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Cronaca

Pompei, trovate le forbici usate dalla 24enne che si è tolta la vita ieri. Il medico legale esclude la violenza sesuale

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Il medico legale ha escluso la violenza sessuale. I carabinieri trovano le forbici usate dalla giovane per ferirsi prima di lanciarsi

Pompei. Proseguono le indagini sulla morte di Grazia Severino, la 24enne che ieri si è uccisa lanciandosi da un palazzo nel cuore di Pompei. L’ esame esterno del medico legale nominato dalla Procura di Torre Annunziata ha escluso la violenza sessuale, mentre i Carabinieri hanno ritrovato sul davanzale di un finestrone interno dell’edificio della I traversa di via Carlo Alberto, da dove la giovane si sarebbe lanciata, le forbici con le quali, prima di gettarsi dall’ alto si sarebbe inferta tre fendenti.

Grazia Severino, studentessa universitaria di matematica all’ Università di Salerno soffriva di patologie psichiche ed era in cura da un paio di anni. Ieri, secondo quanto emerso dalla ricostruzione dei fatti, la giovane sarebbe entrata nell’ edificio in stato confusionale, forse sotto l’ effetto di farmaci. Nel pomeriggio di ieri, i primi elementi raccolti dai medici dell’ ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove la 24 enne è stata trasportata in fin di vita dal personale del 118 avevano fatto ipotizzare scenari di violenze sessuale e perfino di sevizie, ma nessuna conferma è venuta dagli approfondimenti, e la pista dell’omicidio non appare più credibile.

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«Tanto dolore, una ferita per Pompei»

«Dolore, tanto dolore; una ferita al cuore per l’intera comunità pompeiana». A scriverlo don Ivan Licinio, responsabile per la pastorale giovanile della Diocesi di Pompei, ha commentato su Facebook la notizia della morte della giovane Grazia Severino. «In attesa di comprendere le dinamiche di questa tragedia – prosegue – possiamo solo stringerci intorno alla famiglia di Grazia e pregare insieme per loro. Verra’ il momento delle disamine e delle analisi di quanto accaduto ma solo dopo che avremo fatto nostro il grido di dolore di chi conosceva e amava questa giovane vita spezzata. Ora come comunità piangiamo un pezzo di noi a cui abbiamo dovuto rinunciare maledettamente presto», conclude. Anche la Diocesi di Pompei è intervenuta tramite i social: «La Chiesa di Pompei, in preghiera, si unisce al dolore della famiglia Severino per la perdita della giovane Grazia. La Madonna del Rosario la accolga tra le sue braccia amorevoli e sostenga i genitori, i familiari e gli amici».

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