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L’INCHIESTA | Il costruttore e l’aspirante assessore, mani sui fondi europei. Intercettazione choc: «Se ci sei… lo so che mi pensi»

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Un costruttore e un politico. Parlano di lavori, accordi e garanzie di una «spartizione». Il garante della grande operazione sarebbe proprio un imprenditore molto noto a Castellammare, intercettato per mesi dagli investigatori. Colloqui telefonici e in auto, nei quali il titolare di un’impresa edile spiega nei minimi dettagli o quasi le richieste di un politico di Palazzo Farnese. Tutto è contenuto in un’informativa dettagliata, ancora zeppa di «omissis», depositata insieme agli atti dell’operazione Olimpo. 

L’imprenditore è considerato dagli investigatori vicino all’attuale amministrazione, almeno fino a un certo punto. Siamo nel 2018 e il costruttore si «vanta» di controllare l’allora giunta.

Ma gli 007 si concentrano soprattutto sul rapporto tra il costruttore e uno degli attori principali della politica stabiese, che tra l’altro risulta anche tra gli aspiranti assessori, nell’ambito dell’imminente rimpasto di giunta. Nel mirino, secondo gli investigatori, ci sono lavori pubblici e in particolare quelli finanziati dai fondi europei. Nelle conversazioni captate l’imprenditore spiega candidamente che «il lavoro pubblico viene 3mila lire e loro lo fanno venire 9mila lire». Loro sarebbero proprio i politica. Non solo, nel corso di un colloquio il costruttore ammetteva che il politico l’aveva informato di «14 milioni di euro da spendere nella comunità… che sono arrivati per fare tutta una serie di cose»

Secondo il politico, proprio il costruttore avrebbe dovuto recitare il ruolo di garante di un accordo più ampio sulla spartizione di queste somme, mediante i lavori finanziati dalla comunità europea. «Se io so che ci sei tu, lo so che pensi a me…» avrebbe detto il politico al costruttore. Tanto da sentirsi dire testuali parole: «pensi a tutti quanti e abbiamo risolto il problema»… «ma se tu non ci sei, questi non possono credere che loro fanno tutto e noi restiamo fuori».

Un chiaro riferimento alla spartizione della «torta». Parole che aprono uno spaccato inedito della politica stabiese, almeno in questa fase. Una vicenda che ora rischia di condizionare anche le nomine in vista dell’imminente rimpasto di giunta.

Daniele Di Martino

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Castellammare, il sindaco contro gli sfascisti: “Nessuno si è indignato quando la camorra si è impossessata delle Terme”

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“Nessuno si è indignato quando hanno chiuso le Terme”.Replica a muso duro il sindaco di Castellammare, Gigi Vicinanza, alle polemiche sulla realizzazione di un ospedale al posto delle Nuove Terme.Questa mattina il primo cittadino si è fatto immortalare al fianco del governatore Vincenzo De Luca, in occasione dell’avvio dei lavori di demolizione dell’ex albergo termale.

“Oggi eliminiamo un altro pezzo di sfasciume urbano”, esordisce Vicinanza richiamando il neologismo coniato da Amato Lamberti. “Questo – continua il primo cittadino – è un luogo abbandonato da una dozzina di anni in preda al degrado.Ho letto dei commenti di persone amareggiate e indignate.

Bisogna indignarsi una dozzina di anni fa, quando queste terme furono chiuse.Bisognava indignarsi quando una quindicina di anni fa le Terme erano in rosso.Bisognava indignarsi quando questo luogo è diventato il luogo di ritrovo del clan D’Alessandro.Adesso si prova a mettere un punto fermo, a riparto da un degrado ultradecennale”.

Il sindaco assicura la riattivazione del termalismo: “Naturalmente il nostro impegno per le Antiche Terme è costante, quest’estate quel parco è stato frequentato da tanti bambini del centro antico, che abbiamo tolto dalla strada.Abbiamo fatto tante iniziative e un evento in particolare mi ha colpito: uno spettacolo con bambini speciali.E’ stato un momento di rara bellezza”.

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Castellammare, De Luca dà il via ai lavori del nuovo ospedale: “Sarà il nuovo Monaldi”

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“Diventerà un ospedale simile al Monaldi”.Vincenzo De Luca, a Castellammare di Stabia, per dare il via ai lavori del nuovo ospedale delle acque nell’area delle ex Terme, sulla collina del Solaro.

Sarà una delle ultime uscite da “governatore” e con un pizzico di orgoglio rivendica la realizzazione di un’opera del valore di 200 milioni di euro.

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“Oggi iniziano concretamente i lavori dell’ospedale nuovo di Castellammare di Stabia, dopo decenni di parole al vento – commenta De Luca – In Campania stiamo realizzando 10 nuovi ospedali, più che nel resto d’Italia.E’ un altro degli impegni che abbiamo mantenuto con i cittadini di Castellammare e con quelli campani.

Siamo dovuti intervenire per acquistare l’area per 13 milioni di euro, dopo che il complesso non era mai stato reso funzionale.Con il terremoto è stato occupato dai terremotati e rischiava di finire nelle mani della camorra.

La Regione investe qui 200 milioni di euro per fare uno degli ospedali più belli e moderni della Campania.Ci vorrà qualche mese solo per demolire la struttura e portare tutto a discarica, comprese le tonnellate di rifiuti abbandonate nell’area.

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Alla fine avremo un ospedale bello, simile al Monaldi come collocazione.

Avrà un panorama mozzafiato e sarà funzionale per tutta l’area costiera e dell’Asl Napoli 3.C’è davvero da essere soddisfatti” conclude il governatore.

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Castellammare, il ‘picconatore’ De Luca demolisce le Terme

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Appuntamento alle ore 10, a Castellammare di Stabia. Arriva Vincenzo De Luca sulla collina del Solaro per dare il via ai lavori del nuovo ospedale nell’area delle Terme di Stabia.

Più che la posa della prima pietra, sarà il giorno in cui prenderà il via la demolizione dello stabilimento termale ormai chiuso dal 2012, nel frattempo preso d’assalto è ridotto a scheletro.

A conti fatti un pezzo di storia della città di Castellammare verrà cancellato per sempre. L’area verrà convertita in zona ospedaliera, con quello che sarà ribattezzato l’ospedale delle acque, lì dove una volta le fonti termali portavano benessere e sviluppo.

Il governatore uscente Vincenzo De Luca vestirà i panni del “picconatore”, non solo per le bordate a Roberto Fico, quanto per la demolizione di un pezzo di storia della città.

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