Seguici sui Social

Politica

Commissione d’accesso al lavoro, occhi puntati sulle parentele «scomode» dei consiglieri

Imbarazzo a Palazzo Farnese per l’«arrivo» improvviso degli ispettori

Pubblicato

il

commissione d’accesso al lavoro

Imbarazzo misto a incredulità. Quando mercoledì mattina la triade commissariale ha bussato alla porta di Gaetano Cimmino, il sindaco non credeva ai suoi occhi. Si è materializzata d’improvviso la commissione d’accesso. Una visita inaspettata, almeno in tempi così brevi.
Da questa mattina, a Palazzo Farnese, non vola una mosca. Il via vai di consiglieri comunali si è smorzato e nessuno, al di là del sindaco, ha voglia di commentare. Nessun documento ufficiale della maggioranza, nessun cenno da Forza Italia che guida il centrodestra stabiese. Intanto la commissione ha iniziato a spulciare i primi atti, insediandosi al primo piano, nella stanza che fu del compianto vicesindaco Lello Radice.
Ma c’è preoccupazione, soprattutto perché le attività amministrative rischiano una frenata. I funzionari comunali, in questi casi, preferiscono buttare la palla in tribuna finché si può. E per usare ancora un termine calcistico, tirano la gamba sempre più indietro. Una firma di un atto, in questo scenario, è una responsabilità in più dal momento che ogni virgola sarà «scannerizzata» dalla commissione d’accesso.
E’ una bella botta. Anche se i vertici di Palazzo Farnese sono sicuri di non aver mai dato un indirizzo che potesse favorire la criminalità organizzata. Alcuni esponenti dell’ex giunta sono sicuri dell’integrità del proprio operato e Gaetano Cimmino ha assicurato gli attuali assessori chiedendo di non temere conseguenze: «Abbiamo sempre operato nella legalità».
Il tiro del Viminale sembra, però, spostato sulle parentele eccellenti di alcuni consiglieri comunali. Non a caso la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’elezione del presidente del consiglio comunale, Emanuele D’Apice, con relativa esposizione mediatica per aver ricordato il padre defunto, ma negli anni 2000 condannato per concorso esterno, inchiesta che costò anche lo scioglimento del consiglio comunale di Pompei. Ma non sarebbe l’unico a «pagare» le parentele «scomode». Sia in maggioranza che all’opposizione ci sarebbe altri casi che sono finiti all’attenzione del Viminale, ancor prima dell’insediamento della triade commissariale.
Per questo c’è preoccupazione. E nel volto di Gaetano Cimmino, raccontato da chi l’ha incrociato nelle ultime ore, si legge il rammarico per non aver evitato l’esposizione mediatica delle ultime settimane.

Per leggere le ultime notizie di cronaca su Napoli, clicca qui.


Leggi anche

Supplemento digitale www.notiziesera.com Reg. N° 16/2020 presso il Tribunale di Napoli - N° iscrizione ROC: 36402
Editore GLAMOUR STUDIO di Ciro Serrapica Direttore Ciro Serrapica - via Rajola 80053 Castellammare di Stabia (NA)
Per informazioni o per inviare una segnalazione Whatsapp / Telefono +39 351 309 1930 / email: stabianews.it@gmail.com



NORMATIVA SULLE RETTIFICHE Ci impegniamo, al fine di garantire sempre una corretta e precisa informazione, a correggere errori ed imperfezioni contenute negli articoli. Le correzioni vengono evidenziate all’interno o in calce all’articolo, specificandone la data e l’ora. Vengono inoltre pubblicate le lettere e le richieste di precisazione. La richiesta di rettifica, da presentarsi ai sensi delle normative in materia, deve contenere le generalità complete e il domicilio o la sede legale del richiedente; la domanda deve essere sottoscritta ed inviata attraverso posta elettronica ordinaria o certificata. La rettifica deve concernere i fatti su cui verte la discordanza e non valutazioni o commenti, deve essere corredata degli elementi atti ad identificare con precisione le notizie di cui si chiede la rettifica. Copyright@2016- 2025 StabiaNews