Politica
Castellammare, Di Martino: «Maggioranza isolata e città ferma. Cimmino si dimetta»
Castellammare di Stabia. «Sarebbe più saggio gettare la spugna prima che l’onta dello scioglimento per infiltrazioni mafiose colpisca la città». A dirlo è Andrea Di Martino, consigliere comunale di opposizione alla vigilia del consiglio comunale sul bilancio previsto nella giornata di lunedì. L’esponente di Italia Viva commenta l’uscita della Lega dalla maggioranza capitanata dal Sindaco Cimmino. «I numeri ci sono ancora, ma solo i numeri in politica non sempre sono sufficienti. L’uscita della Lega dalla giunta di Castellammare, a pochi mesi da un lungo e travagliato rimpasto è uno smottamento politico. Soprattutto con le motivazioni adottate, criptiche ma con evidenti riferimenti al lavoro della commissione d’accesso insediatasi al comune. Esse, se si sommano alle tardive e rituali dichiarazioni di Forza Italia napoletana, ci consegnano il quadro di una maggioranza politicamente isolata e con la spada di damocle dello scioglimento per infiltrazioni mafiosa pendente sul futuro prossimo».
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Il clima che si respira in consiglio comunale non è dei migliori. Dopo l’uscita del Carroccio l’idea di lasciare Cimmino è venuta anche ad altri consiglieri ed esponenti della giunta mentre « all’orizzonte – afferma Di Martino – ci dovrebbero essere discussioni fondamentali per il futuro della città, Puc, Terme, area di via De Gasperi, porto commerciale. Ci sono gare da espletare per il servizio di igiene urbana e per la gestione e riscossione dei tributi. Abbiamo due commissioni speciali su Terme ed igiene urbana praticamente impantanate. Nubi si addensano sulla gestione degli affidamenti diretti a un cartello di ditte che sta assumendo una posizione da semimonopolista. La gestione dei servizi nelle spiagge pubbliche è preoccupante. Il clima in cui tutto questo avviene non è sereno e a rasserenare gli animi non bastano i numeri. Lunedì consegnerò la mia lettera di dimissioni dalla commissione speciale terme che oramai ha abbondantemente esaurito il tempo che aveva a sua disposizione». Per questo Di Martino ha chiesto al Sindaco «un sussulto di orgoglio» dimettendosi. «Istituzionalizzi questa crisi politica e sociale, lunedì – continua l’esponente di IV – venga in consiglio e apra lui il dibattito politico. Spiegando alla città come intende proseguire e come rassicurare tutti sul fatto che ogni consigliere potrà svolgere in serenità il proprio mandato, sia esso di maggioranza che di opposizione. Perché nel modo in cui si sta andando avanti non di approda in nessun porto e sarebbe più saggio gettare la spugna prima che l’onta dello scioglimento per infiltrazioni mafiose colpisca la città».
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