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Flop sui beni confiscati, ora lo scontro è politico: Sica su tutte le furie

Il consigliere di Fratelli d’Italia contro la giunta per la mancata partecipazione al bando da 200mila euro

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Il flop del bando per i beni confiscati rischia di creare una crepa nella maggioranza di Cimmino. Si registrano non solo le tensioni tra il sindaco e Forza Italia, dal momento che il primo cittadino avrebbe chiesto spiegazioni proprio all’assessore forzista Amedeo Di Nardo della mancata partecipazione al bando di 200 mila euro. Infatti, si fa spazio anche uno scontro con Fratelli d’Italia e in particolare con il consigliere Ernesto Sica, il vero promotore della partecipazione al bando, tanto da organizzare diversi incontri con Antonio Arzillo, consulente della commissione parlamentare antimafia ed esperto di beni confiscati alla camorra.

A Palazzo Farnese si racconta di un Sica su tutte le furie per il flop, puntando il dito contro il sindaco Cimmino, che a sua volta avrebbe incolpato altri assessori e dirigente per l’assenza di un progetto esecutivo. Un tutti contro tutti.

Il realtà c’era tutto il tempo per partecipare all’avviso pubblico, pubblicato il 16 agosto su Burc della Regione Campania e con scadenza il 30 ottobre 2021. Tra gli obblighi c’era il possesso di un progetto già esecutivo sul riutilizzo dei beni confiscati, da destinare sedi istituzionali, centri di accoglienza, spazi per lo sport o parchi urbani, attività produttive o spazi per l’inclusione lavorativa dei giovani. Ma non si farà niente. E ora a Palazzo Farnese inizia la resa dei conti.

Daniele Di Martino


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