Cronaca
Imprenditore di Gragnano sequestrato da due magrebini e salvato dalla polizia in Umbria

Sequestrato a scopo estorsivo, la vittima è figlio di un noto imprenditore di Gragnano
Un imprenditore di Gragnano è sequestrato a scopo estorsivo da due magrebini e liberato dalla polizia a Orvieto. I sequestratori lo hanno “invitato” con la forza a salire sulla loro auto, gli hanno sottratto il cellulare, poi – forse dopo un primo tentativo di ottenere il credito vantato – hanno imboccato l’autostrada, dirigendosi verso la Francia. E’ dopo circa 300 chilometri, nei pressi di Orvieto, però, che si e’ conclusa la fuga dei due presunti rapitori del 57enne, liberato grazie ad un blitz della polizia di Stato.
Entrambi, due quarantenni nati in Francia ma di origine magrebina, sono stati arrestati con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione, mentre nei confronti di un terzo coetaneo che era con loro in auto sono in corso indagini per chiarirne la posizione.
L’uomo sequestrato non ha riportato conseguenze fisiche, ma è apparso ai poliziotti piuttosto intimorito. L’episodio è avvenuto martedì ma solo oggi è stato reso noto dalla polizia Stradale di Orvieto – diretta dal sostituto commissario Stefano Spagnoli – dopo le prime indagini svolte con il coordinamento della procura di Terni. Il sequestro – è stato appurato – sarebbe avvenuto in strada. Non sarebbero state usate armi per minacciare il cinquantasettenne, al quale però è stato subito sottratto il cellulare.
Non è chiaro dove sia stato condotto inizialmente l’uomo dai rapitori, fino a che nel pomeriggio l’auto, una Opel con targa francese, non ha intrapreso il suo viaggio in autostrada. Sono state alcune segnalazioni giunte alla sala operativa della polizia stradale di Roma – la cui provenienza e’ anche in questo caso da chiarire – ad allertare gli agenti in merito al probabile sequestro, segnalando l’auto di colore scuro diretta al nord.
In tarda serata la Polstrada di Orvieto, con il coordinamento del centro operativo di Fiano Romano, è riuscita ad intercettare il veicolo segnalato con i quattro a bordo. Al momento del controllo agli agenti non è sfuggito lo sguardo di sollievo del cinquantasette che, avvicinato da un poliziotto, ha sussurrato di essere stato rapito. L’uomo, portato negli uffici della Polstrada, ha sporto denuncia, riferendo che, con ogni probabilità, la ragione del gesto era da ricondurre a questioni di presunti crediti reclamati dai sequestratori.
Sono in corso accertamenti per capire in che ambito possa essere maturato il debito. L’intenzione dei malviventi – è invece emerso – era quella di condurre il sequestrato in Francia, per liberarlo solo una volta che il riscatto fosse stato pagato. Gli accertamenti svolti hanno evidenziato lo “spessore criminale” dei sequestratori, definiti dagli investigatori di “caratura internazionale”: a carico dei due sono emersi infatti numerosi precedenti, tra cui rapina a mano armata, aggressioni contro le forze dell’ordine e una fuga da una stazione di polizia.
Il sequestrato ha invece piccoli precedenti alle spalle. Gli arresti dei due – che ora si trovano nel carcere di Perugia – sono stati convalidati ieri dall’autorità giudiziaria di Terni. L’indagine, per competenza territoriale, dovrebbe comunque passare a breve alla Procura di Torre Annunziata.
Cronaca
Sequestrati prodotti ittici in cattivo stato di conservazione
Operazione della Guardia Costiera

La Guardia Costiera di Castellammare di Stabia ha sequestrato diversi quintali di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione nel territorio di competenza.Nella giornata di ieri, i militari hanno effettuato verifiche mirate nell’ambito della filiera ittica, operando nel territorio di competenza.
Sono state scoperte una serie di violazioni commesse da alcuni operatori commerciali operanti nel
settore della pesca.Le articolate attività di controllo hanno permesso di accertare che alcuni esercenti oltre a detenere prodotti ittici privi della necessaria documentazione utile a stabilire la provenienza poneva in vendita alcune specie ittiche (cd novellame) pescate allo stato giovanile e, pertanto, non potevano essere posti in vendita.
I prodotti ittici sono stati sequestrati e agli autori delle violazioni sono state comminate una serie di sanzioni amministrative per un importo di Euro 4.000.Tali mancanze oltre ad impedire al consumatore finale di essere a conoscenza
delle informazioni fondamentali come il luogo di cattura del pescato, la data di produzione e/o la sede di lavorazione, compromettendo così la trasparenza dell’intera filiera è stato contrastato la vendita di specie ittiche la cui cattura è
vietata dalla vigente normativa nazionale e comunitaria.
Cronaca
Castellammare, ristrorante con prodotti ittici senza tracciabilità. Intervento dei Nas e della Polizia Locale

Prodotti ittici senza tracciabilità, cucine senza acqua calda, carenze igienico sanitarie, occupazione di suolo pubblico, è quanto hanno riscontrato il Personale di Polizia Locale sezione Polizia Amministrativa – Commerciale agli ordini del Dirigente, Comandante Francesco Del Gaudio e coordinati dal Tenente Donato Palmieri, unitamente al personale militare della Compagnia Carabinieri di Castellammare di Stabia e personale Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni NAS di Napoli, in un noto ristorante specializzato in cucina a base di pesce del centro cittadino stabiese situato in una delle strade pedonali che portano verso il lungomare a ridosso della Villa Comunale.Da punto di vista sanitario il personale militare dei NAS riscontrava gravi criticità igienico sanitarie nei locali cucina con assenza tra l’altro della fornitura di acqua calda (elemento essenziale per esercitare) dai cui rubinetti usciva acqua di colore rosso con evidenti segni di cattiva manutenzione dell’impianto.
Inoltre veniva riscontrato dal personale militare la presenza di circa 70 kg di pesce e prodotti ittici completamente privi di tracciabilità e per i quali venivano apposti sigilli e piombature e messo sotto sequestro per successiva distruzione.Il titolare del ristorante veniva invitato dapprima a sospendere l’attività e poi si procedeva all’immediata chiusura per carenza delle condizioni igieniche.
Il personale di Polizia Locale effettuava controllo di Polizia Amministrativa e procedeva a commisurate sanzioni in merito ad occupazione abusiva della sede stradale ed altre sanzioni di tipo amministrativo relative agli impianti e manufatti presenti a servizio dell’attività di ristorazione.Inoltre veniva identificato tutto il personale presente al fine di effettuare le opportune verifiche in materia di regolarità sulle posizioni lavorative dei dipendenti.
La sinergia tra le Forze dell’ordine presenti sul territorio continua a produrre risultati nella Zona Rossa individuata dal Prefetto di Napoli.La Polizia Locale di Castellammare di Stabia ha messo in campo attività in ogni ambito e aspetto dai controlli viabilistici nelle zone strategiche della città ai controlli amministrativi degli esercizi commerciali e pubblici in particolare per le emissioni rumorose e moleste.
Un’intensa attività congiunta con altre forze presenti territoriali si sta eseguendo sui Lidi Balneari in località Pozzano dai cui controlli stanno emergendo diverse irregolarità da parte dei concessionari.Le attività si concentrano anche sulla tutela dell’ambiente con diverse operazioni di identificazione dei soggetti che sversano rifiuti illecitamente grazie al nuovo impianto di Videosorveglianza cittadina.
I controlli si intensificheranno sempre di più al fine di consentire alla cittadinanza tutta un’estate serena
Cronaca
Meta di Sorrento, pusher finisce in manette aveva ovuli in casa

Questa mattina a Meta, i Carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica, hanno proceduto all’arresto di un 19enne originario di Vico Equense (Na), gravemente indiziato in ordine a 33 episodi di detenzione e cessione illecite di sostanze stupefacenti.I fatti risalgono al 13 ottobre 2024, allorché un equipaggio del NOR-Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sorrento interveniva in casa dell’odierno indagato a seguito di una violenta lite con la madre e lo trovava in possesso di due ovuli contenenti hashish, di un bilancino di precisione assieme altro materiale utile al confezionamento di dosi nonché di denaro contante ritenuto provento dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti
La successiva e più approfondita analisi forense delle informazioni contenute nella memoria dello smartphone, attraverso precise ricostruzioni attuate mettendo insieme i dati impressi nelle immagini, i dialoghi contenuti nelle chat e la compiuta identificazione degli interlocutori, permetteva di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’odierno arrestato circa gli episodi di spaccio di stupefacenti circostanziati nelle contestazioni.
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