Cronaca
Uno sportello per le vittime del bullismo, arriva l’App per le segnalazioni

“Contattateci, noi ci siamo per aiutarvi”. Un’App e uno sportello di esperti per aiutare i ragazzi che finiscono in rete o a scuola, nel quartiere in cui vivono, vittime di bullismo e degli altri pericoli innescati dal web. Nato dal progetto “Dico a te”, sostenuto da Fondazione con il Sud, il servizio è attivabile con un tasto SOS sul telefono cellulare anche per il supporto a insegnanti e famiglie che vogliano un aiuto in situazioni di difficoltà a Castellammare di Stabia e nei Comuni vicini. Dopo il caso di Alessandro, il tredicenne che ha perso la vita a Gragnano perché secondo un’inchiesta della magistratura è finito vittima di una dinamica di bullismo in una chat, gli esperti sulle dipendenze e i rischi dei social rinnovano l’appello. “Noi ci siamo per tutti. Intercettare i primi segnali di malessere nei ragazzi in una fase complessa come l’adolescenza è fondamentale. Perciò siamo al lavoro per rafforzare una rete tra scuola, comuni, famiglie e Asl. Siamo dalla primavera scorsa realizzando una stretta collaborazione con le scuole del territorio e moltiplicheremo gli incontri quando tra pochi giorni i ragazzi torneranno in aula” spiega la dottoressa Carolina Esposito, responsabile del progetto “Dico a te” in collaborazione con l’ASL Na 3 e finanziato per tre anni da Fondazione con il Sud. Il centro a Castellammare di Stabia si occupa e prende in carico le persone che manifestano disturbi comportamentali, a cominciare da quelli alimentari come bulimia e anoressia, amplificati dalle dipendenze dal web.
In Italia le segnalazioni relative al suicidio non sono mai state così alte come nel 2021. Quasi 6 mila le richieste d’aiuto arrivate a Telefono Amico Italia da persone attraversate dal pensiero del
suicidio o preoccupate per il possibile suicidio di un caro. Le richieste d’aiuto sono cresciute del 55% rispetto al 2020 e quasi quadruplicate rispetto al 2019, prima della pandemia. Il 28% è di
under 26. E nel primo semestre 2022 sono state più di 2.700, il 28% di giovani fino a 25 anni. Il suicidio nei più giovani è un fenomeno di grande impatto, anche perché presenta una fattispecie
tutta sua, non necessariamente sovrapponibile alle problematiche dell’adulto. Si dovrebbe fare attenzione se il ragazzo non riesce a seguire le attività scolastiche, non si applica negli sport, si chiude in se stesso. Per affiancare i ragazzi dai 14 ai 24 anni, famiglie e scuole i consulenti del progetto “Dico a te” sono contattabili tramite l’App, il sito web e i contatti con le scuole.
Per scaricare l’App l’indirizzo è: https://apps.apple.com/it/app/dico-a-te/id1615794979
Cronaca
Omicidio Paolino, il ras dei D’Alessandro arrestato nel suo ristorante

E’ stato arrestato nel suo ristorante, Luciano Verdoliva, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’omicidio Paolino assieme ad Antonio Occidente.
Il ras dei D’Alessandro è figlio di Giuseppe Verdoliva, pezzo da novanta del clan ucciso proprio nella faida del 2005 dal clan Scarpa-Omobono. Gestiva da qualche anno un ristorante in villa Comunale, “Le tre Caravelle”. I carabinieri l’hanno arrestato proprio nel locale molto noto a Castellammare di Stabia.
Il ristorante è poi stato ispezionato dal Nas. In seguito ai controlli sono stati sequestrati 50 kg di prodotti ittici privi di tracciabilità. Il locale è stato diffidato per carenze igienico sanitarie e sanzionato con 3500 euro di multa. Il ristorante non è stato chiuso.
Cronaca
Faida di camorra a Castellammare, risolto un caso del 2005: due ras dei D’Alessandro in manette per l’omicidio Paolino

Risolto un altro omicidio della faida di camorra a Castellammare di Stabia. Si tratta dell’uccisione di Carmine Paolino nel 2005 ad opera dei killer inviati dal clan D’Alesandro. Il cold case è stato risolto da Carabinieri e DDA. E scattano due arresti per due pezzi da novanta della cosca di Scanzano: Antonio Occidente (già detenuto) e Luciano Verdoliva.
I militari del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due persone ritenute gravemente indiziate di concorso nell’omicidio di Paolino Carmine (avvenuto a Castellammare di Stabia il 01 marzo 2005, aggravato dalla premeditazione e dall’aver commesso il reato con la finalità di agevolare l’organizzazione camorristica denominata “clan D’Alessandro”, operante nel territorio di Castellammare di Stabia.
Il provvedimento scaturisce in seguito a riscontri investigativi e alle convergenti dichiarazioni accusatorie di due collaboratori di giustizia, da cui sarebbe emerso il presunto coinvolgimento dei due destinatari del provvedimento cautelare quali esecutori materiali dell’omicidio, in quanto avrebbero attirato con una scusa la vittima all’interno di un’autovettura per poi ucciderla con due colpi di pistola alla testa, abbandonandone il cadavere in strada in via Sant’Andrea.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Cronaca
Stangata a due caseifici tra Gragnano e Castellammare: lavoratori in nero e condizioni igienico sanitarie pessime
Maximulta a due caseifici dell’area stabiese

Stangata a due caseifici dell’area stabiese. In data 30 novembre 2023, nell’ ambito dell’attività di controllo finalizzata a reprimere gli scarichi illeciti nel fiume “SARNO”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, i Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia hanno controllato diverse attività commerciali ed aziende nei comuni di Castellammare di Stabia e di Gragnano. I controlli sono stati estesi anche al fenomeno del lavoro sommerso e al rispetto delle norme igienico – sanitarie.
Durante l’operazione i Carabinieri della stazione di Gragnano, insieme a personale del NIL Carabinieri di Napoli, NAS Carabinieri di Napoli e NOE Carabinieri di Napoli, coordinati dalla Procura oplontina, hanno controllato due noti caseifici con la stessa insegna ubicati nelle città di Gragnano e di Castellammare di Stabia.
Nella prima attività gragnanese è stata accertata la presenza di un lavoratore irregolare mentre nel!’ altra azienda stabiese sono stati contestati diversi illeciti amministrativi e penali.
Nel suddetto caseificio stabiese, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto 5 lavoratori, tutti irregolari di cui uno c.d. “a nero”. All’amministratore della società sono state contestate anche violazioni delle norme ambientali, essendo stata accertata la presenza di scarichi di reflui industriali nella pubblica fognatura in assenza di autorizzazione, l’emissione in atmosfera in assenza di autorizzazione e gravi condizioni igienico sanitarie.
Durante il controllo nel!’ azienda stabiese sono stati sequestrati 6 litri di olio, 7,5 chili di insaccati privi di tracciabilità e 10 chili di pane non imbustato. Sono state elevate sanzioni amministrative e penali per un importo complessivo di 30mila euro. È stato sequestrato il laboratorio dell’azienda casearia stabiese. I due amministratori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica.
I controlli relativi alle aziende recapitanti i reflui, direttamente o indirettamente, nel fiume Samo, proseguiranno anche nei prossimi giorni con l’approssimarsi delle festività natalizie.
Cronaca
Guerra ai falò illegali, primi sequestri. E vanno a ruba carrelli dei supermercati

La guerra ai falò illegali è già iniziata. Arrivano i primi sequestri in vista dell’Immacolata a Castellammare di Stabia. Mentre il Comune tenta di rispettare la tradizione con i fucaracchi legali sull’arenile, non si ferma la raccolta fuorilegge per aumentare i falò nei quartieri, vietato da un’ordinanza del commissario antimafia Raffaele Cannizzaro.
Lo Stato inizia a far sentire la propria presenza con un primo sequestro: 80 quintali di legna accantonata abusivamente tra Fontana del re e boschi di Quisisana e via Napoli. Tronchi già tagliati e pronti per essere appiccati nella notte dell’Immacolata.
Intanto supermercati stabiesi sono sul piede di guerra perché sono spariti i carrelli utilizzati solitamente per la raccolta del cartone. Qualche giorno fa in viale Europa il personale di un grosso supermercato ha rincorso dei ragazzi che stavano rubando 2 carrelli, pronti ad essere utilizzati per il trasporto della legna.
Cronaca
Accusato di maltrattamenti in famiglia, evade tagliando il braccialetto elettronico per raggiungere la moglie: arrestato a Gragnano

Gragnano. Taglia il braccialetto elettronico per raggiungere l’ex moglie in una casa protetta, 42enne arrestato dai Carabinieri. Trascorsi giudiziari per maltrattamenti in famiglia e la detenzione domiciliare come argine per i suoi comportamenti. E in più un braccialetto elettronico che tracciava i suoi movimenti, per scongiurare evasioni.
Per un 42enne di Pompei è bastato tagliare il cinturino e fuggire dall’abitazione. Ha raggiunto la casa protetta dove la moglie era stata ospitata dopo le vessazioni subite e fatto di tutto per incontrarla. L’allarme generato dalla manomissione del braccialetto ha attivato immediatamente il 112 e i carabinieri delle sezione radiomobile sono arrivati sul posto prima che l’uomo potesse fare del male alla ex moglie.
Al controllo, il 42enne ha fornito generalità false, sperando di ingannare i militari che lo conoscevano bene in viso. Finito in manette è ora in camera di sicurezza, in attesa di giudizio. Dovrà rispondere di evasione e falsa attestazione sulla propria identità.
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