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Cronaca

Castellammare, il Sindaco pensa al dietrofront: in arrivo nuove restrizioni

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Castellammare di Stabia. Il primo cittadino starebbe accarezzando l’idea del dietrofront e chiudere almeno la Villa Comunale, dopo le immagini del Lungomare pieno di persone ogni giorno soprattutto di pomeriggio. Secondo gli ambienti di Palazzo Farnese il Primo Cittadino Cimmino potrebbe fare nei prossimi giorni una nuova ordinanza che limiterà l’accesso al lungomare di Castellammare di Stabia. C’è da dire che, anche ieri ad una settimana di fase 2, alcuni sono in strada ancora senza mascherina. L’utilizzo della mascherina rappresenta una delle prime barriere per evitare la diffusione del Coronavirus. Anche ieri pomeriggio molte persone in Villa Comunale, molti senza mascherina.  A non utilizzarla sono soprattutto i giovanissimi, soprattutto  ragazzine.  Decisamente meno presenze invece in tarda serata dove c’erano solo pochi gruppi di amici.

Banco di prova sarà anche oggi, la prima domenica di fase2, proprio nella giornata odierna secondo quanto già annunciato dal Sindaco nei giorni scorsi sarà fatto un punto della situazione, un bilancio a distanza di sette giorni di semiapertura tuttavia, secondo fonti di Palazzo Farnese,  l’intenzione è quella di richiudere tutto perchè inascoltati gli appelli del primo cittadino a rispettare le norme. Anche le forze dell’ordine hanno segnalato al primo cittadino che il comportamento degli stabiesi nell’ultima settimana non è stato molto rispettoso. Troppi assembramenti e misure di prevenzione non rispettate. L’ultima parola parola spetterà a Cimmino che ha il compito di chiudere o concedere ulteriore fiducia alla cittadinanza.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche diversi sindaci costretti a fronteggiare assembramenti sui lungomare come Torre del Greco il cui Sindaco Giovanni Palomba ha fatto un appello alla città  «nato dalla consapevolezza e dall’ osservazione di un eccessivo e pericoloso rilassamento da parte dei cittadini, soprattutto i più giovani, in questa delicata e transitoria fase 2. Purtroppo, non possiamo permetterci errori. È per questo che, qualora dovessero verificarsi nuove ipotesi di contagio sul territorio, non esiterò a denunziare i diretti responsabili, e, nel caso in cui questi fossero adolescenti anche i loro genitori. È opportuno che ciascuno sia il buon controllore di se stesso. ​ Ritorniamo vigili e non molliamo proprio ora. ​ Uniti ce la faremo». Sono le parole del sindaco della città del Corallo.  A Torre Annunziata il Sindaco Ascione ha disposto la  chiusura della costa di Capo Oncino, perchè frequentata da molti giovani che non rispettavano le misure anticontagio. Il primo cittadino della città oplontina che ieri ha comunicato la sua quinta vittima per Coronavirus ha ricordato che «l’emergenza non è finita. In questa fase di parziale riapertura, sarebbe da folli lasciarsi andare a comportamenti irresponsabili. Rischieremo di vanificare gli enormi sforzi e sacrifici fatti fino ad ora, e calpesteremo la memoria di coloro che hanno perso la vita a causa del Coronavirus. Rinnovo nuovamente l’appello a rispettare in maniera scrupolosa le misure adottate da Governo e Regione: l’uso della mascherina è obbligatorio, così come il divieto assoluto di creare assembramenti. Il ritorno alla normalità – ha detto – non è così lontano, ma è fondamentale che tutti noi ci impegniamo affinché non vengano commessi passi falsi, con il rischio concreto di doverci nuovamente “blindare” in casa e creare ulteriori danni ad un sistema economico già ben oltre il collasso». Chi, invece, ha già fatto dietrofront è il sindaco di Palermo che ha deciso di chiudere parchi e spiagge. «Avevo previsto questo rischio – commenta il sindaco Orlando – e avevo fatto appello al senso di responsabilità dei cittadini –  Un senso di responsabilità che migliaia di persone non hanno dimostrato, con comportamenti ben oltre i limiti dell’incoscienza che mettono a gravissimo rischio la salute della nostra comunità che non può permettersi un ritorno indietro». emidav

 

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