Politica
Settore florovivaistico, in arrivo dalla Regione contributi a fondo perduto
In pagamento i primi fondi per gli imprenditori colpiti dall’emergenza Covid

“Sono in pagamento in queste settimane i contributi a fondo perduto e a favore del comparto florovivaistico della Campania previsti dalla Regione nell’ambito del piano socio economico post emergenza Covid-19” – ad annunciarlo è Vincenzo Malafronte, presidente del Consorzio Produttori Florovivaisti Campania esprimendo il suo più vivo ringraziamento “per il lavoro puntuale portato avanti dagli uffici regionali e dalle associazioni di categoria nella raccolta delle istanze e nell’erogazione dei fondi”.
Un lavoro portato avanti in questi anni in maniera sinergica dallo stesso Consorzio, che come ricorda Malafronte: “ha svolto fin da subito un ruolo fondamentale di raccolta dei dati per quantificare il danno e ha permesso alla Regione Campania e alle associazioni di categoria di avere un quadro chiaro e dettagliato delle perdite, cha ha portato gli uffici regionali a poter calibrare gli aiuti anche rispetto alle perdite. Ancora una volta il presidente Vincenzo De Luca e l’assessorato all’agricoltura, guidato da Nicola Caputo, hanno dimostrato attenzione al nostro comparto. Una vicinanza che ci fa ben sperare anche rispetto ai progetti da mettere in campo nell’ambito del PNRR per la crescita e lo sviluppo del nostro settore”.

Politica
Scioglimento, ecco il “ricorso in bianco” per desecretare la relazione della commissione d’accesso
La strategia dell’ex sindaco per interrompere i termini e puntare a “smontare” le motivazioni del ministero

Un ricorso “in bianco”. Così è stato definito durante le riunioni tenute dall’ex maggioranza di Gaetano Cimmino. Una soluzione prospettata dallo studio Clarizia, uno dei principi del foro di Roma, per interrompere i termini e tentare di ribaltare lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche.
Stando a quanto depositato dagli avvocati dell’ex sindaco, si tratta quindi di un ricorso che principalmente punta a far desecretare le motivazioni che hanno spinto il governo a sciogliere il consiglio comunale. Perché in realtà, ufficialmente, questi atti non ci sono. Anche se il contenuto è ben noto per essere stato riportato dalle testate giornalistiche. Ma non sarà possibile smontare queste motivazioni, almeno per il momento. Quindi si proverà a richiedere gli atti ufficiali, che per il momento il Prefetto non ha concesso, per poi provare a fare un “ricorso nel ricorso” entrando nel merito della questione.
La maggior parte dell’ex maggioranza ha firmato senza battere ciglio, in tre invece non se la sono sentita di dare il mandato all’avvocato Clarizia.
Daniele Di Martino
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