Eventi
Le opere di Antonio Del Donno in mostra a Castellammare di Stabia

Venerdì 18 novembre, alle ore 18,30, nella sede di Castellamare di Stabia di Banca Generali Private, in Corso Garibaldi 120, verrà inaugurata la mostra personale del maestro Antonio Del Donno “Dipingere l’enigma”, curata dal Prof. Gianni Garrera, con la collaborazione del procuratore dell’archivio dell’artista, il Dott. Alberto Molinari.
Artista storico, precursore della scuola artistica beneventana, Antonio Del Donno (Benevento 1927/2020) ha iniziato il suo percorso nella prima metà degli anni ’50 con una serie di disegni a china di architetture urbane, strade, ferrovie, anticipatori di una forte seduzione per il segno grafico che sarà poi il leitmotiv dell’intera produzione artistica.
Nel decennio fra il 1960 e il 1970, insieme all’amico Domenico Paladino, ha frequentato quotidianamente la galleria di Lucio Amelio a Napoli, presenziando assiduamente ai maggiori eventi artistici di quegli anni in Italia e all’estero: dalle Biennali alle Triennali, dalle Quadriennali alle fiere e alle mostre più importanti. Alla Biennale di Venezia del 1964 ha conosciuto Robert Rauschemberg, da allora costante punto di riferimento per la sua opera.
Risale al 1962 la sua prima personale, presso la Pinacoteca Provinciale di Benevento e da allora le sue opere hanno iniziato a diffondersi, fino ad essere presenti in Italia e all’estero, a tutt’oggi, in 45 città e 75 tra Musei, Fondazioni, Istituti Bancari.
La sua filosofia ben si percepisce osservando l’intero corpus delle sue opere. Contenitori di luce, Vangeli dalle parole di fuoco, Tagliole e non da meno i lavori più recenti, richiamano ironicamente il mondo della pubblicità, criticando il consumismo e la superficialità che spesso ci circonda.
La città di Santa Croce del Sannio ospita il Museo permanente dell’artista, che nel 2018, quando era ancora in attività, ha partecipato ad uno speciale di RAI3, trasmesso in edizione nazionale durante la trasmissione Mezzogiorno Italia, nel corso del quale è stato definito tra i 100 artisti più importanti al mondo.
Attualità
Fratielle e Surelle tra fede storia e cultura popolare. Inizia la “dodicina” dell’Immacolata

Fede, storia, tradizione e cultura popolare. E’ tutto questo «Fratièlle e Surélle», un’usanza tutta stabiese che si tramanda di generazione in generazione. Ogni anno, dal 26 novembre all’8 dicembre, le stradine dei vicoli e dei rioni di Castellammare di Stabia si popolano di notte per una «voto alla Madonna». Nei dodici giorni che precedono l’Immacolata Concezione, in tutti i quartieri, i fedeli danno vita a una processione accompagnata da canti ma anche da fuochi pirotecnici.
Questa notte inizia la dodicina del 2023, nella notte più fredda dall’inizio dell’autunno.
LE ORIGINI
Ha origini antiche la tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Ci si basa sui racconti popolari, in particolare degli anziani ancora in vita che hanno appreso da nonni e bisnonni come è nata la tradizionale «voce» dei quartieri di Castellammare di Stabia.
La voce di «Fratièlle e Surélle» echeggia dalle prime ore del mattina, nel periodo della cosiddetta «dodicina», vale a dire nei giorni che precedono l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione.
E’ difficile datare con precisione l’origine della tradizione popolare. Secondo quanto raccolto negli anni dagli studiosi e storici stabiesi, dovrebbe risalire alla fine del ‘700, o almeno nella prima metà dell’800. E tutto sarebbe legato a un naufragio. Una burrasca che vide un solo superstite, un marinaio stabiese. La sua barca andò in frantumi e riuscì ad aggrapparsi a pezzo di legno. Ma era buio pesto e il mare non gli consentiva di nuotare verso la riva. Improvvisamente comparve un grande bagliore e la figura di una madonna con una corona di stelle. Così l’uomo riuscì a ritornare a riva, sull’arenile e precisamente sulla spiaggia della «California» vicino alla banchina di zi Catiello. Ancora infreddolito e dolorante, fu raggiunto dalle persone del posto che gli prestarono soccorso. Raccontò loro di aver avuto in visione l’Immacolata Concezione e di essersi salvato grazie al suo bagliore, che gli consentì di orientarsi verso la riva. Così tutti insieme iniziarono a pregare per la Madonna, sull’arenile stabiese, intorno a un falò. Anche per questo è tradizione accendere i falò dell’Immacolata.
Daniele Di Martino
Attualità
Giovani e sport: partite le Olimpiadi dei Monti Lattari, accesa la fiaccola
Partecipano giovani under 35 dei comuni di Pimonte, Sant’Antonio Abate, Gragnano, Agerola, Casola di Napoli, Lettere e Santa Maria la Carità

Si alza il sipario sulla prima edizione delle Olimpiadi dei Monti Lattari. Con l’accensione della fiaccola, cui ha fatto seguito la firma del protocollo d’intesa tra la Regione Campania e i sette Comuni partecipanti, nel fine settimana è stato dato ufficialmente il via alla manifestazione che si concluderà poco prima di Natale con tutte le premiazioni. L’iniziativa, presentata nei locali dell’Istituto Comprensivo “Paride del Pozzo” di Pimonte, è nata dall’idea dello stesso Comune dei Lattari e vede protagonisti anche i territori di Sant’Antonio Abate, Gragnano, Santa Maria la Carità, Agerola, Lettere e Casola di Napoli. Sono 7 le discipline in cui si cimenteranno gli atleti (di età compresa tra i 15 e i 35 anni): pallavolo, pallacanestro, tiro alla fune, tiro con l’arco, corsa bike, tennis tavolo e la maratona finale prevista a Sant’Antonio Abate il prossimo 17 dicembre. L’avventura è partita ufficialmente domenica mattina, con gli incontri dei gironi di pallavolo a Santa Maria la Carità e a Pimonte.
“Aggregare intorno allo sport 7 comuni rappresenta la dimostrazione pratica di come sia possibile fare squadra – afferma il sindaco Francesco Somma – E far squadra nel rispetto e nella condivisione è il primo messaggio che ci portano le Olimpiadi stesse. Daremo l’opportunità a tanti sportivi di cimentarsi con la pratica sportiva in modo inclusivo – continua – Sullo sport e sulla pratica delle discipline sportive per noi piccoli comuni c’è veramente molto da fare.
Grazie di cuore a tutti i sindaci che con noi hanno lavorato a questo progetto, grazie ai comitati olimpici dei diversi comuni, grazie al Forum dei Giovani di Pimonte e Associazione Giovanni Paolo II. Ma soprattutto grazie a Vincenzo Aiello e Davide Minieri per aver trasformato la possibilità di un finanziamento regionale in una occasione concreta per il nostro territorio”.
Alla presentazione è intervenuto anche il consigliere regionale Luigi Cirillo, che ha patrocinato l’iniziativa. “E’ un momento importante – afferma – perché 7 sindaci ci mettono la faccia, l’impegno e risorse per dare vita a questa importante iniziativa. Nell’ultima legge di bilancio regionale abbiamo stanziato 30mila euro per questa iniziativa. Appena terminata questa prima edizione, ci confronteremo con i 7 sindaci per rifinanziare questa misura, affinché possano esserci più risorse da parte della Regione Campania per ripetere questa importante esperienza”.
Per Ilaria Abagnale invece (sindaco di Sant’Antonio Abate) “va elogiata la dedizione del sindaco Somma nella promozione di questo bellissimo evento comunitario, che diviene per i partecipanti un’esperienza capace di permettere loro di scoprire i territori limitrofi, comunità accoglienti e paesaggi meravigliosi. Il nostro Comune sarà orgoglioso di ospitare la disciplina della maratona, ma, ancor più, di contribuire con i nostri atleti alle ulteriori sei discipline”.
L’importanza delle olimpiadi è stata sottolineata anche dagli interventi di Stefania Diligente Tizzani (assessore allo sport di Gragnano), Tommaso Naclerio (sindaco di Agerola), Anna Amendola (sindaco di Lettere), Costantino Peccerillo (sindaco di Casola di Napoli) e Francesco Scarico (consigliere delegato del Comune di Santa Maria la Carità). Al termine della serata è stato presentato anche “Sirenusa”, quello che sarà il simbolo della manifestazione a cinque cerchi. Raffigura un atleta maratoneta i cui lineamenti disegnano il nostro golfo e i monti Lattari, con in testa la fiamma olimpica.
Attualità
Giovani e sport: partono le Olimpiadi dei Monti Lattari, domani la presentazione
Partecipano ragazzi dai 15 ai 35 anni dei comuni di Pimonte, Sant’Antonio Abate, Gragnano, Agerola, Casola di Napoli, Lettere e Santa Maria la Carità

Si terrà domani (sabato 11 novembre) alle ore 18, nei locali dell’istituto comprensivo “Paride del Pozzo” di via Santo Spirito a Pimonte, la conferenza stampa di presentazione delle Olimpiadi dei Monti Lattari.
L’evento, sostenuto dalla Regione Campania ed aperto ai giovani tra i 15 e i 35 anni, celebra i valori dello sport e si pone l’obiettivo di promuovere l’integrazione territoriale. Sette comuni, sette discipline sportive, con l’obiettivo di unire le comunità dei Monti Lattari.
Alla presentazione, che ufficializzerà l’inizio delle Olimpiadi, parteciperanno i sindaci Francesco Somma (Pimonte), Ilaria Abagnale (Sant’Antonio Abate), Nello D’Auria (Gragnano), Tommaso Naclerio (Agerola), Costantino Peccerillo (Casola di Napoli), Anna Amendola (Lettere) e Giosuè D’Amora (Santa Maria la Carità). Oltre ai sindaci, sarà presente alla manifestazione anche il consigliere regionale Luigi Cirillo.
Attualità
Biscotto di Castellammare, slitta il Festival

Slitta il “Festival del Biscotto di Castellammare”. La Proloco del Castello e del Mare promotrice dell’iniziative volta a dare lustro e visilità ad una delle eccellenze della nostra città, è costretta a rimandare di qualche settimana il tanto atteso appuntamento di sabato 30.
“Il desiderio di realizzare la migliore organizzazione possibile, in collaborazione con il comune di Castellammare di Stabia, ha guidato la decisione di prendere un po’ di tempo in più da dedicare alla parte organizzativa e tecnica – fanno sapere gli organizzatori – Ci dispiace dover attendere ancora un po’ per questa manifestazione a cui teniamo tutti e che non vediamo l’ora di veder realizzata, però, tutto sommato, questo riconoscimento attende da oltre due secoli, e pensiamo che valga la pena attendere ancora qualche settimana per far sì che sia organizzato e realizzato senza dover rinunciare a nessun dettaglio per rendere questo evento memorabile. A brevissimo, comunicheremo, in concerto con l’organizzazione comunale, le nuove date”.
Attualità
Festa della pasta, ospite d’onore il noto regista Ferzan Ozpetek

Ricco, appassionante, divertente e coinvolgente. Questi i pillar del fitto calendario eventi a tema gastronomico e culturale di “Gragnano Città della Pasta”, la kermesse organizzata e promossa dal Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP, in scena a Gragnano dall’8 al 10 settembre 2023.
Giunta alla 21esima edizione, l’attesa kermesse gragnanese presenta un calendario di eventi e attività imperdibili, dedicati alla celebrazione della Pasta di Gragnano IGP e al suo ruolo nella tradizione e nella cultura italiana. Una straordinaria rassegna che offre un’esperienza culinaria a 360° tra sapori, storia, arte e cultura e riscopre la tradizione e l’evoluzione in cucina di uno dei prodotti italiani più iconici nel mondo: la pasta.
Ospite d’onore il noto regista, sceneggiatore e scrittore Ferzan Ozpetek che domenica 10 settembre interverrà al convegno “Pasta e cinema: la pasta nel cinema, un’icona dell’Italia nel mondo. Gragnano Città di Pasta e Cinema”.
La presenza di Ferzan Ozpetek rappresenta un importante momento di connessione tra il mondo del cinema e l’identità culturale legata in modo indissolubile alla cucina e alla pasta avvalorata anche dalla relazione con Gragnano, città in cui è ambientata la trasposizione teatrale di “Mine Vaganti”, il film che con straordinario successo di pubblico e consenso della critica ha nel 2010 conseguito una pioggia di riconoscimenti prestigiosi: 2 David di Donatello, 5 Nastri, 4 Globi d’oro, 4 Ciak d’oro e il premio speciale della giuria al Tribeca Film Festival di New York.
Al cineasta in occasione di Gragnano Città della Pasta saranno consegnate le chiavi della città come segno di benvenuto e riconoscimento.
Nei tre giorni di kermesse che inaugura venerdì 8 settembre con il tradizionale e originale “taglio degli spaghetti”: chef stellati e stand food dedicati alla preparazione di ricette legate al territorio ma anche innovative e contemporanee; talk e convegni tematici per approfondire l’importanza della tutela dei prodotti alimentari e promuovere l’italianità nel gusto; visite guidate ai pastifici per scoprire la storia e le fasi di produzione della pasta gragnanese; live performance e street art per animare l’intera città e coinvolgere il pubblico nel riscoprire la tradizione e l’evoluzione della Pasta di Gragnano IGP.
Gragnano Città della Pasta è anche l’occasione per scoprire le meraviglie storico-artistiche del territorio circostante. In occasione della kermesse, nella suggestiva Valle dei Mulini, sarà inaugurato il Mulino Lo Monaco il cui restauro è stato realizzato dal Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari “Alfonso Maria Di Nola” con l’importante contributo del Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP.
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