Calcio
A Napoli inizia la festa, il terzo scudetto fa scoppiare di gioia il popolo azzurro
Non c’è due senza tre: Napoli è campione d’Italia per la terza volta nella sua storia

Non c’è due senza tre: Napoli è campione d’Italia per la terza volta nella sua storia.
Un percorso trionfale che ha visto la squadra di Luciano Spalletti protagonista dall’inizio alla fine. Ora la parola scudetto, sdoganata in città già da diversi mesi, è ufficiale. La festa a Napoli, in provincia e in tutte le città d’Italia e del mondo piena di tifosi partenopei, è ufficialmente iniziata.
Trentatré anni dopo, il Napoli torna a vincere il titolo che aveva conseguito solo grazie ad un certo Maradona
12046 giorni dopo l’ultimo scudetto, il Napoli rivince il titolo per tanti anni inseguito. E chi se lo aspettava: questo sembra riecheggiare nelle menti di tutti i napoletani. Erano pochi a puntare sulla squadra di Luciano Spalletti come possibile vincitrice del campionato italiano per la stagione 2022-2023. Ad inizio stagione via Koulibaly, Mertens e capitan Insigne,dentro un georgiano dal nome impronunciabile, Khvicha Kvaratskhelia, e il coreano Kim Min-jae. Sembrava una barzelletta ma non lo è, non lo è mai stata. Il Napoli quest’anno non ha mai scherzato. La squadra azzurra ha iniziato a vincere e non fermarsi più, infrangendo record sia in Italia che in Europa. Mai in discussione, nemmeno con le sole tre sconfitte rimediate in campionato ma che non hanno mai intaccato la performance strepitosa della squadra partenopea. Ottantuno punti realizzati, ben ventisei vittorie e tre pareggi. Napoli è campione d’Italia con sei giornate d’anticipo.
I quasi vent’anni di De Laurentiis: dalla serie C al Tricolore
De Laurentiis il miglior presidente della storia del calcio Napoli? I numeri dicono di si. Ne è passata di acqua sotto il ponte da quel 6 settembre 2004 quando dalla ceneri della Società Sportiva Calcio Napoli, nasce la Napoli Soccer. “Non c’erano neanche più i palloni e le magliette, ho dovuto rifondare tutto”, ama ricordare il produttore romano, nativo di Torre Annunziata. Si riparti dalla C, grazie al lodo Petrucci con un campionato, nonostante l’entrata in corsa della squadra azzurra, che si conclude con la finale play-off persa nel derby campano contro l’Avellino. La promozione arriverà però l’anno successivo grazie ad una rosa di categoria superiore, tra cui spiccava il pampa Sosa, lo stabiese Iezzo e l’attaccante Calaiò (scesi per l’occasione dalla serie A), e soprattutto sotto la guida di un allenatore navigato come Edy Reja che riuscirà a ripetersi anche l’anno successivo e riportare il Napoli Calcio nella massima serie, nonostante in quel famoso 2006 e a causa del terremoto in B ai nastri di partenza ci fosse anche la Juventus. Il rinascimento Napoletano riparte grazie agli acquisti attenti del direttore Pierpaolo Marino. Arrivano Lavezzi ed Hamsik e da neopromossa c’è subito la conquista dell’Europa. Lo scenario internazionale sarà la casa del Napoli per tutti gli anni successivi della presidenza De Laurentiis non solo in Europa League, ma anche dopo una breve parentesi sulla panchina di Roberto Donadoni, inizierà l’epoca Mazzarriana che porterà al ritorno in Champions League e anche alla vittoria della Coppa Italia nel 2012. Il Napoli torna tra le big d’Europa e la scelta dopo il secondo posto nella stagione 2012/2013 di puntare su Rafa Benitez per la panchina, suggella una crescita tecnica e anche ambientale. Arrivano Reina, Albiol e soprattutto Gonzalo Higuain, il giocatore passato alla storia per aver conseguito con la maglia azzurra il record di reti all’interno di una sola stagione della serie A, per poi passare alla Juventus nel 2016, la quale pagò la clausola di circa novanta milioni di euro. Nella seconda stagione Don Rafaè porta nel palmares un’altra Coppa Italia e una Supercoppa Italiana vinta ai danni della Juventus a Doha. Mel 2015 si apre il nuovo progetto con Maurizio Sarri. Il “comandante”, nato nel quartiere napoletano di Bagnoli, nei suoi primi due anni batte tutti i record di punti conquistati in Serie A e di gol segnati nella storia azzurra. Il Napoli gioca un calcio spettacolare ma non vince nonostante i novantuno punti in classifica della stagione 2019. L’arrivo poi di Carlo Ancellotti ,ovvero il tecnico che ha vinto più di tutti e dovunque nella storia del calcio, è la nuova svolta di De Laurentiis che punta sempre più in alto. L’avventura in Champions è esaltante con vittorie memorabili, come quella contro il Liverpool, ma in campionato la squadra stenta e dopo una stagione e mezza la storia del tecnico emiliano e il club partenopeo finisce con l’esonero. La risalita, in quella stagione, è affidata a Gennaro Gattuso, e la sua proverbiale grinta da “Ringhio” porterà si ad un’altra Coppa Italia ma anche e soprattutto ad una mancata qualificazione Champions. Il resto è storia. Gli ultimi due anni è dettata dalla rifondazione con Spalletti, il quale ha riscritto in modo indelebile la storia azzurra.
DAVIDE DONNARUMMA
Calcio
I record della Juve Stabia e di Candellone

Giocare 70 minuti con grande intensità dominando in lungo e in largo, ma soffrire negli ultimi minuti per aver speso tanto.A questo ci ha abituato la Juve Stabia, che dopo la vittoria interna contro il Modena (2-1) potrebbe riuscire a infrangere tutti i record della squadra di Braglia della stagione 2011/12.Si ritorna alla vittoria dopo un mese, sempre nel fortino del Menti, grazie alla spinta dei 4mila presenti.A proposito, l’appello di Pagliuca alla vigilia è stato accolto in parte.
I RECORD
Quello di quest’anno, almeno per il momento, è miglior piazzamento di sempre.Basti pensare che nel 2011 la Juve Stabia di Braglia si fermò al 9’ posto con 57 punti, anche se la serie B era a 22 squadre e oggi a venti.L’anno successivo le Vespe si fermarono al 16posto con 50 punti (ora già sono 43).
IL BOMBER RITROVATO
Doppietta, la prima in serie B per Leonardo Candellone contro il Modena, proprio con la fascia di capitano al braccio.Candellone non andava in gol dal 15 dicembre scorso.Ora è a quota 5 marcature e l’obiettivo è di arrivare il doppia cifra per far compagnia ad Andrea Adorante.
Daniele Di Martino
Calcio
Stadio Menti, è scontro tra il presidente della Juve Stabia e il sindaco

È scontro tra il presidente della Juve Stabia e il sindaco di Castellammare.Le dichiarazioni di Andrea Langella, rilasciate nel corso della trasmissione “A Tutto Stabia”, in onda ieri sera su Canale 8, non sono andate giù al primo cittadino Gigi Vicinanza.
L’argomento è lo stadio Menti e l’intenzione del Comune di darlo in gestione.Langella non le ha mandate a dire: “Come si può dare in gestione uno stadio così fatiscente, nessuno lo prenderebbe mai.
Ci siamo fatti carico spesso di fare degli interventi.Ma la realtà è che abbiamo dovuto accettare una capienza minore per poter disputare il campionato di serie B.
Io ho vergogna a giocare in questo stadio, al cospetto di squadre blasonate come la Sampdoria, la Cremonese, il Sassuolo e tante altre.Abbiamo fatto tre incontri al Comune e l’ultima volta ci hanno detto che non hanno soldi per ammodernare lo stadio, mentre in precedenza avevano promesso interventi per quattro milioni con il credito sportivo.
Dopo un anno quasi di amministrazione nulla è stato fatto.E ora propongono di fare lo stadio in gestione. È una decisione senza rispetto nei miei e nei nostri confronti, abbiamo investito milioni a Castellammare, portando il nome della città a livello nazionale per meriti sportivi”.
Apriti cielo.Il sindaco Vicinanza ha quindi deciso di replicare a muso duro con un comunicato stampa che apre lo scontro: “Dispiace constatare che il presidente della Juve Stabia, Andrea Langella, mostri così poca riconoscenza nei confronti della città di Castellammare di Stabia.
La passione per la Juve Stabia appartiene a tutta la comunità, e proprio per questo ciascuno è chiamato a fare la propria parte per il bene del club e della città.Comprendiamo le difficoltà economiche e le ambizioni sportive della società, ma rispetto e collaborazione reciproci sono fondamentali per ottenere risultati concreti” ha dichiarato Vicinanza.
“Ricordo a tutti che in Campania solo quattro impianti sportivi possono attualmente ospitare gare professionistiche di Serie B: Napoli, Salerno, Benevento e Castellammare di Stabia.
Fin dall’inizio del mio mandato, il dossier Stadio Menti è stato una priorità.Tutti ricordiamo l’estate difficile appena trascorsa e la corsa contro il tempo per realizzare, con un milione di euro di fondi comunali, le migliorie necessarie per adeguare la struttura sportiva, renderla sicura per gli eventi e consentire anche alla Juve Stabia di disputare il campionato”, continua il primo cittadino.
“Migliorare le infrastrutture sportive e individuare soluzioni per il futuro sono principi cardine della nostra azione amministrativa.
Già per l’anno in corso abbiamo investito 300mila euro solo per il Menti ed altri 600mila sono previsti per il prossimo biennio.L’ipotesi di bando per la gestione dello stadio e delle altre strutture sportive che insistono sul territorio può inoltre rappresentare un’opportunità concreta per garantire lo sport a Castellammare di Stabia.
Certo la Juve Stabia potrebbe aiutarci se saldasse i debiti maturati con il Comune che ad oggi ammontano a 146mila euro” spiega il sindaco.
”Ricordo a tutti, in particolare al Presidente Langella, che la Juve Stabia ha già disputato la Serie B dal 2011 al 2014, quando, anche grazie all’allora proprietà, si riuscirono a completare tutti gli adeguamenti necessari.Ancora prima, l’ex presidente Paolo D’Arco si fece carico della realizzazione del manto erboso sintetico, contribuendo alla ripartenza del calcio stabiese dopo il fallimento del 2001.
Senza dimenticare gli investimenti fatti in occasione delle Universiadi e l’installazione dei sediolini sotto la gestione Langella.Questo dimostra che, con la collaborazione tra istituzioni e società, si possono trovare soluzioni concrete.
Mercoledì 19 marzo la nostra gloriosa Juve Stabia festeggerà 118 anni di storia.Tranne nei periodi di lavori straordinari, la squadra ha sempre giocato a Castellammare di Stabia, e sono certo che, insieme al presidente Langella e ai suoi nuovi soci, troveremo la soluzione migliore per rendere la casa della Juve Stabia sempre più accogliente e all’altezza delle aspettative della Serie B” conclude Luigi Vicinanza.
Calcio
Juve Stabia, Pagliuca chiama a raccolta la città: “Serve la passione degli stabiesi per centrare la salvezza”

Chiama a raccolta la città di Castellammare mister Pagliuca, alla vigilia di Juve Stabia-Modena, una gara fondamentale in chiave salvezza: “É una partita importante, serve grande passione come la stiamo mettendo da due anni. I ragazzi si sono allenati bene ma il focus deve essere sulla prestazione e non dobbiamo pensare ad altro che possa portare via energie importanti. Affrontiamo una squadra forte, costruita bene in tutti i reparti.
Stiamo facendo cose importantissime con uno dei budget più bassi della categoria, é importante difendere i 120 punti fatti in questi due anni e per questo c’è bisogno dell’aiuto di tutta Castellammare. La partita di domani è una partita che ci potrebbe avvicinare all’obiettivo stagionale, deve essere un orgoglio per tutti e c’è bisogno che tutta la città di Castellammare domani aiuti la squadra, non solo a vedere la partita ma a spingere i ragazzi per tutti i 90 minuti.
Domani dobbiamo dare l’ultima spinta prima della sosta, qualche acciacco é normale che ci sia ma sono convinto che chiunque giocherà darà il massimo per questa maglia. Mi aspetto un Modena ben organizzato con forti individualità. Per noi 40 punti sono un aspetto che porta entusiasmo, il focus è totalmente sulla prestazione che comprende impegno e dedizione di tutti i ragazzi che hanno dato sempre risposte positive. Penso che tutti coloro che sono all’interno dell’ambito sportivo hanno l’ambizione di migliorarsi, come facciamo noi sacrifici anche gli arbitri li fanno ed è per questo che sabato mi son sentito di congratularmi. Penso siano tutte persone di livello altissimo”.
Suona la carica anche l’uomo spogliatoio Alberto Gerbo: “Sono qui perché è arrivato il momento di spingere ancora di più questi ragazzi, domani è una partita importantissima, domani devono essere i nostri tifosi ad aiutarci per arrivare all’obiettivo. Dal riscaldamento vogliamo sentire il calore dei nostri tifosi, abbiamo fatto un percorso bellissimo ma per raggiungere l’obiettivo c’è bisogno di tutti”.
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