nostra città”

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Rifiuti-Via-Varano

Castellammare di Stabia. Sono mesi che c’è un serio problema a Via Varano: rifiuti di ogni genere abbandonati lungo una strada che viene percorsa dai turisti perchè permette di accedere dal centro città agli Scavi. Questo problema sembra non trovare una soluzione, sulla vicenda è intervenuto il consigliere comunale di opposizione Tonino Scala (LeU). “Di chi è la colpa? Non lo so – dice Scala – Mi interessa poco. La colpa è di chi ha sporcato, la colpa è di chi in questi anni l’ha resa un porcilaio, la colpa è di chi non la ripulisce oggi. Detto questo vorrei che venisse finalmente pulita. Via Varano la Traversa degli Scavi di Cmare di Stabia, l’antica Stabiae, è impraticabile su ogni fronte. Manchevole di ogni decoro urbano, ha reso isolati i cittadini ivi residenti, costretti a respirare aria inquinata, a destreggiarsi tra i precari rami che hanno invaso il manto stradale, a convivere con il rischio di frane. La strada é ormai abbandonata a sè stessa e ciò l’ha resa un terreno fertile per essere mal frequentata di giorno e di notte minando alla sicurezza di coloro che si trovano ad attraversarla o per raggiungere le proprie abitazioni o per raggiungere gli scavi archeologici, non é infatti da sottovalutare il fatto che essa conduca al sito archeologico di Villa Arianna, ormai mortificato da questa triste cornice. Cosa vogliamo fare? Continuare a rimpallare responsabilità oppure ripulirla? Bonificarla? Dovrebbe essere il biglietto da visita di una città come la nostra e invece?
I cittadini che abitano in quella zona sono forse di serie c? Pagano le tasse come tutti gli altri? Siamo seri, smettiamolo con questo giochetto puerile e ripuliamola, ma subito. Indecente? No, di più!”. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK


Cronaca

Pompei, voli panoramici senza autorizzazione

Sotto sequestro 8 elicotteri

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Sono otto gli elicotteri posti sotto sequestro ad una ditta di Pompei perché volavano senza autorizzazione.A finire nei guai è la Rotortech s.r.l

Le indagini hanno consentito di accertare che gli indagati, fino al novembre 2024, nel Comune di Pompei, hanno svolto attività di air-taxi, voli panoramici e lancio di oggetti in volo in assenza di qualsiasi titolo autorizzativo. In particolare, i reati per cui si procede sono quelli di cui ai seguenti articoli del Codice della Navigazione ovvero effettuazione di un’attività di volo con fini commerciali in assenza del certificato di operatore aereo rilasciato alla società organizzatrice e della licenza di esercizio, impiego, per fini di lucro, di aeromobili non abilitati alla navigazione aerea, impiego abusivo di aeromobili a scopo di profitto, assunzione del comando di aeromobili da parte di soggetto munito soltanto della licenza aeronautica di pilota privato e della relativa abilitazione, e non della prescritta abilitazione professionale, sorvolo del centro abitato di Pompei, al di sopra di un assembramento di persone, senza l’osservanza delle prescrizioni del regolamento, nonché lancio, fuori dall’aeromobile in volo, di petali di rose, al termine della cerimonia religiosa di un matrimonio, fuori del caso di necessità e senza l’autorizzazione dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.


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Cronaca

Disastro Funivia , De Luca incontra i familiari del solo superstite

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Vincenzo De Luca ha incontrato all’Ospedale del Mare i familiari di Thabeet Suleiman, il 23enne rimasto gravemente ferito nella tragedia del monte Faito.
“Siamo vicini alle famiglie delle vittime, e a quella di un giovane che ancora non può essere dichiarato fuori pericolo ma che sta ricevendo il massimo dell’assistenza e delle cure necessarie.Abbiamo confermato, – dice De Luca- insieme al cordoglio e alla vicinanza, che la Regione si farà carico di tutto quanto si rende urgente e indispensabile per l’assistenza alle stesse famiglie.

Abbiamo confermato, inoltre, non appena sarà possibile e terminate le procedure giudiziarie in corso, che la Regione garantirà le spese necessarie per il rimpatrio della salma di Janan Suleiman, la giovane sorella di Thabeet”.


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Cronaca

Funivia, le 5 ipotesi sulle cause del disastro. Domani le autopsie

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Un nuovo sopralluogo nel dirupo della morte, poi le autopsie.Proseguono spedite le indagini sul disastro della funivia del Faito.Sul caso indaga la squadra mobile di Napoli e il commissariato di polizia di Castellammare di Stabia, coordinati da un pool di magistrati con a capo il procuratore Nunzio Fragliasso, l’aggiunto Giovanni Cilenti e i pm titolari dell’inchiesta Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio.Sono diverse le piste a cui si sta lavorando, anche se dalla procura oplontina non trapelano particolari, trattandosi di un’indagine molto complessa e che si annuncia anche piuttosto lunga, a giudicare anche dai precedenti del Mottarone.

LE IPOTESI

Sono cinque le ipotesi che i tecnici mettono sul tavolo.

La prima: impatto sul sostegno 3 per vento e retrocessione.Poi: scavallamento della fune portante dal sostegno 3 e rottura della fune traente.E ancora: uscita traente da pulegge contrappeso e successiva rottura, con vettura 2 che si trascina a valle un ramo di traente superiore.Infine: rottura della testa fusa vettura 2 e mancato intervento dei freni o chiusura parziale dei freni con conseguente fusione dei ferodi e perdita di presa.

L’INCHIESTA

Tra queste ipotesi la Procura sta lavorando senza sosta, con una piccola pausa solo per il periodo pasquale.

Infatti, domani sarà la volta delle autopsie.Si partirà dalle ore 13 presso l’obitorio del Cimitero di Castellammare di Stabia.Anche se si tratterà prettamente di un esame esterno viste le condizioni in cui sono stati ritrovati i corpi dai soccorritori.

QUATTRO INDAGATI

La Procura di Torre Annunziata, in vista dell’esame autoptico sulle salme delle quattro vittime del disastro della funivia del Monte Faito, previsto per domani, ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati: si tratta di dirigenti e dipendenti dell’Eav, l’ente gestore gestore dell’impianto dove giovedì scorso si è verificata la tragedia.Gli indagati sono Marco Imparato (responsabile esercizio e manutenzione della funivia) Pasquale Sposito (direttore generale), Giancarlo Gattuso e Pasquale di Pace, entrambi dipendenti dell’Ente Autonomo Volturno.

Tutti gli indagati avranno la possibilità di nominare un perito di parte.


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