Politica
“Ritorneremo più forti di prima”, i fedelissimi di Cimmino suonano la carica nella cena a casa dell’ex sindaco
Ma si registrano tre assenze importanti: ormai il centrodestra perde i pezzi per strada dopo lo scioglimento

“Ritorneremo più forti di prima”. E’ stato un messaggio nella chat di maggioranza a dare la carica per la reunion post-scioglimento del centrodestra stabiese. Ne è ancora convinta la squadra di Gaetano Cimmino, che ieri sera si è riunita in “località segreta”. Che poi tanto segreta non si è rivelata. Gli spifferi dell’ex maggioranza raccontano di un cambio repentino di location: dall’appuntamento “alle ore 20 alla pizzeria Paiman” si è passati al ristorante fai-da-te a casa dell’ormai ex sindaco Gaetano Cimmino. Meglio lontano da occhi indiscreti.
Ad ogni buon conto, quella di ieri sera, è stata l’occasione per rinsaldare le fila del centrodestra. Un’impresa difficile dopo tutto quello che è successo. Per il momento sorrisi e pacche sulle spalle all’ex sindaco dopo un discorso “emozionante”, a sentire qualche esponente della fu maggioranza di governo. Un centrodestra che ha comunque fatto i conti con diverse assenze. La coalizione è stata tutt’altro che unita nella “cena” post-scioglimento. All’appello mancava Vincenzo Ungaro, l’ex presidente del consiglio comunale, che ultimamente si è avvicinato all’ex magistrato anti-casalesi Catello Maresca. Non c’erano nemmeno Annamaria Maiello ed Enza Maresca, d’altronde entrambe già da mesi avevano preso le distanze. Ha sorpreso invece la presenza di Alfonso Lucarelli, che alla vigilia del “momento conviviale” aveva annunciato a tutti di non aver intenzione di partecipare. Evidentemente ha cambiato idea una volta saltata in extremis la location “pubblica”.
Daniele Di Martino

Politica
Vozza: “No a passi indietro sui quartieri Savorito-Moscarella”

“Sui quartieri non ci possono essere passi indietro”. Sullo Scaffale di Salvatore Vozza è stato pubblicato il primo dei quaderni sulle periferie della città. Uno sguardo sul rione Savorito-Moscarella: le scelte, gli atti, il passato e il presente di un quartiere che chiede riscatto.
“Una riflessione su Castellammare e sulla sua ripresa non può non tenere dentro – scrive Salvatore Vozza – il tema delle Periferie. Leggo in questi giorni del progetto di Rigenerazione Urbana che dovrebbe interessare il rione Savorito. Fu l’allora sindaco Lino Polito il primo a muoversi per ridare una dignità a questa fetta di città. Tema ripreso da noi sindaci che siamo venuti dopo. Negli appunti che metto a disposizione troverete il lavoro fatto durante gli anni della mia consiliatura. Alla luce di ciò che viviamo adesso se non si dovesse riuscire utilizzare i 15 ml di euro attuali ricevuti sul Pnrr , queste risorse andrebbero a sommarsi a quelle già perse negli anni precedenti: 21ml di euro per l’housing sociale e 17 ml di euro del Contratto di quartiere della periferia Nord. Più di 50 milioni persi, sottratti alla città e a un quartiere; senza considerare quelle avrebbero dovuto apportare i privati. Un fatto enorme del quale non si può non discutere.
Non è necessario descrivere nel dettaglio la realtà di Savorito-Moscarella, la conosciamo tutti e tutti sappiamo che per far fronte all’emergenza determinata dal terremoto, furono costruiti prefabbricati provvisori per ospitare 189 famiglie; innestando questo insediamento accanto a Moscarella dove già esistevano insediamenti realizzati dall’IACP. Quei prefabbricati, concepiti per rimanere in piedi per 10 anni, dopo oltre trent’anni non sono stati ancora sostituiti con normali, decenti, e sicure abitazioni.
La situazione è diventata insostenibile per chi è costretto da anni a vivere in quei prefabbricati. Erano stati elaborati progetti avanzatissimi (Contratto quartiere nel 2000, Savorito nel 2009), e questa volta insieme ai progetti erano state reperite anche le risorse per attuarli.
Nel quaderno su SAVORITO-MOSCARELLA, troverete questi progetti e alcuni atti che chiariscono il lavoro fatto. Il Contratto di Quartiere della Periferia Nord, le procedure di gara per l’appalto si conclusero a fine 2008, dopo i rilievi della Commissione d’accesso e le disavventure interne, tutte rivelatesi infondate come ha accertato la Magistratura, da almeno 10 anni è scomparso dalle vita amministrativa del Comune. Non si è saputo più niente e neanche si è appurato se le risorse stanziate siano ancora disponibili. Ecco su tutto questo occorre aprire una discussione seria nel metodo anzitutto rendere partecipi la regione, la città metropolitana e l’Iacp. Per evitare il permanere di aree inaccettabile di degrado, serve una sfida coraggiosa che dobbiamo alla Castellammare dei quartieri. Da troppo tempo ci trasciniamo nodi e scelte che hanno condizionato la vita della città. Ne abbiamo discusso poco, con errori commessi da tutti, ma quelle non scelte pesano e ancora condizionano la vita della città e dei quartieri. Non è semplice definire quali sono, una data precisa; vivono posizioni e punti di vista diversi e aspetti che hanno alimentato anche uno scontro politico e di interessi, non di poco conto. Nel link che allego troverete il primo dei quaderni che voglio dedicare ai quartieri di Castellammare e i documenti che in questi anni ho raccolto”.
Politica
Ospedale sul Solaro, blitz di De Luca nelle Terme

L’ospedale al posto delle Terme di Stabia prende sempre più forma. Tanto che ieri Vincenzo De Luca ha fatto un blitz sul Solaro insieme al commissario Raffaele Cannizzaro. Un sopralluogo per convincersi della bontà del progetto proposto dall’ex sindaco Salvatore Vozza e caldeggiato dai regionali Pd e Italia Viva negli ultimi mesi.
Il governatore sembra ormai convincersi a trasferire il San Leonardo sulla collina del Solaro, con l’intenzione di creare una cittadella ospedaliera e un polo universitario convenzionato con l’università di Salerno.
Per fare ciò la Regione dovrebbe acquisire i beni della Sint, che attualmente sono in mano al tribunale di Torre Annunziata pronto a metterli all’asta. Sarà una corsa contro il tempo per bloccare la procedura è acquisire l’area al patrimonio della Regione, per poi costruirci un ospedale all’avanguardia e degno dell’enorme bacino d’utenza dell’area stabiese, torrese e dei Monti Lattari.
Daniele Di Martino
Politica
Savorito, la rivoluzione dei commissari per il quartiere dello spaccio: progetto da 90 milioni

Riqualificazione del Savorito: progetto da 90 milioni di euro per rigenerare il quartiere tristemente conosciuto per l’attività di spaccio. Via le fatiscenti case popolari, spazio a nuovi alloggi pubblici e soprattutto servizi, parcheggi, aree verdi e un albergo. Quello dei commissari prefettizi, chiamati a Castellammare di Stabia, a risanare l’ente dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, è una rivoluzione per la periferia nord, anche perché ha completamente stravolto il progetto iniziale presentato dall’amministrazione Cimmino.
Dopo aver bloccato in una prima fase la proposta dell’ex giunta di centrodestra, i commissari hanno approvato un nuovo progetto con una delibera. In origine si prevedeva solo la demolizione dei fabbricati di edilizia pubblica collocati nel quartiere, nonché l’abbattimento di una fatiscente struttura inizialmente deputata a plesso scolastico abusivamente occupata, con la conseguente riconfigurazione degli assi viari e la ricostruzione di nuovi immobili residenziali con annessi servizi.
Successivamente la commissione prefettizia ha dato mandato al settore Urbanistica di adeguare il tutto al Puc, trasmettendo al ministero. una proposta di rimodulazione, volta a dare una miglioria all’intero intervento, garantendo, da un lato, una maggiore dotazione di unità abitative di edilizia pubblica, dotando, dall’altro, la città di posti auto e di ulteriori servizi e attrezzature, attraverso l’inserimento di un edificio polifunzionale a destinazione turistico‐ricettiva con annesso parcheggio interrato.
La proposta rimodulata, riammessa dal ministero, comporta la variazione del quadro economico, per un importo finale di 91.882.079,46 euro, di cui circa Euro 66.000.000,00 da finanziare attraverso il ricorso all’istituto del partenariato pubblico-privato. Il progetto prevede un intervento diviso in tre lotti. Il primo, realizzabile mediante ricorso a project financing comprendente l’area posta a nord-est dell’asse stradale e comprende l’edificio polifunzionale a destinazione turistico‐ricettiva con annesso parcheggio interrato, il mercato coperto, il parco agricolo e lo studentato. Il lotto numero 2 realizzabile mediante fondi a valere sul P.I.N.Qu.A. e fondi comunali complementari: comprende l’area posta a nord-ovest dell’asse stradale e comprendente la demolizione dei fabbricati di edilizia publica esistenti siti nell’area in oggetto nonché del plesso scolastico abusivamente occupato; la realizzazione di n. 96 nuovi alloggi, realizzazione di polo per l’infanzia, realizzazione delle infrastrutture correlate, servizi, attrezzature e spazi verdi, tra cui strade e viali interni, parco lineare, area urbana per lo sport, parcheggi a raso per gli esercizi di vicinato, parcheggi interrati pertinenziali per i residenti e raccolta pneumatica di rifiuti; tale lotto da realizzare con i suddetti fondi a valere sul P.I.N.Qu.A. e su fondi comunali, si sostanzia nella riqualificazione con abbattimento e ricostruzione degli alloggi pubblici, per un importo economico di € 28.284.819,09. Infine, il lotto 3, realizzabile mediante fondi a valere su successivo finanziamento e comprendente l’area posta a sud-est dell’asse stradale e comprende la realizzazione dei restanti alloggi di edilizia residenziale a canone sostenibile
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