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Terme, le opposizioni accusano: “Cimmino ha svenduto il patrimonio”

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Terme

Castellammare di Stabia. Non abbiamo la pretesa che andiate a ritroso a leggere le nostre preoccupazioni sul percorso intrapreso da questa amministrazione di centrodestra su Terme. Ve lo rammentiamo noi!!!! Obiettivo di Cimmino e dei suoi sodali è stato, sin dal primo minuto, #svendere il patrimonio immobiliare. Bandi approssimativi, manifestazioni di interesse troppo interessate, e soprattutto proclami di interlocuzioni con imprenditori di primo livello. La verità alla fine è venuta fuori. In fondo Cimmino, sin dal primo minuto, si era #affidato ad un esperto “fallimentarista”. Uno abituato a smontare patrimoni e venderli e realizzare più che a ristrutturare le aziende. Dopo ormai due anni, nulla si è mosso perché tutto si muovesse. #Vendita dei cespiti in mano al Tribunale, #ribasso del prezzo base d’asta ( per intenderci il #pallone si è gia #ribassato da un valore di oltre 1 milione a 700 mila euro in virtù di un offerta a base di asta di € 954.000,00 al 75%).
Siamo ad un percorso predestinato, siamo di fronte ad un obiettivo ben preciso. #Svendita svendita svendita!….noi vorremmo essere smentiti , però i prodromi di una speculazione immobiliare a favore di qualcuno ci sono tutti . Sulle terme la città si gioca un chance che va oltre la questione legale. Le Terme come il Cantiere sono l’immagine di Castellammare in Italia e nel mondo. Noi siamo disponibili a dare una mano ma a patto che si costituisca un tavolo permanente di lavoro che coinvolga Regione, Mise, al fine trovare una soluzione per recuperare il patrimonio immobiliare. Ed infine, caro sindaco, vuoi venire in consiglio comunale a dirci ma…. L’ incontro al Ministero cosa ha prodotto? Il solito selfie? Così in una nota Iovino Francesco, Nastelli Giovanni, Scala Tonino, Di Martino Andrea CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

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Castellammare, il ‘picconatore’ De Luca demolisce le Terme

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Terme

Appuntamento alle ore 10, a Castellammare di Stabia. Arriva Vincenzo De Luca sulla collina del Solaro per dare il via ai lavori del nuovo ospedale nell’area delle Terme di Stabia.

Più che la posa della prima pietra, sarà il giorno in cui prenderà il via la demolizione dello stabilimento termale ormai chiuso dal 2012, nel frattempo preso d’assalto è ridotto a scheletro.

A conti fatti un pezzo di storia della città di Castellammare verrà cancellato per sempre. L’area verrà convertita in zona ospedaliera, con quello che sarà ribattezzato l’ospedale delle acque, lì dove una volta le fonti termali portavano benessere e sviluppo.

Il governatore uscente Vincenzo De Luca vestirà i panni del “picconatore”, non solo per le bordate a Roberto Fico, quanto per la demolizione di un pezzo di storia della città.

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Castellammare, l’assessore parcheggia l’auto sul marciapiede

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Annalisa Di Nuzzo, assessore all’educazione e all’identità stabiese, è stata sorpresa a parcheggiare la propria auto su un marciapiede per recarsi a fare shopping.Qualche sera fa l’assessora e’ stata vista entrare in macchina davanti ad un noto negozio alla periferia di Castellammare.

Peccato però che l’auto era sul marciapiede .Un episodio di non rispetto delle regole come ve ne sono a iosa in città.

Resta da chiarire se si tratti di un comportamento isolato o di un’eccezione, e se siano state adottate o meno eventuali sanzioni.

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Castellammare, Antonio Alfano chiede la discussione del RUEC

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Terme

“È arrivato il momento di cambiare passo.Non è più accettabile che la nostra comunità resti priva di uno strumento urbanistico fondamentale come il RUEC (Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale), necessario per sbloccare decine di pratiche edilizie ferme da troppo tempo negli uffici tecnici”.

È quanto dichiara il consigliere comunale Antonio Alfano, componente della Commissione Urbanistica, che interviene con decisione per sollecitare la rapida calendarizzazione dell’esame del RUEC in Consiglio Comunale.

«In assenza del RUEC – prosegue Alfano – i cittadini, i tecnici e le imprese si trovano in una situazione di stallo, senza regole aggiornate e certe su cui fare affidamento.

Il territorio ha bisogno di strumenti chiari per poter crescere, riqualificarsi e attrarre investimenti.»

Il consigliere Alfano precisa inoltre un aspetto normativo spesso trascurato nel dibattito politico:
«È bene ricordare che il PUC (Piano Urbanistico Comunale) e il RUEC possono essere approvati in momenti distinti.Non esiste alcun vincolo che imponga di attendere il PUC per adottare il RUEC.

Si tratta di due strumenti complementari ma autonomi, e il ritardo nell’approvazione del RUEC non è quindi giustificabile.»

Alfano sottolinea poi l’immobilismo dell’amministrazione in materia di pianificazione urbanistica, denunciando una mancanza di visione e coraggio politico:
«Siamo fermi da troppo tempo anche sul fronte del PUC, e questo rallenta ogni possibile sviluppo urbanistico sostenibile.Non si può parlare di futuro se non si mettono in campo strumenti concreti di programmazione.»

Il consigliere conclude con un appello deciso:
«Portare il RUEC all’attenzione del Consiglio Comunale è un atto di responsabilità nei confronti della collettività.

Basta rinvii: si diano risposte ai cittadini e ai tecnici, e si consenta finalmente di sbloccare le numerose pratiche edilizie ferme da mesi. È il momento delle scelte e del coraggio.»

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