Politica

Il centrodestra stabiese è già a pezzi, a rischio i numeri per il bilancio

La Maiello già si defila, nessuno vuole la presidenza della commissione politiche sociali. Spaccatura sull’ipotesi dimissioni di D’Apice. Così si rischia di andare a casa!

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Le voci di dentro raccontano di un centrodestra in preda a una crisi di nervi. L’arrivo a Castellammare della commissione d’accesso non fa dormire sonni tranquilli ai consiglieri di maggioranza, che da giorni si interrogano su quanto prodotto dall’amministrazione in questi tre anni.

C’è preoccupazione soprattutto tra gli ultimi arrivati. E’ il caso di Annamaria Maiello, entrata in consiglio da poco più di un mese, che si è ritrovata nel bel mezzo della bufera. Le voci che provengono da Palazzo Farnese lasciano trapelare una certa scollatura con il gruppo di «Solo per Castellammare» e un rapporto già ai minimi storici con il sindaco Gaetano Cimmino.

C’è poi la questione della commissione politiche sociali, che rimane ancora senza presidente. E’ stata proposta a diversi consiglieri di Forza Italia, ma nessuno ha voluto accettare l’incarico.

Mentre tiene ancora banco il caso D’Apice. Una parte della maggioranza ha espresso apprezzamento sull’ipotesi di dimissioni. Ma gli «ortodossi cimminiani» non vogliono sentire ragioni.

E in questo quadro è difficile andare in consiglio comunale, con numeri che potrebbero non garantire l’approvazione del bilancio consuntivo. Un ritardo che ha determinato la diffida da parte del Prefetto, costretto a intervenire su Castellammare inviando anche la commissione d’accesso per verificare eventuali condizionamenti della camorra.

Il centrodestra è già a pezzi. E non si esclude una fine anticipata della consiliatura, al netto del rischio scioglimento da parte del Viminale.

Daniele Di Martino


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