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GRAGNANO | Comune e Buttol insieme per il recupero degli oli esausti: arrivano 10 eco-punti in città

Installati i contenitori per smaltire gli oli provenienti dalla cottura dei cibi

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gragnano | comune e buttol insieme per il recupero degli oli esausti: arrivano 10 eco-punti in città

Dieci punti di raccolta per gli oli esausti e una campagna di sensibilizzazione per difendere l’ambiente. Una svolta green nel comune di Gragnano, voluta dalla Buttol e dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Cimmino.
L’azienda che si occupa del servizio di igiene urbana ha messo in campo un’iniziativa volta a incrementare la raccolta di oli esausti vegetali provenienti dalla cottura dei cibi e dalla frittura. Un modo per incrementare ancora di più le percentuali di raccolta differenziata, che a Gragnano si attestano intorno al 65%.

COME DIFFERENZIARE
Sono dieci gli «eco-punti» installati su tutto il territorio cittadino di Gragnano: Via Castellammare, Parco Imperiale, via dei Pastai, via Ogliaro, via Vittorio Veneto, piazza Caprile, via Aurano-Castello, via Santa Croce (uffici comunali), Statale per Agerola, piazza Amendola (ferrovia).
E’ semplice differenziare gli oli esausti. Basta versare l’olio di una bottiglia di plastica dalla base cilindrica, di una capacità massima di due litri, e inserirla nel contenitore dell’«eco-punto» più vicino. E’ garantito lo svuotamento settimanale, in alternativa è possibile contattare il numero verde 800 325 110 nel caso in cui i contenitore dovesse risultare saturo.

PERCHE’ DIFFERENZIARE
Quante volte abbiamo versato l’olio esausto nel lavandino o nel wc? Nulla di più sbagliato, perché diventa un danno irreparabile per l’ambiente. Gli oli vegetali esausti hanno una pericolosità che viene spesso ignorata o sottovalutata. Disperso nell’ambiente, l’olio vegetale esausto può essere altamente inquinante per il sottosuolo, per la flora, per laghi e fiumi. Versare l’olio direttamente nel lavandino provoca un intasamento delle tubature, problemi alle condotte fognarie e al funzionamento dei depuratori e produce cattivi odori in caso di ristagno.
Ogni cittadino produce circa 3 kg all’anno di olio derivante dalla conservazione di alimenti, dalla cottura dei cibi e dalla frittura, ma solo un quarto viene recuperato.
In sostanza, raccogliendo l’olio alimentare esausto in modo corretto proteggiamo l’acqua e l’ambiente e contribuiamo alla riduzione di emissioni di CO2 nel settore dei trasporti. In effetti, l’olio alimentare correttamente raccolto viene avviato a recupero diventando materia prima sostenibile per la produzione dei Biocarburanti avanzati, in sostituzione dell’olio di palma utilizzato invece nei Biocarburanti tradizionali.

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