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Il sindaco Cimmino: «Sogno di riaprire le Antiche Terme. Sul Solaro ci farei l’ospedale» | L’INTERVISTA

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il sindaco cimmino: «sogno di riaprire le antiche terme. sul solaro ci farei l’ospedale» | l’intervista

Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare, ospite di #RassegnaMunicipal condotta da Giovanni Santaniello. Il primo cittadino ha risposto alle domande del giornalista ideatore della rubrica ospitata da StabiaNews.it (tutte le mattine dalle 9.30).

Se Berlusconi dovesse offrirle un seggio in parlamento lascerebbe la città?
«L’obiettivo mio è quello di restare a Castellammare e portare avanti quello che si è programmato per la città. I cittadini mi hanno votato per questo, quindi lascerei tranquillamente il posto in parlamento a qualcun altro».
Cosa vuole lasciare alla sua città alla fine del suo mandato?
«Uno degli obiettivi è quello di migliorare le infrastrutture cittadine. Ad esempio abbiamo già messo in campo una programmazione per il rifacimento di tutte le strade, che non venivano asfaltate ormai da 15 anni. L’obiettivo è creare un biglietto da visita della città, garantendo la vivibilità e il decoro».
Ma ha un sogno nel cassetto?
«Sicuramente riaprire le Terme. Parlo di quelle Antiche, che sono un patrimonio del Comune. L’obiettivo è quello di riaprirle e tenerle aperte. Ci stiamo già lavorando, insieme alla Regione e al Ministero. Dobbiamo cercare di far capire ai privati che vogliono investire che ognuno di noi farà la propria parte. Diverso il discorso sulle Terme del Solaro».
Sta pensando per caso a trasferire l’ospedale sul Solaro come propose Antonio Bassolino?
«E’ un’idea che sposerei in pieno, ma se si riuscisse a mettere in piedi un ospedale all’altezza del comprensorio che serve. Magari con un polo universitario, una struttura facilmente raggiungibile perché è vicina allo svincolo di Gragnano. Al posto del San Leonardo, invece, potrebbe andare una struttura turistico-ricettiva o comunque una struttura pubblica».
Sul museo di Quisisana qualcuno dice che lei è stato fortunato, si è trovato al posto giusto al momento giusto…
«Non è proprio così. Le cronache di qualche anno fa raccontano di un accordo sfumato ormai tra la soprintendenza e il Comune. Quando mi sono insediato ho subito iniziato a lavorarci e con il professor Osanna è nata subito una sinergia. Infatti è stato il primo atto votato dalla mia amministrazione in consiglio comunale».
Ritornando alla quotidianità, sarà ripreso il discorso della viabilità?
Piazza Giovanni XXIII resterà così come l’ultima modifica apportata, quindi con i varchi aperti e parzialmente chiusa. Superata la crisi sanitaria riprenderemo il discorso del piano urbano di mobilità».
Non può mancare la domanda sul rimpasto di giunta. Si fa?
«Dopo Natale si fa il rimpasto»
Chi va via? A chi ha fatto capire che saranno gli ultimi giorni di Pompei?
«Allora, partiamo dall’inizio: la giunta tecnica è servita per dare uno start up alla città, soprattutto perché c’era una macchina comunale ridotta all’osso. E’ chiaro che oggi dobbiamo dare spazio alla politica. E sono sicuro che tutti i partiti e le liste civiche che mi sostengono sapranno mettere a disposizione del sindaco le loro migliori risorse. E non sarà un rimpasto di giunta, ma un azzeramento totale».
Un augurio per il 2021, oltre al rimpasto di giunta?
«Mi auguro di ritornare ad abbracciarci e riprendere la normalità delle nostre cose. Questo 2020 ci ha segnato tantissimo, dobbiamo guardare avanti, con la speranza di poter realizzare quello che il 2020 ci ha tolto».

Daniele Di Martino

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Antiche Terme, pronti 12 milioni per il parco delle acque, piscine, sauna e galleria commerciale

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Dodici milioni di euro per riaprire le Antiche Terme. Dopo aver dato il via libera all’ospedale nell’area dell’ex Terme di Stabia, i commissari straordinari blindano anche il futuro dello stabilimento delle Antiche Terme. Con una delibera la triade commissariale dà il via libera al progetto inserendo nuove opere nel prospetto iniziale.

E’ prevista anche una galleria commerciale e la ristrutturazione dei locali dell’imbottigliamento delle acque, poi piscine, sauna, bagni turchi. Secondo il progetto le Antiche Terme diventerebbe una struttura all’avanguardia, a pochi passi dal centro cittadino. Ma ora si presenta depredata dai vandali e dalle continue incursioni notturne di ladri di ferro e rame.

Nell’edificio principale sono proviste attività curativa di medicina termale con fanghi, balneoterapia, chinesiterapia, inalazioni e magnetoterapia. Poi medicina estetica comprendenti un centro benessere, con annessa palestra, installazioni di mini-piscine con idromassaggio ed installazione di sauna e bagni turchi; e ancora laboratori cosmetici, il cui principio attivo e le sostanze funzionali saranno ricavati dalle acque termali, prevedendo altresì la possibilità di un percorso di visita degli stessi laboratori da parte di studenti ed una sala convegni.

Ancora aree commerciali con una galleria di negozi per la vendita di prodotti tipici della zona e la vendita dei cosmetici prodotti in sito e attività di ristorazione.

E’ previsto poi l’utilizzo dei fabbricati annessi all’area di parcheggio prospicenti Via Duilio, di proprietà di questo Ente, per attività di imbottigliamento, in vetro dell’Acqua della Madonna e dell’Acqua Acetosella, con installazione degli impianti, individuazione di depositi e locali tecnici, prevedendo una produzione rivolta alla piccola e media distribuzione.

Il progetto prevede anche la sistemazione area parcheggio annesso alle terme con pensiline di ombreggiamento sulle quali potranno essere apposti pannelli fotovoltaici.

Infine, il Parco delle Acque e sistemazione del verde con la realizzazione di percorsi abbinati a cure idropiniche su piccole aree di sosta che potranno essere arredate con sedute e tavolini, nonché creazione di una piattaforma di belvedere arredata con piccole vasche per idromassaggi e di un prefabbricato con funzioni wc e spogliatoio, immerse nel verde e zone per attività sportiva all’aperto.

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Patto tra Comune e Regione per il nuovo “Ospedale delle Acque”, via libera alla riconversione delle Terme

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Via libera all’ospedale al posto delle Terme. Il Comune di Castellammare di Stabia e Regione Campania siglano il patto per acquistare i beni di proprietà della Sint, altrimenti destinati a finire all’asta nell’ambito della procedura di concordato presso il tribunale di Torre Annunziata. Dalle stime ufficiali il patrimonio immobiliare del Solaro vale 21 milioni di euro, a fronte di una massa debitoria di 13 milioni accumulata in questi anni dalla Sint. Secondo quanto disposto dai giudici della sezione fallimentare del tribunale oplontino, la massa debitoria dovrà essere estinta entro il 2025. Quindi i tempi sono anche stretti, considerando che la curatela per rispettarli dovrebbe mettere all’asta i beni quanto prima.

In quest’ottica si inserisce il progetto benedetto dal governatore De Luca: acquisire il patrimonio termale in compartecipazione con il Comune di Castellammare di Stabia e trasferirci l’ospedale San Leonardo, già ribattezzato “Ospedale delle Acque”.

Si sono fatti passi in avanti, perché dopo la delibera di giunta regionale con cui De Luca confermava l’indirizzo di acquisire i beni del Solaro, arriva anche la delibera della commissione straordinaria che regge le sorti del Comune di Castellammare. Così facendo i commissari hanno espresso parere favorevole, non solo a consentire l’acquisto da parte della Regione, ma anche ad acquisire una parte dei beni del Solaro come l’area parcheggio, il parco idropinico, Villa Ersilia rinunciando ai crediti che il Comune vanta dalla Sint.

Regione Campania, invece, si occuperebbe di liquidare il resto della massa debitoria agli altri creditori, tra cui anche gli ex dipendenti termali che si sono visti riconoscere un cospicuo risarcimento con tanto di sentenza della Corte di Cassazione.

Nella delibera a firma dei commissari Cannizzaro, Passerotti e Valentino si conferma “una proficua interlocuzione tra la Commissione Straordinaria e la Regione Campania”, nel corso della quale Palazzo Santa Lucia ha “incaricato, con apposita delibera, i competenti Uffici dell’istruttoria preordinata alla valutazione sulla destinazione delle aree del Solaro, di proprietà della S.I.N.T. S.p.A. in liquidazione, all’edificazione di un complesso sociosanitario destinato anche ad ospitare il Nuovo Ospedale di Castellammare e sui presupposti giuridico-amministrativi e sulle condizioni economiche per l’acquisto dell’area”.

Si sono svolte già riunioni tecniche tra la Regione, la commissione straordinaria, l’amministratore unico della S.I.N.T. e l’avvocato rappresentante del Collegio incaricato per la liquidazione. Incontri nei quali, si legge nella delibera dei commissari, i partecipanti hanno verificato la fattibilità della procedura, nonostante il patrimonio sia oggetto di procedura di concordato presso la sezione fallimentare del Tribunale di Torre Annunziata.

“In occasione degli incontri tecnici svolti presso la Regione – si legge ancora nella delibera – era stata valutata l’ipotesi, al fine di conseguire l’acquisizione delle aree occorrenti alla realizzazione della struttura socio-sanitaria, di procedere alla estinzione totale, a cura delle Regione stessa, dei debiti della SINT SpA, al fine di liberarla dalla procedura concorsuale cui deve essere sottoposta, chiudere la fase della liquidazione della Società e trasferire i beni”.

Daniele Di Martino

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Tassa di soggiorno, approvate le tariffe: i turisti pagano fino a 2 euro al giorno

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Confermate le tariffe per la tassa di soggiorno. Nessun aumento per alberghi e bed & breakfast di Castellammare di Stabia. La commissione straordinaria guidata dal prefetto Raffaele Cannizzaro ha approvato le tariffe per l’anno 2023, senza rincari rispetto a quello precedente.

Si va da un massimo di 2 euro al giorno, a carico del turista, a un minimo di 1 euro. Per gli alberghi a cinque stelle la tariffa da applicare è di 2 euro al giorno, 1,50 euro per i quattro stelle e 1 euro per le strutture fino a tre stelle. Campeggi e ostelli 1 euro al giorno, così come per bed & breakfast, case vacanze, affittacamere, residence e agriturismi.

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