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Cronaca

Nasconde i guadagni al fisco, nei guai imprenditore del settore grafico

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Nasconde i ricavi della sua attività al fisco, imprenditore del settore grafico indagato. Sequestrate quote societarie e immobili. Il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per equivalente per l’importo di 88.823,37 euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di una ditta individuale di Castellammare di Stabia e del suo titolare, ora finito sotto inchiesta.

Il destinatario del provvedimento, operante nel settore della stampa di arti grafiche, è indagato in quanto avrebbe omesso di presentare la dichiarazione ai fini delle imposte dirette relativa all’anno 2018, a fronte del conseguimento di ricavi per un ammontare pari a 222.450 euro, conseguendo pertanto un indebito risparmio d’imposta pari a 88.823,37 euro.

Alla luce delle risultanze emerse, è stata emessa la misura ablatoria nei confronti dell’imprenditore per l’intero importo occultato al Fisco, costituente il profitto del reato tributario. Il provvedimento cautelare costituisce epilogo di accertamenti di natura fiscale condotti dalle fiamme gialle della Compagnia di Castellammare di Stabia, guidata dal comandante Nicola Caliandro, nei confronti dell’indagato.

La condotta illecita, oltre all’indebito risparmio d’imposta, ha consentito all’impresa di collocarsisul mercato in una posizione di rilievo nello specifico settore commerciale, distorcendo le regole della libera concorrenza.

Nel corso dell’esecuzione del provvedimento cautelare reale è stata sequestrata la somma di 76.000 euro, ponendo il vincolo giudiziario su quote societarie e su un immobile riconducibili all’imprenditore indagato.

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Cronaca

Faida di camorra a Castellammare, risolto un caso del 2005: due ras dei D’Alessandro in manette per l’omicidio Paolino

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Risolto un altro omicidio della faida di camorra a Castellammare di Stabia. Si tratta dell’uccisione di Carmine Paolino nel 2005 ad opera dei killer inviati dal clan D’Alesandro. Il cold case è stato risolto da Carabinieri e DDA. E scattano due arresti per due pezzi da novanta della cosca di Scanzano: Antonio Occidente (già detenuto) e Luciano Verdoliva.

I militari del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due persone ritenute gravemente indiziate di concorso nell’omicidio di Paolino Carmine (avvenuto a Castellammare di Stabia il 01 marzo 2005, aggravato dalla premeditazione e dall’aver commesso il reato con la finalità di agevolare l’organizzazione camorristica denominata “clan D’Alessandro”, operante nel territorio di Castellammare di Stabia.

Il provvedimento scaturisce in seguito a riscontri investigativi e alle convergenti dichiarazioni accusatorie di due collaboratori di giustizia, da cui sarebbe emerso il presunto coinvolgimento dei due destinatari del provvedimento cautelare quali esecutori materiali dell’omicidio, in quanto avrebbero attirato con una scusa la vittima all’interno di un’autovettura per poi ucciderla con due colpi di pistola alla testa, abbandonandone il cadavere in strada in via Sant’Andrea.Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

 



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Cronaca

Stangata a due caseifici tra Gragnano e Castellammare: lavoratori in nero e condizioni igienico sanitarie pessime

Maximulta a due caseifici dell’area stabiese

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Stangata a due caseifici dell’area stabiese. In data 30 novembre 2023, nell’ ambito dell’attività di controllo finalizzata a reprimere gli scarichi illeciti nel fiume “SARNO”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, i Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia hanno controllato diverse attività commerciali ed aziende nei comuni di Castellammare di Stabia e di Gragnano. I controlli sono stati estesi anche al fenomeno del lavoro sommerso e al rispetto delle norme igienico – sanitarie.

Durante l’operazione i Carabinieri della stazione di Gragnano, insieme a personale del NIL Carabinieri di Napoli, NAS Carabinieri di Napoli e NOE Carabinieri di Napoli, coordinati dalla Procura oplontina, hanno controllato due noti caseifici con la stessa insegna ubicati nelle città di Gragnano e di Castellammare di Stabia.

Nella prima attività gragnanese è stata accertata la presenza di un lavoratore irregolare mentre nel!’ altra azienda stabiese sono stati contestati diversi illeciti amministrativi e penali.
Nel suddetto caseificio stabiese, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto 5 lavoratori, tutti irregolari di cui uno c.d. “a nero”. All’amministratore della società sono state contestate anche violazioni delle norme ambientali, essendo stata accertata la presenza di scarichi di reflui industriali nella pubblica fognatura in assenza di autorizzazione, l’emissione in atmosfera in assenza di autorizzazione e gravi condizioni igienico sanitarie.

Durante il controllo nel!’ azienda stabiese sono stati sequestrati 6 litri di olio, 7,5 chili di insaccati privi di tracciabilità e 10 chili di pane non imbustato. Sono state elevate sanzioni amministrative e penali per un importo complessivo di 30mila euro. È stato sequestrato il laboratorio dell’azienda casearia stabiese. I due amministratori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica.
I controlli relativi alle aziende recapitanti i reflui, direttamente o indirettamente, nel fiume Samo, proseguiranno anche nei prossimi giorni con l’approssimarsi delle festività natalizie.



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Guerra ai falò illegali, primi sequestri. E vanno a ruba carrelli dei supermercati

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La guerra ai falò illegali è già iniziata. Arrivano i primi sequestri in vista dell’Immacolata a Castellammare di Stabia. Mentre il Comune tenta di rispettare la tradizione con i fucaracchi legali sull’arenile, non si ferma la raccolta fuorilegge per aumentare i falò nei quartieri, vietato da un’ordinanza del commissario antimafia Raffaele Cannizzaro.

Lo Stato inizia a far sentire la propria presenza con un primo sequestro: 80 quintali di legna accantonata abusivamente tra Fontana del re e boschi di Quisisana e via Napoli. Tronchi già tagliati e pronti per essere appiccati nella notte dell’Immacolata.

Intanto supermercati stabiesi sono sul piede di guerra perché sono spariti i carrelli utilizzati solitamente per la raccolta del cartone. Qualche giorno fa in viale Europa il personale di un grosso supermercato ha rincorso dei ragazzi che stavano rubando 2 carrelli, pronti ad essere utilizzati per il trasporto della legna.



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Accusato di maltrattamenti in famiglia, evade tagliando il braccialetto elettronico per raggiungere la moglie: arrestato a Gragnano

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Gragnano. Taglia il braccialetto elettronico per raggiungere l’ex moglie in una casa protetta, 42enne arrestato dai Carabinieri. Trascorsi giudiziari per maltrattamenti in famiglia e la detenzione domiciliare come argine per i suoi comportamenti. E in più un braccialetto elettronico che tracciava i suoi movimenti, per scongiurare evasioni.

Per un 42enne di Pompei è bastato tagliare il cinturino e fuggire dall’abitazione. Ha raggiunto la casa protetta dove la moglie era stata ospitata dopo le vessazioni subite e fatto di tutto per incontrarla. L’allarme generato dalla manomissione del braccialetto ha attivato immediatamente il 112 e i carabinieri delle sezione radiomobile sono arrivati sul posto prima che l’uomo potesse fare del male alla ex moglie.

Al controllo, il 42enne ha fornito generalità false, sperando di ingannare i militari che lo conoscevano bene in viso. Finito in manette è ora in camera di sicurezza, in attesa di giudizio. Dovrà rispondere di evasione e falsa attestazione sulla propria identità.

 



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Sequestrati due bustoni di marijuana, arrestato e condannato pregiudicato di Lettere

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Il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha sequestrato due contenitori di marijuana abilmente occultati da un soggetto gravato da precedenti specifici in materia di stupefacenti. Il responsabile, con la convalida dell’arresto, è stato condannato anche al pagamento di una multa.
In particolare, i finanzieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, dopo aver appreso, nell’ambito di un’autonoma attività info-investigativa, di una fervente attività di spaccio di sostanze stupefacenti in un’abitazione nel Comune di Lettere (NA), hanno eseguito diversi appostamenti volti all’individuazione del luogo esatto in cui fosse celata la droga.
Una volta individuato l’obiettivo, i militari operanti hanno eseguito una perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro 320 grammi di marijuana, custodita in un involucro termosaldato e in un barattolo di vetro. Il tutto era abilmente occultato all’interno di un sottoscala chiuso con un lucchetto, la cui chiave era in possesso dello spacciatore.
L’uomo è stato tratto in arresto in flagranza di reato e, a seguito dell’udienza di convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria di Torre Annunziata, condannato alla pena della reclusione di 1 anno e 4 mesi, nonché alla multa di 2.800 euro.



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