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Castellammare. La Pro Natura chiede l’intervento di Mattarella: “Territorio difficile e classe politica incapace”

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Castellammare

La lunga lettera dell’Associazione Pro Natura che ha chiesto l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Castellammare di Stabia.  “Gli episodi di violenza, puntuali e continui, non ultima la recente e vile aggressione ad un giovane carabiniere della stazione di Gragnano, (NA) sono il segno inequivocabile, di una società civile, quella stabiese allo sbando”. Inizia così la lettera dell’Associazione Verde Pro Natura indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.   “Il vivere civile è scandito dalla protervia dei poteri criminali e dalla sistematica violazione e soppressione dei diritti. È urgente una rivola morale, tanto più pressante, quando si tocca con mano la tolleranza crescente tra la gente, dinanzi al sopruso, all’arbitrio, alla prepotenza, alla disonestà. La verità è che la gente ha paura e fa come le tre scimmie: non vede, non sente, non parla, acconsente. La violazione della legge è diventata una regola. Noi diciamo no alla assuefazione, alla prevaricazione e alla rassegnazione, ma occorre una forte spinta morale, che solo Lei SIGNOR PRESIDENTE, può avviare, per dare forma e corpo alla mobilitazione delle coscienze, per riorganizzare la speranza.

 

Qui uomini e donne vedono mortificati ogni giorno i loro più elementari diritti Qui libertà e giustizia non appartengono più alla sfera delle certezze dei cittadini. Per ricostruire questa società, occorre che ognuno faccia la propria parte, ed è quello che stiamo facendo come associazione ambientalista da 40 anni tra mille difficoltà. Occorre sollecitare la politica alla responsabilità e al rispetto delle regole, sollecitando un profondo mutamento culturale, compito arduo, ma non impossibile. Lo chiede la gente, stanca dei soprusi e delle illegalità che diventano sempre più diffuse e sistematiche.

Nonostante talune singole manifestazioni di buona volontà, si avverte l’incapacità della classe politica di ieri e di oggi per le divisioni esistenti tra i diversi gruppi politici e ancora di più all’interno degli stessi, ad approntare organicamente problemi che negli anni si sono incancreniti, limitandosi a soluzioni spesso parziali e discutibili. Mancata utilizzazione delle 28 sorgenti di acque minerali, uniche di questo genere in Europa e forse del mondo, un lungomare, due chilometri di costa, non balneabile, legato al Sarno, e alla mancata realizzazione di fogne che convoglino le acque al depuratore, un litorale sabbioso come quello di origine vulcanica al quale non è consentito l’accesso, una strada panoramica con paesaggi mozzafiato che conduce al Faito chiusa ormai da anni, questo e altro mortificano la dignità di questa  città e delle gente onesta che poi è la maggioranza. Un territorio che il buon Dio ha profuso a piene mani concedendole ogni bene possibile, trascurato e maltrattato da intere generazioni di politici che avrebbero avuto il compito di preservarlo. Questa è una città che vanta gloriose tradizioni che ha prodotto e produce intelligenze meravigliose, che ha un personale impegnato ad alto livello nel campo universitario, manageriale, delle professioni e nel più vasto campo della cultura in tutte le sue espressioni, dal teatro allo sport, dalla musica alla politica, dal cinema alla TV. È la città del glorioso cantiere navale, è la città che ha dato i natali alla “AMERIGO VESPUCCI”, vanto e gloria della marineria italiana, di cui gli stabiesi vanno fieri ed orgogliosi. Ma non basta. Si può e si deve fare di più, e per questo c’è bisogno signor Presidente di un suo autorevole intervento, magari della sua presenza come e quando LEI lo riterrà più opportuno. Scusandoci per averle rubato tempo prezioso alle sue normali vicende, La salutiamo cordialmente.”

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Castellammare, il sindaco contro gli sfascisti: “Nessuno si è indignato quando la camorra si è impossessata delle Terme”

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“Nessuno si è indignato quando hanno chiuso le Terme”.Replica a muso duro il sindaco di Castellammare, Gigi Vicinanza, alle polemiche sulla realizzazione di un ospedale al posto delle Nuove Terme.Questa mattina il primo cittadino si è fatto immortalare al fianco del governatore Vincenzo De Luca, in occasione dell’avvio dei lavori di demolizione dell’ex albergo termale.

“Oggi eliminiamo un altro pezzo di sfasciume urbano”, esordisce Vicinanza richiamando il neologismo coniato da Amato Lamberti. “Questo – continua il primo cittadino – è un luogo abbandonato da una dozzina di anni in preda al degrado.Ho letto dei commenti di persone amareggiate e indignate.

Bisogna indignarsi una dozzina di anni fa, quando queste terme furono chiuse.Bisognava indignarsi quando una quindicina di anni fa le Terme erano in rosso.Bisognava indignarsi quando questo luogo è diventato il luogo di ritrovo del clan D’Alessandro.Adesso si prova a mettere un punto fermo, a riparto da un degrado ultradecennale”.

Il sindaco assicura la riattivazione del termalismo: “Naturalmente il nostro impegno per le Antiche Terme è costante, quest’estate quel parco è stato frequentato da tanti bambini del centro antico, che abbiamo tolto dalla strada.Abbiamo fatto tante iniziative e un evento in particolare mi ha colpito: uno spettacolo con bambini speciali.E’ stato un momento di rara bellezza”.

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Castellammare, De Luca dà il via ai lavori del nuovo ospedale: “Sarà il nuovo Monaldi”

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“Diventerà un ospedale simile al Monaldi”.Vincenzo De Luca, a Castellammare di Stabia, per dare il via ai lavori del nuovo ospedale delle acque nell’area delle ex Terme, sulla collina del Solaro.

Sarà una delle ultime uscite da “governatore” e con un pizzico di orgoglio rivendica la realizzazione di un’opera del valore di 200 milioni di euro.

Castellammare

“Oggi iniziano concretamente i lavori dell’ospedale nuovo di Castellammare di Stabia, dopo decenni di parole al vento – commenta De Luca – In Campania stiamo realizzando 10 nuovi ospedali, più che nel resto d’Italia.E’ un altro degli impegni che abbiamo mantenuto con i cittadini di Castellammare e con quelli campani.

Siamo dovuti intervenire per acquistare l’area per 13 milioni di euro, dopo che il complesso non era mai stato reso funzionale.Con il terremoto è stato occupato dai terremotati e rischiava di finire nelle mani della camorra.

La Regione investe qui 200 milioni di euro per fare uno degli ospedali più belli e moderni della Campania.Ci vorrà qualche mese solo per demolire la struttura e portare tutto a discarica, comprese le tonnellate di rifiuti abbandonate nell’area.

Castellammare

Alla fine avremo un ospedale bello, simile al Monaldi come collocazione.

Avrà un panorama mozzafiato e sarà funzionale per tutta l’area costiera e dell’Asl Napoli 3.C’è davvero da essere soddisfatti” conclude il governatore.

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Castellammare, il ‘picconatore’ De Luca demolisce le Terme

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Castellammare

Appuntamento alle ore 10, a Castellammare di Stabia. Arriva Vincenzo De Luca sulla collina del Solaro per dare il via ai lavori del nuovo ospedale nell’area delle Terme di Stabia.

Più che la posa della prima pietra, sarà il giorno in cui prenderà il via la demolizione dello stabilimento termale ormai chiuso dal 2012, nel frattempo preso d’assalto è ridotto a scheletro.

A conti fatti un pezzo di storia della città di Castellammare verrà cancellato per sempre. L’area verrà convertita in zona ospedaliera, con quello che sarà ribattezzato l’ospedale delle acque, lì dove una volta le fonti termali portavano benessere e sviluppo.

Il governatore uscente Vincenzo De Luca vestirà i panni del “picconatore”, non solo per le bordate a Roberto Fico, quanto per la demolizione di un pezzo di storia della città.

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