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Castellammare, Vozza tuona: «Si cerca di spostare l’attenzione con faziose ricostruzioni, scioglimento fatto grave»

L’ex fascia tricolore stabiese interviene sullo scioglimento del consiglio comunale

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Castellammare di Stabia. «Lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche è un fatto grave, io continuamente tirato in ballo per sviare l’attenzione su quanto accaduto». A scriverlo sui social è Salvatore Vozza, ex Sindaco di Castellammare di Stabia. L’esponente di sinistra interviene su indiscrezioni stampa che lo riportano candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative che non si celebreranno prima del 2024 dopo il lungo commissariamento. «Stamattina – scrive Vozza – mi trovo addirittura candidato» qui «Si tenta di spostare l’attenzione della città verso altro, si tenta di far schierare i cittadini per creare un clima da tifoserie che non tiene conto della città, delle sue aspettative, delle sue ansie, dei suoi bisogni. Lo scioglimento del Consiglio Comunale di Castellammare di Stabia rappresenta un fatto grave».

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Sul futuro politico della città c’è molta incertezza. Si attende l’arrivo del decreto di scioglimento e la relazione con all’interno le motivazioni ma soprattutto le modalità di gestione del comune dall’amministrazione Cimmino sciolta. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti appalti, parentele, concorsi, permessi edilizi e infine piano urbanistico comunale. Ed è proprio tra questi che qualcosa non è andato tanto da portare il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a chiedere ed insistere sullo scioglimento del consiglio comunale dieci giorni fa.

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«In queste occasioni – prosegue Vozza – la prudenza dovrebbe invogliare tutti prima di dare giudizi, di avventurarsi in strane e faziose ricostruzioni dei fatti, dei periodi presi in esame, di aspettare le motivazioni che hanno portato allo scioglimento. Motivazioni che rappresenteranno un elemento essenziale per chiarire responsabilità dalle quali nessuno di noi potrebbe sottrarsi, per fare un ragionamento sulla città, su quanto accaduto e su come si affrontano due lunghi anni di commissariamento: Castellammare non voterà prima del 2024. Anni in cui la città non può perdere le occasioni di sviluppo e restare ferma». Emilio D’Averio

 

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